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Chiesta la pena di morte per il maresciallo Lenz
Chiesta la pena di morte per il maresciallo Lenz IIv PROCESSO DI QRADOUR Chiesta la pena di morte per il maresciallo Lenz Il P. M. propone i lavori forzati per sei degli imputati e la condanna capitale per gli ufficiali contumaci-Le arringhe dei difensori (Nostro servizio speciale) luParigi, 5 febbraio. | dII commissario del Governo \ dedl'dha chiesto a Bordeaux la condanna a morte per il maresciallo Lenz, i lavori forzati per il sergente Blaeschke, nonché per i soldati Trentzel, Pfeurer, Daab, Degenhardt e inBoehme. La condanna a morte sè stata ugualmente chiesta per inil capitano Kahn ed altri u. esali che sono però contumaci e si nascondono in Germania, Prima di chiedere queste condanne jl rappresentante del Governo aveva precisato il suo pensiero: < Nessuna legge ordina di uccidere degli innocenti Chi si è associato ad un simile delitto è responsabile e complice, anche se ha agito in seguito ad ordine ricevuto dalie autorità legittime. Il fatto, addotto a giustificazione, dell'obbligo di obbedire, non può agire in favore degli imputati. La coscienza del mondo è unanime nello stigmatizzare i crimini di Oradour. Un generale germanico qualificò d'altronde Oradour un delitto contro l'onore tedesco ». Subito dopo la fine della requisitoria, la parola è stata data agli avvocati difensori. L'avvocato La Guardia, prendendo immediatamente una posizione contraria a quella del commissario del Governo e pensando senza dubbio che se il fatto della « obbedienza agli ordini ricevuti» non può essere invocato dagli imputati tedeschi non lo potrà essere nemmeno dagli imputati alsaziani che verranno processati a parte, ha posto il quesito nei seguenti termini: < Occorre pronunziarsi su una questione di principio. Dovrete dire se il soldato può criticare e disobbedire ». Poi l'aw. Martz, difensore del soldato Boehme, ha osservato a sua volta che il suo cliente aveva soltanto 18 anni all'epoca di Oradour e che le S.S. furono dichiarate < organizzazione criminale » soltanto tre anni dopo; quindi, secondo l'av- i Milli III IIIIIIM II llll lllll IIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIII) tonnEsvrdccvdi unmcsTmacluzalctrtfundl uocafo, l'intenzione criminale del Boehme sarebbe da esclu dersi tanto più che egli non entrò nella cittadina di Oradour il giorno del massacro. E l'avvocato ha concluso chiedendo che Boehme venga assolto. Lo stesso argomento è stato invocato dall'avv. Esteve per il soldato Degenhardt osservando inoltre che tutta la gioventù tedesca doveva essere iscritta obbligatoriamente nelle organizzazioni hitleriane e quindi non si può farle colpa di ciò. Ed anche l'aw. Audat ha chiesto che il sergente Blaeschlte venga assolto perchè egli si sarebbe limitato a curare i feriti. Le arringhe proseguiranno domani, ma già si osserva che c'è un largo margine fra le richieste del commissario del Governo e quelle degli auuocati difensori, i quali escludono per i loro clienti ogni colpa. Prima che cominciasse la udienza di oggi una delegazione delle organizzazioni di Limoges, che hanno manifestato contro gli assassini di Oradour, si è recata dal Presidente del Tribunale per presentargli un manifesto nel quale si chiede ancora una volta una severa condanna di tutti i colpevoli. 1. m.
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