Baldovino è tornato a Bruxelles con il padre e con la De Rèthy

Baldovino è tornato a Bruxelles con il padre e con la De Rèthy Baldovino è tornato a Bruxelles con il padre e con la De Rèthy Egli avrebbe dichiarato che gli attacchi alla Famiglia reale minacciano l'unità del Paese - La questione della successione - Delicati riflessi politici (Nostro servizio speciale) Bruxelles, 23 febbraio. Re Baldovino dei belgi ha fatto oggi ritorno alla sua capitale. Sul marciapiede della stazione sud di Bruxelles era un centinaio di persone. Quando il treno con il vagone reale si è arrestato, dalla piccola folla si sono levate grida di «viva il Re, viva la famiglia reale*. Ma nessuno è comparso per rispondere al saluto. Baldovino, Leopoldo e la principessa De Réthy debbono aver udito le grida, e le manate che i più entusiasti davano ai vetri della carrozza. Però le tendine del vagone color blu e crema sono rimaste abbassate. Zia famiglia reale è stata vista solo alla stazione privata presso U castello di Laeken, dóve il vagone è stato condotto dopo essere stato staccato dal treno. Alla stazione privata la carrozza è giunta circa venticinque minuti dopo l'arrivo a Bruxelles Sud. Ad accogliere Baldovino, il padre e la matrigna erano la principessa Giuseppina Carlotta, sorella del Re, e il principe Alberto di Liegi, fratello minore del Sovrano e primo in linea di successione al trono. Per due o tre minuti i componenti la reale famiglia sono rimasti sul marciapiede a conversare, poi sono partiti per il palazzo. Poco dopo il vessillo del Re si levava sul pennone di Laeken, annunciando al popolo la presenza del Sovrano. mentre il re giungeva a Bruxelles i giornali belgi pubblicavano il testo di un'intervista che il sovrano avrebbe concesso e lo commentavano. Nell'intervista Baldovino avrebbe detto che tornava in Belgio malgrado il parere contrario dei suoi medici, e che riteneva minacciata l'uniti del Paese dagli attacchi della stampa contro la famiglia reale. L'organo ufficiale del partito socialista, Le Peuple, pubblica parte dell'intlrvista osservando: < L'articolo da noi riportato non precisa se le di chiarazioni del re abbiano ri cevuto il previo consenso co stituzionale di un ministro, ma abbiamo il diritto di supporlo» Per la Costituzione belga il re non può sbagliare, e di tutte le sue azioni sono direttamente responsabili i ministri. Anche l'indipendente Le Soir riporta l'intervista pubblicandola in prima pagina, e affermando che si sta sollevando la questione dell'opportunità di includere nel governo un uf- fidale addetto alla stampa, dati « certi malintesi che hanno messo in luce una deplorevole mancanza di coesione fra i servizi incaricati di informare il pubblico sugli atti e i movimenti della famiglia reale ». Fino ad oggi le notizie di corte sono sempre state emanate tramite gli uffici del gran iiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiitiiiiiiiiiitiiiiitiiin iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiimaresciallo di corte, e perfino la stampa più fedelmente monarchica ha recentemente criticato la mancanza di contatti fra l'entourage del sovrano e il governo. Il monarchico Libre Belgique commenta la partenza del Re da Antibes nel periodo delle inondazioni, osservando. che <i consiglieri del Sovrano, i iiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin quali erano al corrente della situazione, avrebbero meglio servito la monarchia insistendo perchè il Re tardasse la partenza. Ma dato che i suoi medici ritenevano indispensabile l'immediata partenza per il Sud della Francia, il dovere dei suoi consiglieri era chiaro: avrebbero dovuto informare la Nazione del vero stato di salute del re >. Intanto il leader liberale, Jean Rey, sta indagando con calma sulla possibilità di ripresentare un disegno di legge ohe permetterebbe la < regolarizzazione > dello statua costituzionale di Leopoldo, della moglie e del loro figlio principe Alessandro, il-quale ultimo verrebbe escluso da quella linea di successione al trono} per molti esperti di questioni costituzionali egli invece sarebbe ora al secondo posto dopo il principe di Liegi. I progressi di Rey nelle su» conversazioni con i partiti politici non saranno presumibilmente molto rapidi fintanto che' vi sarà anche la più remota possibilità di provocare nuove elezioni, vale a dire la caduta del presente Governo, con la presentazione di una questione tanto delicata. Si pensa che nessun partito se la senta di affrontare un problema del genere, dato che un qualsiasi errore di atteggiamento potrebbe tradursi in una perdita di voti. v. a. L'arrivo alla stazione di Laeken di Baldovino, Leopoldo e la principessa De Retby. (Telef.)

Persone citate: Alberto, Baldovino, Jean Rey

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Francia