Il nonno che sparò al nipote non è stato giudicato pazzo

Il nonno che sparò al nipote non è stato giudicato pazzo Il nonno che sparò al nipote non è stato giudicato pazzo L'inchiesta della polizìa sul grave episodio accaduto venerdì sera in via Fossata 7, si è conclusa ieri. Giovanni Veggia, di 58 anni, colpevole di aver ferito involontariamente il nipote ad una mano con un colpo di fucile, è stato denunciato in stato d'arresto. Il medico municipale ha accertato che lo sventurato ha agito in pieno possesso delle sue facoltà mentali. Ciò non esclude che nel corso dell'Istruttoria venga richiesta una successiva perizia psichiatrica: comunque per ora la pratica avrà il suo corso normale. I prendenti del Veggia starebbero a dimostrare che si tratta di uno squilibrato; per due volte ricoverato in manicomio,- era stato dimesso soltanto tre mesi or sono. Ma il medico legale — come abbiamo detto — non ritiene che mercoledì sera egli sia stato spinto' a sparare da un accesso di pazzia. Già abbiamo divulgato nel numero scorso ampi particolari sull'episodio. Si è accertato in modo indubitabile che il dramma è sorto per ragioni d'interesse. Verso le 18 il Veggia si trovava con I suoi familiari nel retrobottega di una drogheria appartenente al genero e sita in via Fossata 7. Ad u.i tratto scoppiava una ennesima lite ed il Veggia Impugnava un fucile da caccia puntandolo contro il genero; mentre quest'ultimo tentava di disarmarlo, partiva un colpo e il povero Pier Carlo Turba di 14 anni, che era intento a svolgere il suo compito di scuola, restava ferito alla mano destra. All'astanteria Martini, dove il ragazzo è stato ricoverato. 1 medici hanno emesso una prognosi d'i 50 giorni. La mano, purtroppo, è letteralmente straziata dalla rosa dei pallini. Il Veggia è rimasto sconvolto dall'accaduto; è molto affezionato al nipote ed In carcere piange sconsolatamente,

Persone citate: Giovanni Veggia, Veggia