Arrestati per una brutale rapina "Sergino,, e il "Tunisino tatuato,,
Arrestati per una brutale rapina "Sergino,, e il "Tunisino tatuato,, Arrestati per una brutale rapina "Sergino,, e il "Tunisino tatuato,, La Squadra Mobile, dopo alcuni g'ornl di attive indagini, è riuscita a far luce su di un episodio d'impressionante brutalità accaduto la notte dell'8 scorso; due persone sono state arrestate sotto l'imputazione di violenze e di rapina, mentre una terza è tuttora attivamente ricercata. Vittima dell'aggressione è rimasto il cinquantacinquenne Giovanni Orefice, detto Fichi, abitante In corso Napoli 6. Costui è abbastanza noto nelle osterie di Porta Palazzo, dove frequentemente si concede allegri simposi in compagnia di amici anche occasionali. E questa espansività doveva riuscirgli fatale. L'altra notte, infatti, l'Orefice Indugiava per parecchie ore in una bottiglieria dove 11 vino scorreva a fiotti e l'allegria era prorompente. A notte inoltrata egli usciva barcollante, cantando o squarciagola. Fuori in strada lo stavano attendendo tre individui, con 1 quali poco prima aveva bevuto In spirito di assoluta cordialità. Del resto l'Orefice non era in condizioni di analizzare per il sottile. Non appena i tre lo Invitavano a fare una passeggiata verso Porta Nuova, accet- 11 i 1 1111 [, ! I i 1L M111 11M ■ I ! 11 ! 11 ! 1 f 1111119 tava con entusiasmo e si dirigeva verso il centro, quasi sorretto dal compagni che si dimostravano pieni di premure. Quando furono nel pressi di corso Matteotti il comportamento dei tre mutava all'improvviso. Essi si scagliavano sull'ubriaco, gli rifilavano una potente acarica di pugni e, quando lo ebbero steso al suolo, gli frugavano nelle tasche impadronendosi del suo orologio e del portafogli contenente 30 mila lire. Nessuno udiva le invocazioni di aiuto del poveretto il quale, soltanto mezz'ora dopo l'aggressione, era in grado di rialzarsi e di raggiungere via Roma. Qui finalmente veniva soccorso e trasportato al vecchio San Giovanni, dove I sanitari gli medicavano una ferita alla regione orbitaria guaribile in dieci giorni. Il fatto Intanto veniva segnalato alla polizia che immediata- iiiiiiiiiiiinitiiiniiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiniiiiii mente Iniziava indagini. Ma non era facile scoprire gli autori della rapina. L'Orefice in Questura dichiarava di non ricordare asso lutamente nulla di preciso. « Ero ubriaco — egli diceva e per di più i pugni che mi fe cero stramazzare al suolo mi han no tolto quel poco di memoria che ancora potevo avere. So sol tanto questo di certo: che erano in tre e che ero uscito da un'osteria di Porta Palazzo >. Sulla scorta di questi debolissimi indizi, la Squadra Mobile iniziava una lunga sene di interrogatori ed ora finalmente è riuscita ad appurare che due degli aggressori sono elementi della malavita, ben noti con I soprannomi di il « Tunisino tatuato > e 4 Sergino ». I due confessavano la loro colpa, ma si rifiutavano di svelare 11 no|me del terzo complice, iiiiiiiiiHiiiiiiiiiniiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiin
Persone citate: Giovanni Orefice
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