Cade l'aereo Cagliari-Roma I 19 viaggiatori sono morti

Cade l'aereo Cagliari-Roma I 19 viaggiatori sono morti FUL1IMEA iCIAGUBA AEEEA JÒjL SARDECrIA Cade l'aereo Cagliari-Roma I 19 viaggiatori sono morti La catastrofe pochi minuti dopo la partenza - li pilota aveva annunciato per radio il ritorno all'aeroporto Tra le vittime il chirurgo torinese Costantini e l'arbitro Silvano - Si ignorano le cause della sventura (Nostro servizio speciale) Cagliari, 26 gennaio. Diciannove morti, tutti italiani, sono il tràgico bilancio di un disastro aereo avvenuto stamattina in Sardegna: un apparecchio della LAI è precipitato, incendiandosi. Nessuno si è salvato. L'aereo ertf decollato daU l'aeroporto dì Elmas .(Cagliari) alle 11,40 ed è precipitato dopo quattro minuti di volo a tre chilometri dal paese' di Stanai. Uno dei primi testimoni, un taglialegna, che ha ossi- 1 s'"0 atterrito nella zona alla fruèidnclndcuoesi fulminea tragedia ha dichiarato che prima si è staccata un'ala, poi una ruota, quindi si è udita una grande esplosione: il bimotore si è letteralmente disintegrato. Questa testimonianza è però, come vedremo, contraddetta da altre. ■ — Il decollo era stato regolare, l'apparecchio era scomparso nella nuvolaglia, verso cortine di pioggia. Era pilotato dal comandante Giacomo Solaini, uomo di tempra eccezionale, ottimo pilota con vent'ànni di esperienza. Erano con lui il secondo pilota Carlo Schmidt, il marconista Emerito RoselU, la < hostess », Lina Lustrati. Quindici erano i passeggeri. Allarme e silenzio Erano trascorsi pocni minuti dalla partenza del bimotore che la torre di controllo dell'aeroporto di Elmas, che si teneva collegata con la radio di bordo del < Douglas D.C. 3 » riceveva un messaggio del coMandante Solaini a?thttncianfe ^inversione di rotta e il ritorno all'aeroporto di partenza, La laconica comunicazione che non specificava i-motivi della subitanea decisione (ma si ritiene che essi fossero determinati da imperfezioni nel funzionamento dei motori) suscitava allarme nell'aeroporto. Si insisteva nel ristabilire il collegamento, ma invano. Allora, non sopraggiungendo l'aereo nel cielo di Elmas, la torfe di controllo si collegava con Ciani pitto, chiedeva notizie del bi motore. La risposta di Ciampino era negativa. Le ansie del personale del- [ i » e , e a i , o i - l'aeroporto sardo dovevano poi essere confermate da una lontana telefonata: l't I-Laìl » era precipitato nella zona montuosa del Sinnai, si era incendiato, era esploso. Subito partivano soccorsi, ma purtroppo inutili. La tragedia è stata ricostruita sommariamente dalla [testimonianza di alcuni pastori e contadini sardi che vivono in alcuni casolari poco distanti dal luogo della sciagura. Essi — in contrasto con quanto detto dal taglialegna — hanno narrato di aver sentito un rombo di motori e visto un aereo volare basso in direzione di occidente. Il velivolo era all'altezza dei con trafforti montani. Ad un tratto l'aereo, abilmente manovra to, è stato visto virare in un tentativo di atterraggio di fortuna in una piccola zona pianeggiante, chiusa da terreni accidentati. Il carrello . dell'aereo — dicono ancora le prime testimonianze — è affondato nel terreno melmoso, si è spez zato, ha provocato il capotamento dell'apparecchio. Imme diatamente dopo una gran fiammata ha investito la macchina; quasi completamente sonò esplosi i serbatoi del carburante e il rogo è diventato altissimo. Sbigottiti, i contadini e i pastori non hanno potuto far nulla in soccorso. delle pèrsone chiuse nel cerchio di fiamme. I testimoni sono corsi, attraverso scorciatoie, al più vicino posto telefonico (la disgrazia è avvenuta precisamente tra Selargius e Saleminis ad una cinquantina di chilometri da Cagliari) e hanno dato l'allarme. Le colonne di soccorso giunte nel primo pomeriggio sul luogo del disastro si sono a . r 8 i 1 a o a a iidsitigli IrònTeaiùn ^fpancora fumante di rottami, Le vittime Le vittime erano irriconosci bili. Uno solo, tale Alfonso Mauro, era stato sbalzato a 300 metri dall'aereo. E' stato rinvenuto aperto un paracadute verde e vicino dei compiti della seconda magistrale di Napoli e una tesi di laurea. Ecco i nomi delle vittime I 4 uomini dell'equipaggio sono: comandante Giacomo Solaini di Roma, di 40 anni; secondo pilota Carlo Schmitd da Mezzolombardo; marconista Emerico Roseli!, di 35 anni; < hostess » Lina Lustrati, da Roma, di 30 anni. I nomi dei 15 passeggeri deceduti sono: prof. Aldo Costantini, da Venezia, di 46 anni, direttore della olinica chirurgica di Cagliari da pochi giorni e che era diretto a Torino per trasferire la famiglia a Cagliari; . arbitro Ermanno Silvano da Torino, di 45 anni, che aveva diretto ieri la partita CagliariFanfulla; Mario Maronl da Lodi, di anni 49; Renato Gianni da Pisa, di uiiiiitiiiimiiiiiiiiiimiiiiiiiiiimiiitiiiiiiiiiiiiiii SS anni, commissario di campo della partita Cagliari-Fanfulla; dottor Alfonso Mauro, di SO anni, figlio del Prefetto di Cagliari, venuto Ieri a salutare il padre; ing. Ernesto Scola, di SS anni, da Milano, commerciante; Luigi Lotto, di SS anni, da Lanusei, armatore; Maria Tesori da Prosinone, di 36 anni; Angela Fossati, da Modena; professoressa Cecilia Coen, di anni 40, da Napoli; . Annamaria Coen, da Napoli, di £7 anni, studentessa; capitano aeronautica Carlo Dragoni ; ingegnere Antonio Mannunza, di 31'anni, da Cagliari; Cristoforo Burocco; dottor Cristoforo Magnasco capo delegazione corte conti. La squadra del Fanfulla era partita nel primo aereo del mattino con una visibilità perfetta nonostante la pioggia. La possibilità di ricomporre i cadaveri è apparsa subito una impresa assurda: le membra disperse, i brandelli di carne sanguinante sono stati ammucchiati da un lato e poi caricati su una camionetta che si è diretta alla volta dell'obitorio di Cagliari. Erano due metri cubi di carne informe. p. f. giungevano i primi giornali pomeridiani annuncianti la ferale notizia. Lina era laureata in lettere, conosceva perfettamente l'inglese e il francese. Prestava servizio da poco tempo alla L.A.I. : entusiasta del suo la vedo desiderava ardentemente un trasferimento sulla linea transoceanica. Era partita da Ciamplno stamattina, sorridente, allegra, cortese. Giacomo Solaini, il comandante, abitava in una villetta ad Ostia antica con la madre ultrasettantenne che in questi giorni si trova a letto malata. La povera mamma stasera nulla sapeva ancora della perdita del Aglio. d. m. (Vedere nella pagina della cronaca notizie sulle vittime torinesi). «tiiiit ittitiiitiiitiiiiitiiiiiif iiitiiiiiiiiitiiiiiiiiiii Uno del bimotori « Douglas D.C.-3 » della L.A.I, adibiti al servizio di linea Roma-Cagliari