Contestata l'eredità a un figlio di Talleyrand

Contestata l'eredità a un figlio di Talleyrand SEGRETI D'AMORE IN TRIBUNALE Contestata l'eredità a un figlio di Talleyrand (Nostro servizio speciale) Parigi, 21 febbraio. Il tribunale di Parigi dovrà dire, ad una data indeterminata, — il che significa che il giudizio può essere rimandato alle calende greche — se il giovane Jean Morel; attualmente sotto le armi, è in realtà duca di Talleyrand-Perigord, duca di Valenc,ay, duca di Dino e principe di Sagan. Il ramo tedesco della famiglia Talleyrand si oppone che il giovane Morel porti quel nome, ed il processo ci ha fatto penetrare nei segreti di alcova di un uomo che oggi è morto ma che portò uno dei più grandi nomi di Francia: Paul Louis-Marie Archimbaud Bozon di Talleyrand-Perigorri. eccetera. Questi si presentò nel 1947 dinanzi ad un notaio e dichiarò che Jean Gustave Morel, che aveva 19 anni, era suo figlio. Immediatamente il ramo te desco dei Talleyrand, capeggiato dal marchese Elia, a cui il titolo dovrebbe andare se v^cne negato a Jean Morel, fe ce opposizione dinanzi ai tri bunali francesi al riconosci mento di quel giovane come figlio del duca di Talleyrand sostenendo che ciò non poteva essere. Affatto impressiona to e nonostante la sua età — 83 anni —, pochi meBi dopo il duca sposò la signorina Anto! nette Morel, madre del giova- ^ne, facendo così di esso il suoierede legittimo. Due anni più tardi il duca di Talleyrand morì e suo figlio assumeva ufficialmente 11 titolo oggi conteso. Varie volte 1 tribunali hanno esaminata la faccenda, ma sempre hanno evitato di pronunciarsi, chiedendo un supplemento d'inchiesta. Ora la conclusione pare prossima I Talleyrand, per bocca dei loro avvocati affermano che Jean Morel non può essere figlio del duca perchè quando questi conobbe la signorina Antoinette Morel 11 giovane aveva già dodici anni, e sarebbe in realtà il figlio di un industriale di Chambéry, di cui la signorina Morel sarebbe stata l'amante. Questa affermazione è basata sulle dichiarazioni della vedova dell'industriale In questione, e su qualche testimonianza; inoltre un ex-cameriere asserisce che la signorina Morel, Invitata un giorno a cena dal signor Neyron de Champolion, gli domandò chi fosse un vecchio signore seduto vicino a lei: ora, quel signore era proprio... il duca di Talleyrand. Prova, dunque, che essa nbn lo conosceva ancora. E si era nel '41. Quale è, invece, la tesi contrarla? Jean Morel proclama che il processo è stato montato dì sana pianta dalla seconda duchessa di Talleyrand (CifeSsEllmfiauetndvcedsutgsptscqlncc(che ora è vedova del duca di . Castellane), la quale sperava Jdi poter mettere le mani «uli^patrimonio del vecchio duca.™'noltre la signorina Antoinet- 2 ie Morel non sarebbe stata c l'amante dell'industriale di| (Chambéry quando le nacque il figlio Alcune testimonianze sono a favore del giovane Morel: tra esse c'è quella dell'on. Albert Sarrault, presidente dell'assemblea dell'Unione francese. Egli fu amico del duca di Talleyrand, ed un giorno che par lava con lui, di avventure femminili ricevette una sua confidenza: 11 duca gli disse di avere avuto un bambino ila una ragazza di Chambéry che egli aveva amato appassionatamente verso il '30. Più tardi, nel '42. 11 duca ebbe occasione di presentargliela. Questa testimonianza è avvalorata da quella di un vecchio ufficiale. Un giorno che egli faceva osservare all'amico duca di Talleyrand come fosse da deplorare l'assenza di un erede per raccogliere il patrimonio e il nome. Il duca gli avrebbe risposto: «Lei si sbaglia. Ho un erede, ma la paternità è tuttora un segreto >. Più tardi 11 duca gli presentò la signorina Morel e gli confessò di averla conosciuta quando essa aveva 19 anni e lui ne aveva circa 60, nel '28. Cosa deciderà ora il Tribunale fra queste testimonianze contraddittorie? I personaggi che, soli, potrebbero chiarire . Ja 'aKc,f±nKd5a 0,°f 1 Industriale i^ Chambéry che sarebbe il ™" .padr" d«i giovane, e il 2SX*£. *»£ 1 ha riconosciuto com» ,u<>. «»no morti entrambi | 1. m.

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