Fantasie e curiosità sul "tesoro,, della Lomellina

Fantasie e curiosità sul "tesoro,, della Lomellina Fantasie e curiosità sul "tesoro,, della Lomellina Un paletto sul greto dell'Agogna • Piantonato dai carabinieri il luogo del presunto ritrovamento - Scetticismo 'da strade. (Dal nostro inviato speciale) I.omcIIo, 6 marzo. A. meno di trecento metri dal paese di Lomello (in direzione di Mortara), 11 fiume Agogna è attraversato da un ponte. All'altezza di questo ponte, si diparte una carrareccia che risale la corrente dalla sponda sinistra e con un cartello che dice : « Strada privata ». Sono vietati il transito, il pascolo e la sosta ai greggi. Da circa una settimana, su questa carrareccia, il transito è vietato pure ai figli dell'uomo. La sosta, anche. AI massimo ci si può fermare sul ponte dove, di fatti, oziano parecchi con lo sguardo fisso in una direzione unica. Imo aguardo generalmente ironico o scettico, che sì traduce magari in un'esclamazione di questo genere: «Se 'l ghe niente!*. Invece, sul greto della sponda sinistra, si suppone che ci sia un tesoro. In ogni caso ci sono due carabinieri di guardia, Lomello ha tradizioni antiche di tesori nascosti, ma il tesoro di cui al parla avrebbe origini recentissime. Nell'aprile del 1945, residui misti di brigate nere. In prevalenza appartenenti a reparti comandati dal federale di Alessandria e dal prefetto di Asti, si concentrarono a Lomello per attendere l'epilogo della loro sciagurata avventura. Essi vi rimasero da tre a cinque giorni, poi in parte se ne andarono accodandosi a reparti tedeschi, mentre 1 più venivano catturati dalle forze partigiane. Parecchi elementi di quelle brigate nere avevano con sè n.oltl beni in denaro metallico, parta moneta e preziosi, « perchè — mi dice bonariamente una vecchia del luogo — dove passavano se ne approfittavano un po' >. Che cosa avvenne di questi tesori? La carta moneta, in blocchi variabili tra 400 e 500 mila lire, fu consegnata a gente del posto con la riserva di riaverne la metà a > bufera politica e criminale ^passata, ma la gente del posto si affrettò a liberarsene, versando il tutto alle autorità legali, non appena ricostituite. Preziosi e denaro metallico (anche In forma di lingotti d'oro) sarebbero viceversa stati sepolti in punti imprecisabili dei dintorni. I titolari di questi tesori andarono più o nn'iio in galera, ma non a lungo. Ed ecco, nel 1949, ai notato un passaggio insolito e sospetto di automobili fra Lomello e Galliavola, che cessò all'improvviso lasciando però una Mica scavata di recente in un terreno a pendio e, accanto alla buca, un bidone di benzina, vuoto. Dato il punto ohe non e servito il bidono non poteva. essere un residuo abbandonato B dopo essere stato vuotato del suo liquido per alimentare un serbatoio, e se ne dedusse che avesse contenuto un tesoro astutamente ricuperato. Di 11 a qualche tempo fu trovata una seconda buca. Senza bidone, questa volta. E, questa volta, sul greto della sponda sinistra del fiume Agogna, tra la corrente e quella carrareccia vietata alle greggi. Era stato portato via un secondo tesoro o non piuttosto s'era scavato a vuoto? La seconda ipotesi è assai verosimile, perchè negli ultimi giorni del mese di febbraio una guardia giurata, percorrendo il greto, vede fuoruscire dal terreno uno spezzone di ferro, nuovo ai suol occhi. Egli tenta di tirarlo fuori, esso resiste. Finalmente, eccolo. E' lungo quasi due metri. Il paletto non è molto lontano da quella certa buca, ma nessuno ci fa caso, e 11 • fatto muore 11. Ora, nella notte tra giovedì e venerdì della settimana scorsa, verso le due ore, una « 1100 » targata Asti e una « 1400 -, targata Varese, attraversano Lomello deserta, con aria disorientata. Passa per caso un autista del luogo e, dalle due macchine, al sente domandare: « Dov'è il ponte sull'Agognat >. Strana domanda. Se avessero chiesto informazione del •lume, niente di straordinario, ma perchè proprio il ponte? Insospettito, l'autista segue a distanza le due macchine e le vede Infilare la carrareccia, quindi di 11 a poco sparire. Ora, all'indomani mattina, sul greto, proprio nel punto in cui era stato rinvenuto il paletto, si troverà una buca profonda ali incirca un metro e cinquanta, lunga pressa poco due metri, che termina con una lastra di lamiera. Che cosa rappresenta questa lastra? Era la base del tesoro, o ne è 11 tetto? La refurtiva è tornata di nuovo ai rispettivi ladri, a ladri complici o ladri di ladri? O non piuttosto è ancora nei pressi? Che si trovi tutto la lastra à ipotesi inverosimile, o quasi. Arrivati a quel punto, per quale ragione gli esploratori, sì sarebbero arrestati? C'è chi pensa stranamente che, alla lastra, siano collegate mine e che, invece di un tesoro, ci sia qualche deposito di armi e munizioni, chiamiamolo cosi vendicativo, destinato a far saltare in aria, esplodendo, chi ci si avvicina imprudentemente. E' per eccesso di prudenza che le autorità non hanno ancora chiarito il mistero, limitandosi a farlo piantonare giorno e notte dai carabinieri. Ne sapremo di più la MUlnmna ventura.

Luoghi citati: Alessandria, Asti, Galliavola, Lomello, Mortara, Varese