Pocciardi riferisce a De Gasperi sui colloqui col gen. Naghib

Pocciardi riferisce a De Gasperi sui colloqui col gen. Naghib Pocciardi riferisce a De Gasperi sui colloqui col gen. Naghib I risultali della missione considerali positivi - Una nota ufficiosa : "Da escludersi, almeno per ora, l'entrala dell'Egitto nel "Paltò Atlantico,, - Un discorso di Vanoni: aggravamento delle pene per gli evasori fiscali Bonn, 9 febbraio. Pacclardl, rientrato Ieri sera dal suo viaggio in Egitto, ha trascorso la mattinata a Castelgandolfo ospite di De Gasperi, al quale ha illustrato 1 risultati della sua missione. Sono risultati, secondo l'opinione comune negli ambienti ufficiosi, del tutto positivi. Il viaggio, come si sa, non aveva obiettivi specifici di grande importanza da raggiungere. Si trattava In primo luogo di riallacciare 1 contatti con una Nazione mediterranea alla quale slamo legati da molteplici interessi e, sul plano diplomatico, di svolgere una specie dì sondaggio per precisare gli orientamenti del nuovo Governo egiziano nei riguardi dell'Alleanza atlantica in generale e del Patto del Medio Oriente In particolare. La responsabilità maggiore « E' da escludersi, almeno per ora, che gli incontri del Cairo possano preludere all'ingresso dell'Egitto nel Patto atlantico »• precisava stasera l'Italia in una nota di commento alla missione. Ed in effetti non di questo si trattava, ma di appurare semplicemente lo stato d'animo col quale sulle rive del Nilo, si considera 10 schieramento occidentale. Ora, se ben si è compreso 11 senso delle varie dichiarazioni, Naghib ha fatto chiaramente capire a Pacciardi che considera pregiudiziale ad ogni intesa la soluzione del problemi territoriali del suo Paese, cioè a dire Suez e, soprattutto, 11 Sudan. A questo punto l'Itapia può essere pronta, come i suoi rappresentanti hanno spesso ripetuto, a svolgere il suo ruolo equilibratore e mediatore, ma la responsabilità maggiore dello «sbloccamento». della situazione non sta, ovviamente, a lei, bensì all'Inghilterra. I colloqui non hanno tralasciato di toccare le materie economiche, ed è proprio In questo settore, anzi, che la missione sembra avere aperto le prospettive di più immediata realizzazione. L'Egitto necessita di mano d'opera specializzata e conta inoltre sull'apporto delle competenze e della tecnica italiana per l'esecuzione dei programmi industriali ed agricoli predisposti dal suo Governo nel quadro delle generali riforme del Paese. Pacciardi ha impostato le grandi lìnee di una collaborazione che starà ora alla nostra diplomazia concretare e metter a frutto. Secondo la prassi, 11 Ministro della Difesa riferirà sul suo viaggio al Capo dello Stato domani o dopodomani e, quindi, al prossimo Consiglio del Ministri. Ci si attende anche che di questo e di tutti gli altri argomenti di attualità nella nostra politica estera e nella situazione internazionale si discuta presto in Parlamento, nel corso di quel dibattito che fu In un certo senso preannunciato dalle recenti dichiarazioni di De Gasperi alla Commissione del Senato. Non si sa ancora, tuttavia, quale potrà essere l'occasione che determinerà questo dibattito. Quella della ratifica del trattato istitutivo dell'esercito europeo sembra ancora lontana, per le varie difficoltà ancora da superare in Francia ed In Germania, mentre l'occasione potrebbe essere data dall'interpellanza presentata da Togliatti sulla « sneutralizzazlone» di Formosa. Il Governo non sembra alieno dal rispondervi al più presto, anche per diradare i timori e le perplessità che la decisione di Elsenho■wer ha provocato In settori non pregiudizialmente ostili alla politica atlantica. Non Baranno ad ogni modo solo le questioni di politica estera a rendere particolarmente laborioso quest'ultimo scorcio di legislatura a Montecitorio. Quelle interne, anzi, vi predominano: basta pensare al provvedimenti per gli statali, alla Corte costituzionale, agli aggravamenti delle pene per i grandi evasori fiscali annunciati ieri a Milano dal ministro Vanoni per rendersi conto che queste ultime settimane non saranno davvero di tutto riposo per 1 deputati. La riforma elettorale A quanto assicura l'agenzia Roma esisterebbe già una intesa di massima tra Democrazia cristiana e partiti minori perchè sia il provvedimento relativo alla Corte costltuzlo naie che quelli di natura fi scale siano approvati entro la fine di marzo, in modo da impedire che l'opposizione possa utilizzare la mancata approvazione come motivo di propaganda elettorale. Non si vede d'altronde quali ragioni possano consigliare l'ulteriore rinvio dell'istituzione di un organo di importanza essenziale come la Corte costituzionale; e l'opportunità di rendere veramen te efficace con acconci provvedimenti la riforma tributarla è stata troppe volte illustrata perchè occorra tornarvi sopra, Al Senato la Commissione incaricata di esaminare la riforma elettorale ha tenuto quest'oggi una nuova riunione senza peraltro riuscire a far progressi di qualche rilievo nel suo lavoro. Domani terrà ancora due riunioni, ma la maggioranza è convintissima che, se non vi gì porrà un freno, l'opposizione ne approfltte rpEddcGgusassLpgnnRlcagzfzsmdeccdlUmcnadzcbagcvpndpRltPsqt rà per continuare a portare per le lunghe la discussione. Ed è confermato infatti che dopodomani o gli esponenti della stessa maggioranza o, come sembra più probabile, il Governo chiederanno che venga approvata la procedura di urgenza e che venga di conseguenza fissato un termine alla Commissione per la presentazione delle sue conclusioni, e. f.

Persone citate: De Gasperi, Naghib, Naghib I, Pacciardi, Togliatti, Vanoni