L'avventura del raid africano nel racconto di Gino Rabexxana

L'avventura del raid africano nel racconto di Gino Rabexxana L'avventura del raid africano nel racconto di Gino Rabexxana I piloti della squadra francese entusiasti della "1900,, Partito in aereo da Città del Capo lunedi alle 17, Gino Rabezzana era già a Torino ieri pomeriggio nel suo negozio di corso Vittorio, per una prima capatina al proprio ambiente di lavoro. Una buona dormita, e stamane egli riprende la consueta attività commerciale. E' stato un rientro quasi In eordina, volutamente. La vittoria nel Rallye africano non gli ha fatto smarrire il senso delle proporzioni, nè lo ha fatto perdere a Marti gnoni e a Mazzucchelli, compagni di gara del pilota torinese nel vittorioso e lunghissimo raid. L'equipaggio della Fiat 1900 è arrivato ieri mattina alle 5 all'aeroporto di Roma, fpelosamente accolto. Alle 7 ripartiva ella volta di Milano, dove giungeva nelle prime ore del pomeriggio. Martignoni e Mazzucchelli raggiungevano in automobile le loro abitazioni a Varese. Gioia particolarmente grande in casa Mazzucchelli. I 2000 dipendenti dell'azienda hanno interrotto il lavoro, per una festa in onore del giovane Franco, che — ci ha raccontato Rabezzana — ha sgobbato nel Rallye in maniera democrati cissima, adattandosi di buon grado alle esigenze del faticoso viaggio durato quasi due mesi. Rabezzana. con un'altra automobile, si portava direttamente a Torino, carico di sonno e di tutta una serie di piccole cose rotoli fotografici, tabelle di mar eia. ritagli di giornali africani, diario di bordo, coppe, medaglie e distintivi — destinate a rimanere tra I più cari ricordi. Ogni tanto qualcuno entra nel negozio, la voce del ritorno del pilota afri cano è già trapelata; una stret ta di mano, e Rabezzana ripren de il filo dell'intervista. — Com'è andata precisamente la faccenda del reclamo? — Un grosso errore della giuriaPartendo da Algeri noi venimmo inclusi nella categoria « prototipi » riservata a macchine posterio ri a! 10 luglio 1952. La categoria «prototipi» non concorreva premi, ma per regolamento aveva il diritto di partecipare alla classifica generale, come tutte le altre vetture. A Città del Capo, sabato scor so. nella prova supplementore Martignoni sconfisse gli altri sette equipaggi che avevano ultimato, come noi. senza penalizzazioni i quindicimila chilometri della marcia di regolarità da Algeri a Città del Capo. Forse un po' di gelosia da parte della squadra militare francese, e anche fort interessi In ballo, fecero prende re alla giuria l'assurdo provvedimento di escludere i « prototipi » dalia classifica ufficiale. Il recla no pervenne ài giudici due minu ti prima che scadesse il termine utile: ciò a causa di piccoli con trattempi che sembravano creati apposta */er ostacolarci La giuria si riunì alle 17 di lunedi; nello stesso momento noi salivamo sul l'aereo che doveva portarci, dopo quattro ore, a Johannesburg, pn ma tappa del ritorno. sdtatsl'vEttàcevJmrlandrdsbedoc Dormimmo a Johannesburg: ci svegliammo tristissimi, ripensando alla beffa giocataci, dopo tanta fatica. Cominciammo una partita a carte, in albergo, per distrarci In attesa di andare all'aeroporto per il secondo balzo verso l'Italia. Squillò il telefono. Era il console d'Italia che, avvertito dal Ministro italiano di Città del Capo, ci annunciava l'accettazione del reclamo e la nostra vittoria assoluta. Poi il volo da Johannesburg a Roma In una ven_ ina di ore. - Ma la loro macchina è veramente di serie? — Esattamente di serie. Le garantisco che la prova di noi piloti stata ben poco, di fronte a quella della Fiat 1900. Un motore che non si ferma mai. Le vie africane di comunicazione vanno migliorando, ma lunghi tratti, come il deserto e il Congo, sono disastrosi. Le gomme, a prova di bomba! Rabezzana ha avuto ammirate e ammirevoli parole per il corridore Martignoni, capoequipaggio, oltre che per Mazzucchelli. — Bruno Martignoni — ha dichiarato testualmente il pilota to- rinese — ci ha guidati in maniera splendida. — E gli avversari?" — La squadra militare francese era assai forte e convinta di vincere. Quando la nostra « 1900 » è giunta a Kano, alla fine del deserto, senza penalizzazioni, gli stessi francesi hanno pronosticato in noi i vincitori. Alcuni del nostri avversari stranieri verranno presto a Torino, per acquista re... una « 1900 ». — E l'Africa com'è? — Valeva la pena di vedere quel grande e vario continente contradditorio nel suoi aspetti, ora prlmitivi ora modernissimi, ma sempre interessanti. In comples so il disagio è stato grande; ma la vittoria ci ricompensa di tutto, anche del mancati premi e delle forti spese. E domani — conclude Rabezzana che appare in ot Urna salute e abbronzato — do mani, tutto come prima, dividen do il tempo tra 11 negozio e l'automobilismo sportivo. Peccato che lo non sia giunto in tempo a partecipare al Rallye del Sestriere con mio cognato Brignone... — Si stanno preparando feste e ricevimenti in vostro onore. Rabezzana sorride. La cosa non gli displace, ma non lo turba, secondo lo etile che ha contraddistinto Martignoni, lui e Mazzucchelli in tutto il Rallye. DINO ZANNONI i Babezzana nel suo negozio, subito dopo 11 ritorno