Vivaci polemiche al Senato sulle incompatibilità parlamentari

Vivaci polemiche al Senato sulle incompatibilità parlamentari Vivaci polemiche al Senato sulle incompatibilità parlamentari L'esposizione del liberale Venduti tra mormorii e battibecchi • Protesta di Gasparotto per gli acqaisti statali di opere d'arte "grottesche e repugnanti,, Roma, 28 gennaio. Il Senato ha proseguito stasera, con spunti spesso assai vivaci, la discussione sulle Incompatibilità parlamentari. Primo oratore è stato 11 socialdemocratico GHIDINI, 11 quale, pur esprimendo molte perplessità sul progetto in esame, annunzia 11 suo voto favorevole, con l'impegno di provvedere attraverso un'iniziativa parlamentare, o attraverso un'appropriata interpretazione, ad adattarla e completarla. «Non condivido però il parere di coloro che ritengono che questo provvedimento debba moralizzare il Parlamento. Se questa fosse la ragione che giustifica la legge, voterei contro, primo perchè credo non vi sia bisogno di moralizzare ciò che è già sostanzialmente morale, poi perchè sarebbe inopportuno ed impolitico dare nuova esca alle sleali campagne che si fanno in questo momento contro il Parlamento ». Un coro di proteste H liberale VENDITTI, anche a nome del suo gruppo, ha affermato che, se vi è una legge che avrebbe avuto il diritto di precedenza assoluta, è proprio questa: il Paese infatti la reclama, la reclama' l'opinione pubblica, com'è purtroppo quotidianamente rivelato dalla facile ironia di cui il popolo e la stampa politica dardeggiano il Parlamento e 1 suoi rappresentantiQuesta affermazione suscita un coro di proteste. Il presidente PARATORE è Intervenuto con energia, e rivolto a Venditti, ha detto: < Onorevole Venditti, non esageriamo, la prego! ». VENDITTI — Non esagero, purtroppo, signor Presidente. E, leggendo un articolo, prosegue rilevando che, dopo la degenerazione morale importata da due guerre e da un ventennio di fascismo, è vano spe. rare che una moralizzazione della vita pubblica possa venire dall'intimo impulso della coscienza. * Questi concetti — aggiunge — sono del sen. Luigi Sturzo... ». TERRACINI (com.) — E Ieri gli hanno baciato la mano! VENDITTI — Qui al Senato si sta delineando un chiaro tentativo di insabbiamento della legge. Noi liberali abbiamo affrontato a viso aperto tutte le situazioni, come quando abbiamo avversato la lègge sulle Regioni. Siamo stati coerenti allora; siamo leali oggi. MERLIN (d.c.) — E gli altri che cosa sono? VENDITTI (vibratamente) — Quando gli emendamenti servono ad insabbiare una legge sono espressione di slealtà! (Vivaci proteste a destra ed al centro. Battibecchi fra gli opposti settori). VENDITTI ha poi concluso ricordando gli altissimi esempi della tradizione parlamentare italiana, che devono < spingere ognuno ad affrontare una vita modesta e non priva di rinuncie, piuttosto che venire a compromessi con la propria coscienza ». A sua volta 11 repubblicano Indipendente CONTI, che ha sempre condotto battaglie per la moralizzazione del costume parlamentare, si è dichiarato nettamente contrario alla legge; poiché — egli ha detto — solo il costume potrà risolvere il delicato problema delle incompatibilità. Il democristiano DE PIETRO, dopo aver criticato la forma del progetto e la formulazione antigiuridica di alcuni articoli, ha dichiarato che voterà a favore del passaggio agli articoli, ma che si riserva di presentare emendamenti correttivi. « Non dobbiamo lasciarci intimidire dalle accuse di insabbiamento ed approvare una legge sbagliata » egli ha concluso. Il repubblicano BOERI è dello stesso parere. La discussione viene poi rinviata a domani. « Quadri senza senso » La seduta antimeridiana è stata dedicata a numerose interrogazioni. Il sottosegr-' io VISCHIA ha risposto ali pendente Gasparotto su^li acquisti di opere fatte dalle Gallerie nazionali alla XXVI Biennale di Venezia. L'Interrogazione è In termini molto accesi: si tratta di «opere repugnanti al senso del bello e del vero », che a giudizio degli Interroganti, < fanno precipitare l'arte nel grottesco e nell'as. surdo». VISCHIA ha rilevato che l'interrogazione riguarda le poche opere astrattlste, e non tiene conto dell'imponente numero di altre opere acquistate. Il Ministero intende seguire il criterio di incoraggiare l'arte in tutte le sue tendenze, e la commissione incaricata degli acquisti dà tutte le garanzie di competenza e di serietà. < Si può discutere l'arte di oggi — ha rilevato il Sottosegretario — ma non si può Ignorarla, nè pronunciare su di essa giudizi troppo drastici e affrettati >. GASPAROTTO non si è dichiarato soddisfatto ed ha affermato: «Il Governo non do vrebbe favorire certe esprea eioni che sono contra-ie alle tradizioni artistiche italiane Oggi, invece, si usa p-emlar opere di scultura senza senso e senza forme, e quadri che nessi-no capirà mal cosa vo¬ gOfcc(mtCnItpadcLtqrtvmpd<ist<Cpgvovcfcsslso gliano rappresentare e dire. Occorre quindi mettere un freno a queste manifestazioni che nessun italiano approva e che nessun benpensante vuole. (Appiattai generali). Al sen. MAZZONI (gruppo misto) ha risposto poi 11 sottosegretario ai trasporti FOCACCIA, il quale ha detto che nulla ancora è stato stabilito In merito 'alle concessioni sul treno « rapido » speciale di prossima istituzione. Appena accertate le spese di gestione della linea, si vedrà quali concessioni potranno essere fatte. L'interrogante aveva protestato per la notizia secondo la quale su detto treno non ci sarebbe stato, come sugli altri treni, lo scompartimento riservato per 1 parlamentari. Il sen. MAZZONI ha affermato che i parlamentari non possono essere relegati In fondo ad una terza classe tra < galeotti, donne e serve » ed insistito perchè su ogni treno sia riservato uno scompartimento ai parlamentari. « Il Mlm<L L ) I ! ( 1111 ! 111 ! 11111M111111 f 1111 ! T1111111111111 i i 11MI [ > ! 1 Ministero deve richiamare all'osservanza delle disposizioni il personale del treni, il quale, molto spesso, tollera che altre persone si sistemino in detti scompartimenti ». (Applausi da tutti i settori). .

Luoghi citati: Roma, Venezia