Tranquilla l'Inter al comando restano in palio i posti d'onore

Tranquilla l'Inter al comando restano in palio i posti d'onore CRONACHE DELLO SPORT Finite le omèmomìommI del campionato? Tranquilla l'Inter al comando restano in palio i posti d'onore Dopo lo gran giornata di domenica scorsa il campionato si può dire che ha raggiunto il suo primo traguardo che è quello dell'assegnazione dello scudetto. Con la vittoria di Napoli l'Inter ha aggiunto un'altra ipoteca sul titolo che nessuno ormai mette in dubbio possa essere suo. Questo è proprio il guaio più grosso che potesse capitare al torneo: trovarsi virtualmente concluso a poco più di mero del cammino. Di vivo non resta che la lotta all'altra estremità della classifica, ma questa si protrarrà a lungo, presumibilmente fino all'ultimo giornata, con alternative continue di speranze e di delusioni da parte dell'una o dell'altra squadra, e poiché la lotta contro la retrocessione è generalmente più aspra che bella, cos\ dobbiamo attenderci piuttosto uno scadimento tecnico del torneo e un accentuarsi del fattore agonistico. Non mancano tuttavia, ne! calendario di domani, incontri di alto interesse. Tali, ad esempio, Juventus-Fiorentina, Napoli-Lazio, Novara-Torino, Bampdoria-Milan, Spal-Triestina, Udinese-Como. Juventus e Milan stanno battendosi per salvare ormai il loro prestigio e difendere nello stesso tempo il territorio che la tradizione aisegna alle « grandi », La Juventus sarà attaccata domani dalla Fio-. rentino, squadra tecnicamente in ripresa e col morale rifatto, pericolosa appunto per questa sua spinta di riscossa che sembro dsstinata a /arie compiere altro cammino e che ne rigenera il gioco. Da parte sua la squadra bianconera si trova in un periodo in cui le avversità si accumulano. Non è più a caso di insistere sul declino del gioco che è un male fatale per ogni squadra e contro il quale non esistono rimedi risolutivi all'infuori di quelli che si possono adottare a campionato concluso, ma è vero però che la crisi è slata aggravata dai rabberciamenti a cui è stata costretta a ricorrere più volte la squadra nel corso della stagione. Non è però mai mancata alla Juventus la volontà di lottare. Bisogna rendere giustizia alla compagine bianconera e riconoscere che attraverso le vicissitudini della lotta essa ha saputo mantenere intatta la propria forza morale, secondo la grande tradizione juventino che nemmeno in queste tutt'altro che liete circostanze s'è smentita. La partita di domani potrà costituire la dimostrazione di questa verità che ha il collaudo di mezzo secolo di attività calcistica e che e diventata, nel corso dei decenni, autorità e prestigio. La Juventus ormai non lotta più per il primo posto, ma lotta però per il suo amor proprio di squadra eletta, per i suoi fi/osi che non la abbandonano, per il grande nome che porta. Ecco perchè la partita con la Fiorentina conserva ancora un alto interesse malgrado il suo diminuito valore di classifica. La situazione del Milan è sensibilmente migliore di quella della Juventus per quanto ogni speranza di assalto al titolo sia ormai tramontata. Il suo incontro di domani con lo Bampdoria è, in fondo, più importante per lo squadro ospitante, impegnata nel settore di coda e costretta a fare assegnamento pressoché unicamente sulle partite di casa. Comunque può essere questa per il Milari una occasione di dimostrare la realtà del suo gioco, ora {anciatissimo ora inceppato, e sul quale i giudizi restano incerti. La partita Napoli-Lazio Ita il valore di un piccolo < derby » ma crediamo che potrà nuocerle, anziché piovarle, il ricordo dell'altra disputatasi otto Giorni primo. La squadra par- trnopea puntava grosso contro la capolista ed ora, fallito il gran colpo, non può ripagarla un successo contro un avversario minore. La Lazio capita quindi al Vernerò in un momento di animi delusi e l'occasione potrebbe essere favorevole per un buon colpo di mono e per la scalata a quel quarto posto che, in mancanza di meglio, viene indicato come un traguardo ambito. A questo quarto posto mira anche la Roma come un'affermazione di prestigio, non foss'altro per non lasciarlo conquistare dalla poco amata rivale concittadino, e certo il suo compito sembra più facile contro un Palermo che non vale sui campi esterni quello che dimostra in casa. Col Palermo si entra in pieno nel settore di coda del girone. La squadra siciliana dopo una doppietta di nette, e perfino clamorose, vittorie casalinghe riprende la via del nord: domani a Roma e domenica prossimo a Firenze. Si vedrà se c'é veramente un progresso nel rendimento della compagine oppure se é solamente l'aria di casa a rinfrancarle e rtnvigorirle il gioco. Poi due partite dal risultato assai atteso, SpalTriestina e Udinese-Como, di cui la primo di incertissimo esito essendo note le doti di combattività della squadra oiuliana, spigolosa e di grinta dura. Accennato appena a BolognaAtalanta per la quale non è da escludere una sorpresa, eccoci a Novara-Torino una delle partitecardine del settore estremo e tale quindi da poter influirà profondamente sull'assestamento della zona bassa del girone. La squadra novarese, come tutte le unità di coda, punta sugli incontri che le restano da disputare in casa i quali devono formare la parte più grossa del suo bottino. Sul suo campo non è stata battuta che tre volte: dalla Juventus (0-6), dall'Inter (1-t) e dalla Fiorentina (0-1). E' una squadra veloce, talvolta un po' confusa all'attacco ma sempre ben salda in difesa e sulla quale i fattori morali agi scono fortemente. Il Torino si tra vera a disagio sullo stretto campo novarese tanto favorevole agli am massamenti difensivi come agli ar rembaggi offensivi, anche perché non ha ancora — e per quest'anno non lo potrà avere — un gioco as scstato e nemmeno una formazio ne definitiva. I problemi tecnici e tattici si addensano, trovare l'im pianto giusto di una partita può voler dire risultato già per metà conquistato, ma quest'impianto va necessariamente trovato sul cani po, non prima. Il T'orino, un po' altalenante nel gioco, deve saper darsi tono e misura nello spiega mento delle sue possibilità tecni che e tattiche ma deve soprattut to dimostrare una volontà adeguata all'importanza della prova e al valore dell'avversario. ETTORE BERRÀ