Muove manifestazioni a Roma di studenli e gruppi d'estrema

Muove manifestazioni a Roma di studenli e gruppi d'estrema Muove manifestazioni a Roma di studenti e gruppi d'estrema Fermali dalla polizia 155 giovani - Il segretario del MSI «ordina cortei di protesta e diserzione dalle aule in tulle le scuole d'Italia» - Dichiarazioni del Viminale e dura polemica dei repubblicani con i neofascisti Roma, 11 marzo. In varie scuole romane anche stamane numerosi studenti hanno disertato le lezioni per continuare le manifestazioni di protesta di ieri e dell'altro ieri inscenate in seguito agli incidenti verificatisi domenica a Trieste. Incidenti, ma fortunatamente di minore entità rispetto a quelli dei giorni scorsi, si sono verificati tra studenti missini e comunisti e la polizia è dovuta intervenire più volte per sedare tafferugli e fermare i più scalmanati. Gli agenti hanno presidiato, in seguito alle disposizioni del Questore, i vari istituti della Capitale, le sedi del partito comunista e lo stabilimento tipografico AeWUesisa. Tuttavia molti studenti, come abbiamo detto, non si sono presentati alle lezioni ed i professori hanno notato una percentuale di assenti del venti per cento. I primi incidenti si sono avuti dinanzi all'Istituto tecnico Gioberti, a corso Vittorio, dove la polizia ha dovuto sciogliere un gruppo di studenti che sostavano dinanzi al portone per non entrare nelle aule ed organizzare un corteo. Tre giovani sono stati fermati, mentre gli altri sono stati costretti dagli agenti ad entrare nell'istituto. Le scene svoltesi dinanzi al Gioberti si sono ripetute anche in altre scuole ed un po' da per tutto la polizia è stata costretta ad intervenire per impedire che gruppi di studenti facessero propaganda per lo sciopero. Quando questi studenti insistevano nel loro atteggiamento, si procedeva al loro fermo. Così tra le 9 e le 10 solo in Questura sono stati trasportati 35 studenti, tra cui 7 ragazze, mentre negli altri commissariati sono stati condotti 120 giovani facinorosi. Nelle primissime ore del pomeriggio venivano però tutti rimessi in libertà. Risultano, invece, trattenute alcune persone estranee all'ambiente studentesco sul conto delle quali sono in corso accertamenti. Alcuni attivisti comunisti sono stati, infatti, sorpresi tra la folla degli studenti mentre cercavano di far sorgere incidenti. Alcuni di essi vi sono riusciti e zuffe si sono avute a via Barberini ed a via Marco Mlnghetti, dove cinque studenti sono stati affrontati e percossi da una ventina di individui, i quali si sono dati alla fuga all'arrivo di due carabinieri. Un portavoce del Viminale in proposito ha rilevato che non può non deplorarsi 11 fat- smsurDgpsviltnrtfsleectdhtlmpblgqtzgptsnrdplrlsbblaMtprnemsigccdvgGltltznccto che nelle manifestazioni per dTrieste di questi giorni si sia dinserita un'azione propagandi-Idllliilllllllllllllllililllllllllllllliiliiiiillliiiiililiiiii stica di parte. Come a documentare tale affermazione è stata resa nota questa sera da un'agenzia ufficiosa la circolare che il segretario del M.S.I. De Marsanic ha inviato alle organizzazioni periferiche del partito e nella quale tra l'altro si legge: «In seguito ai noti fatti avvenuti a Trieste culminati con il ferimento di due valenti attivisti del partito, la direzione nazionale ha ritenuto necessario disporre che in tutte le città d'Italia siano indette manifestazioni di protesta con sospensione di studio nelle scuole medie inferiori e superiori e negli atenei >. La circolare conclude poi richiamando l'attenzione dei dirigenti periferici del M.S.I. < sull'importanza che ha acquistato per il M.S.I. l'attentato di Trieste, che ci offre la possibilità di sviluppare maggiormente la propaganda pre-elettorale >. Per quanto La voce repubblicana, che viene diffusa nelle primissime ore del pomeriggio, non avesse cognizione di questo sorprendente documento, commentando le manifestazioni studentesche dì questi giorni ha notato che è incomprensibile < quale utilità possa trarre la causa Italiana di Trieste da simili baldorie > che finiscono in definitiva col rendere ancor più difficile la vita degli italiani in Zona B. E siccome stamane in prima pagina, con grande rilievo, l'organo del MSI dava ampi ragguagli sul fatto che a Milano sia stato issato un vessillo sulla sede del consolato britannico, il quotidiano repubblicano ha rilevato: c Ma quale significato, quale senso può avere la bravata dei fascisti a Milano? E' certo che la politica estera del Governo non può avere nulla da guadagnare da queste bravate. Non è nell'interesse dell'Italia — ad esempio — che 11 pubblico americano continui a leggere sui giornali che in Italia sono i pro-fascist dimonstrators a gridare long live Trieste. E' così — conclude il giornale che si compromette la causa di Trieste >. Ben poche altre sono le novità politiche della giornata: gli on.li Epìcarmo C'orbino e Giuseppe Nltti, ex-liberali, e l'on. Raffaele Terranova, eletto nella lista della D.C. in Calabria e poi espulso dal partito, hanno promosso la costitu zlone dell'alleanza democratica nazionale, a cui dovrebbero far capo < tutte le forze politiche che, non avendo o non interi dendo avere impegni o vincoli di sorta verso nessun partito Idi destra, di sinistra o di cen ttro, intendono partecipare alla battaglia elettorale in modo che nella futura Camera siano degnamente e liberamente rappresentate tutte le correnti della pubblica opinione >. Prima di sabato rientreranno a Roma da Mosca gli onorevoli Togliatti, Di Vittorio, Nenni, Riccardo Lombardi e gli altri componenti le delegazioni del PCI, PSI, movimento dei partigiani della pace e CGIL che sono intervenute ai funerali di Stalin. In effetti sabato, giorno in cui al Senato il dibattito sulla legge elettorale entrerà nella sua fase culminante, avrà inizio la sessione, che durerà due giorni, di una singolare assemblea formata da tutti i deputati e senatori dell'estrema sinistra e da tutti 1 rappresentanti dei loro amministratori locali, consiglieri regionali provinciali comunali, ecc. Una specie di < contro parlamento > di un migliaio di persone che recheranno al Senato una petizione contro la legge elettorale chiedendo che su di essa si attui un < referendum >. v. 8. tiiiimmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Gioberti, Giuseppe Nltti, Marsanic, Nenni, Raffaele Terranova, Riccardo Lombardi, Stalin, Togliatti