Deposito di armi sepolto a Chivasso

Deposito di armi sepolto a Chivasso Deposito di armi sepolto a Chivasso La scoperta fatta dai carabinieri con un apparecchio elettromagnetico - Un arresto e una denuncia - Le indagini sono in corso I carabinieri della Compagnia Esterna di Torino sono impegnati da alcuni giorni in una delicatissima ed importante operazione che già ha dato brillanti risultati. Un ingente quantitativo di armi è stato ritrovato mediante l'impiego d'un ricercatore magnetico. Da tempo erano giunte segnalazioni relative ad un arsenale clandestino che sarebbe stato ce¬ lato nei pressi di Chivasso. Dopo lunghi interrogatori e pazienti! eopraluoghi, ieri l'altro 1 carabinieri, muniti d'un apparecchio normalmente usato per rintracciare le bombe anticarro, si portavano nella zona del canale Cavour. Qui Ispezionavano una vasta area finché l'apparecchio segnalava la presenza di ordigni metallici. Si procedeva immediatamente ad uno scavo, finché a circa due metri sottoterra si ritrovava un grosso baule rivestito di ferro. All'interno vi erano: 4 sten, 1 mitra, 1 pistola mitragliatrice, 10 moschetti, 2 fucili da caccia, 16 fucili normali, 9 pistole, 2 Impianti telefonici da campo, 13 maschere antigas, 22 bombe a mano, 2 mila cartucce, 242 caricatori, un ingente quantitativo d'esplosivo, 2 bombe per mortaio. Successive indagini portavano all'arresto di Domenico Barberi» di 44 anni da Volpiano e alla denuncia del 70enne Lorenzo Pedi-ale da Settimo. L'Inchiesta tuttavia non è conclusa poiché si ha ragione di ritenere che altri quantitativi di armi siano celati nella stessa zona. Contemporaneamente sono in corso interrogatori per l'accertamento di tutte le responsabilità. Va notato che In questi ultimi tempi l'attività dei carabinieri in questo settore ai è intensificata: è dell'altro ieri la notizie di tre mitragliatrici ritrovate in un ufficio del municipio del Comune di Rivoli. Una donna si uccide gettandosi dal 4° piano La catena dei suicidi s'allunga in modo preoccupante. Dai primi di marzo corrente è la decima persona che si dà la morte, riuscendo nel proprio intento: senza contare i tentativi non giunti a termine. Iermattina è stata la volta di Caterina Audenino in Boggio, d'anni 58, abitante in via Foscolo 17. Eludendo la sorveglianza del marito, la Boggio, mentre era in preda a una crisi provocatale da scompensi cardiaci, usciva sul pianerottolo e si precipitava dall'altezza del quarto piano nella tromba delle scale. Il sordo tonfo .1chiamava sulle scale gli inquilini e il marito. Purtroppo non imaneva più nulla da fare. La overa signora s'era abbattuta al -ian terreno ed era deceduta sul .filpo Terminati gli accertamenti d: legge, compiuti dal medico . .uni cipale e dagli agenti del Commissariato P, S. di San Salvarlo, la salma veniva trasportata all'Istituto di Medicina Legale per l'esame necroscopico. Il marito ba dichiarato che mai la moglie aveva espresso propositi suicidi. Omonimia. — Il rag. Giuseppe Rapetti abitante a Torino non ha nulla a che vedere col suo omonimo condannato dal Tribù naie di Alessandria per omicidio e furto. AcrisscdIfiGdSiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Boggio, Caterina Audenino, Giuseppe Rapetti, Lorenzo Pedi-ale

Luoghi citati: Alessandria, Chivasso, Comune Di Rivoli, Torino, Volpiano