Le truffe "ascetiche,, dello stregone di Napoli

Le truffe "ascetiche,, dello stregone di Napoli Le truffe "ascetiche,, dello stregone di Napoli Per 30 anni gabbò una legione di gonzi - li danaro è il diavolo, diceva alle clienti Ed assicurava il lavacro d'ogni colpa a patto che gli facessero dono d'ogni sostanza (Dal nostro corrispondente) Napoli, 19 febbraio. I carabinieri continuano le indagini per accertare tutti gli altri eventuali delitti del <mago» stregone e guaritore Ernesto Compare, ex-capitano di marina mercantile e delle sue tre degne sorelle, autentica associazione a delinquere nel cui c ritiro spirituale > di Villaricca — come abbiamo pubblicato ieri — sono state scoperte quattro donne praticamente sequestrate perchè sotto la suggestione della gang. Mentre l'elenco dei reati di cui è accusato il santone-guaritore è già ben fitto (circonvenzione di incapaci, falsi, soppressione in atto pubblico e numerosissime truffe aggrava- IItlllllIlllllttlllllllllllllllll||||ltlllll(lltlllIlllll» i i i o te e continuate) gli investigatori cercano di ricostruire da voluminosi pacchi di corrispondenza sequestrati, provenienti da varie località estere, di quanto fosse ampio il raggio delle truffe da cui il mistico lestofante ha fatto fluire rjer oltre trent'annl (perciò è detto anche < il mago di lungo corso») un rivolo d'oro gabbando una legione di gonzi ignoranti e creduli. Un secondo elemento che l'autorità giudiziaria va chiarendo, attraverso l'esame di un perito chimico, è l'esatta composizione e le conseguenze (sembra afrodisìache) che produceva uno strano unguento profumato di cui sono stati trovati, colmi, molti vasetti nelle nove « case > (in provincia di Napoli, Salerno e Roma) dove l'ex-capitano pilotava le sue penitenti cui egli, con i suoi misteriosi fluidi e, ancor più, con le rigorose pratiche ascetiche, assicurava il lavacro completo d'ogni colpa e il più pieno godimento' spirituale. Ad una condizione, però: che senza nulla celare nella concupiscenza del loro cuore — come soleva dire — gli facessero accurato elenco e volontario dono di ogni loro sostanza, ben garantendosi egli, in ciò, che tutto avvenisse con il più accurato rispetto delle leggi umane, cioè con ferratissimi (strumenti notarili, per annullare i quali, oggi, occorrerà provare che le persone sottoscriventi non erano nella normale condizione d'intendere e di volere. E per anni e anni le maddalene della < congregazione di Santa Filomena» (era questo il nome affibiato dai fondatori all'Unione della «pie case»), digiunavano, pregavano, si pentivano mentre, lasciando le belle intente a tali spirituali occupazioni, la ditta Compare si affannava ad assolvere quelle materiali attività di cui le aveva per sempre liberate, come riscuoter rendite di titoli, protestare cambiali, esigere pjgioni (una delle penitenti, Rosaria Ferretti, possedeva da sola, tra Napoli e provincia settantacinque appartamenti) ed altre slmili operazioni che dagli increduli avevan fatto chiamare quelle opere « le case della terrestre provvidenza ». c II denaro è il diavolo — soleva dire il Compare quando gli si presentava una neofita — ne siete voi forse infetta?». E solo se l'altra riconosceva d'essere ben piena di quel peccato, il guaritore le prometteva il suo aiuto Bulle vie della felicità assicurandola con la formula di rito: «Ebbene, di questo peccato, io vi libererò », cosa in cui — come è stato accertato dal capitano dei carabinieri Ignazio Milillo —uslsllclpsdClvCrsdmdcddg«mpodeaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii a i e o o — 11 santone si prodigava con uno zelo senza limiti. Un terzo punto che si va assodando è l'esatta causa della morte di una donna già passata per i mistici sentieri della « congregazione di Santa Filomena», Maria Celentano, del cui cadavere è stata ordinata l'esumazione per una attenta perizia necroscopica. Intanto sono stati tradotti al carcere di Poggioreale, insieme al Compare ed alle sue tre sorelle, tre impiegati allo Stato Civile di Grumo Nevano, dove la Celentano mori (Tommaso Cirillo, Pietro Chiacchio e Pasquale Cristiano) responsabili di aver nascosto lo stato di morte della Celentano in modo da consentire al santone di continuare nell'indisturbato godimento delle rendite della donna. Il colpo dato dall'autorità giudiziaria al guaritore della « Congregazione di Santa Filomena > viene commentato col più vivo compiacimento dalla opinione pubblica e, in particola!' modo, dall'ambiente medico dove si osserva l'opportunità di un ancora più ampio ed energico colpo dì scopa a tutta la fitta ragnatela di « maghi » e < guaritori » che ormai infesta l'Italia, nell'interesse della scienza e della salute pubblica. Infatti, è sempre più lungo 11 tragico elenco di vittime, uccise dai mille imposto ri che, frodando abilmente la legge, di fatto esercitano ebusivamente e con il più ' largo utile la professione sanitaria. La recente denuncia dell'ordine dei medici di Roma al « maghi di Napoli » Achille D'Angelo e Luigi D'Orlano — osservano 1 sanitari napoletani — è in fondo un pallido episodio rispetto a quello' del < mago di Sala », una località presso Caserta (per non parlare del « mago di Casorla » Mauro Franzese). Il « mago di Sala» (il suo vero nome è Lorenzo Graziani, nato a Montecompatri, provìncia di Roma) fu arrestato, giorni fa, mentre compiva a Sala i suoi esperimenti su un giovane paralitico, figliuolo dell'ufficiale giudiziario Andrea Mastroianni. Prima di allora il < mago » era già stato condannato per omicidio colposo avendo causato in Giugliano la morte dì una donna che sottopose ad una sua cura elettrica, finché una scarica la fulminò. Nel processo seguitone, il < mago » venne ritenuto < infermo totale di mente » ma ciò non gli aveva impedito di trovar gente la cui mente era in condizioni ancora peggiori della sua, riuscendo a formarsi di nuovo una buona clientela e continuando una carriera che, come nel caso di Ernesto Compare è stata stroncata dall'intervento della polizia. c> g_ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii