L'ex-boy della Baker alle Assise di Genova

L'ex-boy della Baker alle Assise di Genova L'ASSALTO ALLA RICEVITORIA DI TOLONE L'ex-boy della Bakeralle Assise di Genova Condannalo in contumacia a 20 anni in Francia • Il Maiolino si dichiara innocente e vittima d'una somiglianza • Il processo rinviato Genova, 23 febbraio. Stamane è comparso in Corte d'Assise per rispondere di rapina a mano armata consumata nel 1946 in un ufficio postale di Tolone, Giovanni Battista Maiolino. L'imputato è dipinto quale feroce bandito dagli Incartamenti che la Magistratura francese ha inviato a quella genovese chiamata a giudicare il giovane su delega della Corte del Varo. Tre banditi prelevarono, con la minaccia delle armi, dalla rico¬ vitoria dì Tolone circa 300imila franchi, che furono |nJ golati in una notte dalla rou lette. Per questa rapina furono incriminati il nizzardo Carlo Leone Peretti e 11 còrso Paolo Francesco Donati, i quali indicarono nel Maiolino il loro complice. Tutti e tre furono condannati a Tolone a 20 anni di lavori forzati, ma la condanna a carico del Maiolino fu pronunciata In contumacia perchè egli era riparato in tempo in Italia. Fu arrestato a Genova, ma i suoi difensori impedirono la sua estradizione In Francia verso la Cajenna, eccependo la sua nazionalità italiana per il jus sanguinis, anche se, essendo il Maiolino nato a Nizza, la Francia lo aveva considerato suo cittadino per il jus loci. La Magistratura francese, per raggiungerlo, dovette, per via diplomatica, delegare la Corte d'Assise genovese a giudicarlo. Il processo però non ha potuto avere luogo perchè non si sono presentate le parti lese, vale a dire gli impiegati dell'ufficio postale. La loro assenza avrebbe potuto essere superata se agli atti fossero pervenute almeno le attestazioni consolari che le notifiche di citazione erano state consegnate. Tali certificati invece non sono tuttora pervenuti e la causa ha dovuto essere rinviata a nuovo ruolo. Il nuovo procedimento sarà fissato probabilmente per la fine di marzo o in aprile, e il Maiolino si è detto rassegnato ad attendere. Una vittoria, in un certo senso, glie l'hanno già ottenuta, i suoi patroni, quando sono riusciti a farlo giudicare dalla Magistratura italiana. E' vero che egli sostiene di essere innocente e che il terzo bandito di Tolone non era lui, ma un giovane córso a lui somigliante; resta però sempre il fatto che se risultasse colpevole potrebbe essere condannato, tenuto conto delle attenuanti generiche, a 6 o 6 anni di reclusione con il beneficio del condono di 3 anni, il che è sempre preferibile ai 20 anni di lavori forzati alla Cajenna. Il Maiolino, come si è detto, è però tenace assertore della propria innocenza. Stamane egli ha raccontato della sua giovinezza movimentata, di quando nel 1942 era boy della compagnia della Baker e di quando fu prigioniero dei tedeschi. Un progetto perchè Asti possa usufruire del metano Asti, 23 febbraio. Potranno gli astigiani usufruire del metano per uso industriale e domestico? Questa domanda, che pareva già essere stata archiviata allorché si seppe che l'Astigiano non sarebbe stato raggiunto dalla rete di distribuzione del metaiiiiiiiiiimimiiiiiimiiiiimiiiiiiiiiimiiiimuii no, torna oggi ad Interessare i possibili utenti. In una riunione tenutasi oggi e alla quale hanno partecipato i rappresentanti degli enti pubblici di Asti e delle maggiori industrie è stata proposta agli enti competenti una variazione alla rete di distribuzione attualmente prevista. SI è osservato, innanzitutto, che anziché 11 percorso CasaleAlessandria-Acqui-Cairo Montenotte con deviazione Alessandria-Tortona In derivazione del metanodotto Piacenza-Genova, Potrebbe essere realizzato un condotto che da Casale, attra verso Ozzano e Moncalvo, raggiunga Asti, per proseguire poi, attraversando i centri di Agliano e di Nizza Monferrato, fino ad Acqui e a Cairo Montenotte. Questo nuovo metanodotto non escluderebbe dal progetto la città di Alessandria, che sarebbe pur sempre servita dal condotto proveniente da Tortona. Mentre questo progetto, si osserva, non aumenterebbe le spese di impianto, permetterebbe di incrementare l'utenza che dalle 17 mila unità che verrebbero servite secondo il progetto originarlo passerebbe ad oltre 84 mila col progetto proposto dagli astigiani. La sola città di Asti assicurerebbe, per quello che riguarda il consumo ad uso industriale, un impiego di 80 mila metri cubi. A questo consumo dovrebbe ancora aggiungersi quello della piccola utenza a carattere domestico. iiiitiiNiiiiiiiuiiniiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiNiiiiiiiiii