Lotta tra norvegesi e svedesi nella gara che si svolge oggi al Sestriere

Lotta tra norvegesi e svedesi nella gara che si svolge oggi al Sestriere Lotta tra norvegesi e svedesi nella gara che si svolge oggi al Sestriere Sette nazioni sono impegnate nella prova di mezzofondo su 15 chilometri, ma si prevede che i formidabili nordici saranno i dominatori - Rivalità italo-francese per il primato centro-europeo (Dal nostro inviato speciale) Sestriere, 2 febbraio. Cinquantun atleti prendono il ma domattina per la prova di mezzo fondo della Settimana Internazionale del Sestriere. Sui 16 chilometri del percorso si danno battaglia norvegesi e svedesi, italiani, francesi e svizzeri, austriaci e jugoslavi. Mancano solo i fondisti finlandesi per rendere la gara degna in tutto di una Olimpiade. Ma anche così, senza la partecipazione dei prestigiosi Makela e Lonkila, la prova è densa di motivi d'alto interesse. In primo luogo il duello fra norvegesi e svedesi. E' una rivalità di vecchia data quella fra t cugini scandinavi, ma essa ha avuto il suo punto culminante nelle Olimpiadi di Oslo dell'anno scorso. Gli svedesi si erano presentati si<luri della vittoria e incapparono in una. bruciante sconfitta. Il loro < re degli sci >, il quasi leggendario Nils Karlsson che aveva dominato a lungo, non fu che quinto, battuto dalla rivelazione norvegese Halgeir Breridèn c da tre finlandesi. Ora. Brenden il giovane e Karlsson l'anziano, si ritrovano di fronte al Sestriere e l'incontro ha sapore di rivalsa, più che fra i due <assi>, fra. due] intere nazioni che della supremazia nello sci fanno un ;ju?tto d'onore. Lo svedese ha affermato senza reticenze, appena giunto in Italia, di essere in gran forma; qualcuno ha perfino azzardato la supposizione che egli abbia curato la preparazione con puntiglio eccessivo, tanto da essere caduto in sovrallenamento. A vederlo non sembra: il «re dello sci > appare ancora degno della corona: è calmo, magro senza essere tirato ed ha quella sicura compostezza di movimenti caratteristica dell'atleta in gran forma. Ha provato a lungo oggi: sembrava una macchina, braccia e gambe in assoluta sincronia di movimenti, come le bielle di una locomotiva. cnpftsOPuf, dar Seinnomma, che h. , cvoci si rondo cui egli sarebbe sn-r.ill' nato non siano chi una diplomatica cortina fumogena per concentrare, su di lui l'attenzione di Brenden c lasciare un po' nell'ombra, altri svedesi temibili: quel Joscffson. che quest'anno non ha ancora conosciuto sconfitta, oppure Lundstrom o il giovane Erik Larsson, che dovrebbe rappresentare la speranza per le Olimpiadi di Cortina. Il norvegese Brindai, trionfatore ad Oslo, ha aia confermato quest'anno che il suo valore non è affatto spento: in gara a Stoccolma sui 18 chilometri ha stroncato ogni avversario con impeto garibaldino. Domani punta decisamente al primo posto, favorito in ciò dalla posizione di partenza. Secondo l'estrazione a sorte. ledndbpnsoadgiJLllrlg—Larsson partirà quinto. Joseff- \con quattordicesimo, Karlsson quindicesimo. Brenden trenta settesimo a 22 minuti da Karls-1 son: potrà avere un ot'imo punto di riferimento per dosare le forze. Ed ora sgomberato il rampo dagli scandinavi, parliamo degli altri concorrenti, fra cui gli italiani. Una vittoria dei centro-europei sarebbe un fatto clan.aroso, come se — per fare un esempio — qualche ciclista dal nome terminante in lison > o in < sen > venisse a vincere la Milano-Sanremo. Data per sicura, la vittoria dei biondi figli del nord, nati con gli sci ai piedi in un Paese dove la neve è tutto l'anno sull'uscio di casa, agli atleti ecslgmcenalrmtsPnrrm De Fiorimi (a destra) e Perruchon in allenamento per la gara di fondo. (Foto Aloisio) re dei francesi, che piazzaro no Mandrillon davanti al no stro Ottavio Compagnoni, ma per soli 6 secondi, Quest'anno le cose sembrano cambiate. L'<asso> transalpino Carrara nel suo unico con¬ fronto con i nostri, avvenuto a Grcssoncy quindici giorni addietro, dovette accontentarsi di un quinto posto. Gli azzurri da allora hanno ancora migliorato: insomma Ó'>'vio Compagnoni, Vincenzo P rruf- chon, Federico De Florian, sono in grado di riprendere quel ] primato centro-europeo che ad Oslo ci era sfuggito. Carrara, colpito da influenza, non sarà al via. Mandrillon si dice scarsamente allenato; restano Mer cicr e Voiron, due giovani un po' inesperti. I nostri sono, per la verità, lievemente favoriti dal sorteggio: partiranno a breve distanza l'uno dall'altro dopo i francesi. Queste le previsioni, a non tener conto di una sorpresa svizzera, austriaca o jugoslava, che però non dovrebbe verificarsi. La pista è in buone condizioni, battuta e ribattuta dai bravi alpini del i° Reggimento. Si snoda su di un unico anello di 15 chilometri che parte dallo skilift del Garnel, punta verso l'Albergo Principi, torna al colle lungo le pendici del Fraitèvc, e si spinge verso il Rifugio Vcnint, scende a Sestriere borgata, si snodo, nel vallone del Cliisonetto e termina allo skilift del Garnel: un percorso eccellente, visibile per gran tratto dal traguardo. Sarà una grande giornata di sport in una cornice spettacolare, specialmente se il tempo tornerà bello. Stasera il cielo è striato da nubi fosche e spira un vento teso che fa schioccare le bandiere delle nazioni partecipanti alla Settimana, issate su! piazzale. Sembrano il gran pavese di gala di una nave pronta a salpare per il piti emozionante dei viaggi: una crociera di sei tappe su un oceano di neve. c. m. che vivono attorno alle Alpi non resta che la lotta per le piazze d'onore. E qui salta fuori una vecchia questione tra francesi e italiani per la supremazia centro-europea. Ad Oslo la lotta si risolse a favo-i