Uno dei presunti assassini trovato ucciso in un burrone

Uno dei presunti assassini trovato ucciso in un burrone IL DELITTO DI VAL DI NON Uno dei presunti assassini trovato ucciso in un burrone Escluso il suicidio, chi può averlo ucciso? - L'ipotesi più attendibile è che sia stato il suo complice Trento, 6 marzo, i L'autista 22enne Emilio Fon-|driest, uno del presunti assassini del tabaccalo 69enne Giovanni Maninllor, barbaramente ucciso lunedì notte, con dieci violenti martellate al capo, nel suo negozio di Scanna, in Val di Non, è stato ritrovato stamane cadavere con vaste e profonde ferite al petto e alla schiena, prodotte da coltello, nel fondo di un burrone profondo venti metri, del monte Sommargine, a 500 metri di distanza dal paese dove il delitto fu consumato. Una vasta chiazza di sangue, scoperta l'altro giorno dal carabinieri, dietro un cespuglio dov'erano stati abbandonati 11 pesante martello che servì per compiere l'omicidio e un acuminato coltello da cucina, aveva avviato le Indagini verso una pista diversa da quella inizialmente seguita. Com'è noto il secondo rapinatore, il 27enne Livio Rodegher, era stato arrestato la notte successiva al delitto in un casolare Isolato presso Live, dove si era nascosto presso una zia paterna. Pure essendo gravemente indiziato, egli non era stato scorto in quella tragica sera dalla mo- flie del tabaccalo, che uscita alla sua abitazione alle grida disperate del marito, alle prese con 1 suoi aggressori, aveva potuto identificare soltanto il Fondriest, uscito precipitosamente dal locale. Vistosi scoperto, costui aveva cercato di raggiungerla, ma la vecchietta, retrocedeva terrorizzata fino a chiudere la porta a vetri sulla faccia del giovinastro, 11 quale mandava in frantumi 11 cristallo, costringendola a riparare nella stanza da Ietto, dove si barricava affacciandosi poi a una finestra che dava sul retro della casa, per Invocare diBperatamente aiuto. Il Fondriest era allora fuggito assieme al suo complice, e forse esecutore materiale del delitto, Livio Rodegher, avviandosi di corsa verso la montagna, e raggiungendo la località di Barbozzana, dove il giorno successivo i carabinieri rinvennero 11 martello e il coltello accanto ad una pozza di sangue. Il Rodegher, interrogato, non seppe fornire al cuna spiegazione. Tentv di sminuire la sua responsabilltà, accusò In pieno l'amico, asserendo che egli si era limitato a far da palo, fuori della rivendita di tabacchi, mentre l'altro < lavorava ». Ma le macchie di sangue trovategli sulla giacca avvalorarono il sospetto che la sua responsabilità fosse molto più grave di quanto asseriva. Anche la scusa inventata per spiegare tale compromettente circostanza era puerile. Aveva prestato, disse, il suo giacchettone al Fondriest, il quale glielo aveva restituito più tardi, quand'erano fuggiti insieme sulla montagna. Poi egli era ritornato in paese, nascondendosi nel casolare, dove fu poi sorpreso dalla polizia. Il Fondriest, invece, lo aveva lasciato, continuando la salita da solo. Aveva il polso sanguinante per una ferita prodottagli dai vetri mandati in frantumi. Null'altro aveva più saputo di lui. Le ricerche dei carabinieri dislocati In tutta la zona, non diedero alcun risultato. Il fuggiasco era misteriosamente scomparso. Si pensò allora, che egli si fosse diretto per valichi impervi, verso 11 confine svizzero con l'intenzione di espatriare. Alcuni contadini dichiararono di avere visto uno sconosciuto aggirarsi ieri fra i boschi. Ma non si trattava, evidentemente, del ricercato. Stamane una trentina di carabinieri ha infatti ritrovato, come si è detto, il suo cadavere, e si è potuto accertare che la morte del disgraziato risaliva a tre giorni fa. Escluso il suicidio, chi può avere ucciso il Fondriest? La ipotesi più attendibile è che sia stato il suo complice Livio Rodegher, che avrebbe voluto così sbarazzarsi di un pericoloso testimonio di accusa. Egli è stato lungamente interrogato nelle carceri di Trento, ma il giudice istruttore mantiene in proposito il più assoluto riserbo. Questa sera si è appreso che il Rodegher è stato accompagnato nel pomeriggio sul luogo del macabro rinvenimento per studiarne le reazioni. Senza tradire alcuna particolare emozione, egli ha ancora sostenuto, di fronte al cadavere del suo amico, di essere estraneo anche a questo delitto.'

Persone citate: Fondriest, Giovanni Maninllor, Ietto

Luoghi citati: Trento