Confermata la condanna all'omicida «Kammamuria»

Confermata la condanna all'omicida «Kammamuria» ULTIME DI CRONACA Confermata la condanna all'omicida «Kammamuria» pre nell'esclusivo interesse della propria pelle. Infatti prima si era rifugiato in montagna con altri sbandati; poi passò alla c X Mas ■ andò sul fronte di Nettuno; quindi fu fermato dai partigiani con i quali, v prò bono paci» » egli ritornò. Dopo la Liberazione il « Kammamuri » fu arrestato al Casinò di Campione dove si era impiegato. Egli si è sempre difeso asserendo di avere soppresso il Ferrari per motivi politici e che l'ordine gli venne dato dai suoi comandanti. Tesi entrambe dimostrate infondate dal P. M. perchè il Ferrari pensava anch'agli ai casi suoi e intendeva andarsene in Svizzera per starsene tranquillo e perchè non vi è prova che il « Kammamuri » avesse ricevuto ordini di uccidere il giovane. Quanto alla rapina (nè il denaro che il Ferari aveva con sè nè l'orologio d'oro furono trovati) la Corte di Novara ritenne che non vi fossero elementi sufficienti per provarla. Sentiti i difensori avv. Polcaro e Degli Occhi, la Parte civile rappresentata dall'aw. Fuhrman e li P. :.!., la Corte ha confermato la prima sentenza condonando all' ut a to 3 anni di pena. La Corte d'Assise di Appello (pres. Dclmastro, P. M. Bianco, cane. Quaglia) ha confermato ieri la condanna a 15 anni di reclusione nullità dalla Corte di Novara all'omicida Mario Cassiano di 30 anni, soprannominato .. Kom. maniurb. Costui il 23 luglio del 1944 attirò in un bosco sui monti di Verbania il giovane Emilio Ferrari da intra e lo uccise con una raftlea di mitra alla testa. Il giovane aveva con se 100 mila lire, somma ingentissima per quel tempo, e intendeva espatriare in Svizzera. Il Cassiani, conosciuto questo suo intendimento, lo condusse dapprima in un'osteria, vi si trattenne con lui a bere ed a discorrere amichevolmente e poi lo accompagnò nel bosco dove freddamente lo uccise. L'assassino, denunciato dal familiari del Ferrari alla formazione partigiana comandata dal col. Saperti, venne condannato a morte. Sta il comandante dell'8» brigata a cui era stata affidata l'esecuzione, gli fece grazia in considerazione dei suoi meriti. Meriti — ha dimostrato ieri il P. M. — che in realtà non esistevano ma erano frutto di equivoci abilmente Istruitoti a proprio vantaggio dr.l ICassiano i'. quale aveva agito sem-

Persone citate: Cassiani, Degli Occhi, Emilio Ferrari, Ferari, Mario Cassiano, Polcaro

Luoghi citati: Novara, Svizzera, Verbania