Impressione nel Novarese per i licenziamenti alla "S. Andrea,,

Impressione nel Novarese per i licenziamenti alla "S. Andrea,, Impressione nel Novarese per i licenziamenti alla "S. Andrea,, L'inatteso provvedimento colpisce metà dei dipendenti: 859 tra impiegati e operai - Decisa la chiusura totale dello stabilimento di Cressa (Dal nostro inviato speciale) Novara, 24 gennaio. La notizia diffusasi stamane che la < Officina Meccanica Sant'Andrea! ha deciso di licenziare la'metà del suoi dipendenti (859 su 1734) e di chiudere uno dei suoi due stabilimenti, è giunta tanto più dolorosa in quanto del tutto Inattesa. In una brevissima lettera alle organizzazioni operaie del Novarese, l'Unione Industriale ha comunicato ieri sera che la '< Sant'Andrea > < è nella necessità di ridimensionare l'azienda alle attuali possibilità di lavoro, con la chiusura dello stabilimento di Cressa (dove sono impiegati 326 operai e 23 impiegati) e col licenziamento di 420 operai e 80 impiegati in quello di Novara >. A ventiquattr'ore di distanza dalla comunicaz'" ". 1 dirigenti dei sindacar al non nascondono ancoi loro stupore e la loro boi,.resa. La < Sant'Andrea > infatti è una fabbrica moderna ed efficiente che produce, bilanciando 1 due settori a seconda delle mutevoli possibilità del mercato, macchine utensili e tessili. T'ei 1938 essa aveva 414 dipendendenti; nel '45 non solo tale cifra si era raddoppiata, ma era stata decisa l'apertura del nuovo stabilimento di Cressa. Nel 1949, la mano d'opera complessivamente occupata nell' azlenda aveva toccato la punta mas sima di 1860 unità per asse starsi poi — fino a ieri — si le 1734. Oggi, improwisamrn te, senza alcuno di quel prò dromi ormai abituali in casi del genere (sospensioni, riduzioni d'orarlo, alleggerimento di personale), il dimezzamento delle maestranze. La direzione dell'azienda ha rifiutato di fare qualsiasi dichiarazione alla stampa; la sua tesi, però, è chiaramente esposta nella lettera da essa inviata all'Associazione Industriali per comunicare la grave decisione. Dal '49 — vi si legge — le possibilità di collocamento della produzione sono andate diminuendo, con un unico breve intervallo dovuto alla < congiuntura coreana >. Dalla fine del '51, il carico di ordini per entrambi i settori — macchine utensili o tessili — è calato con rapida progressione sia per le difficoltà sempre crescenti degli interscambi sia per l'attiva ripresa della concorrenza estera e l'intensificarsi di quella italiana. Nel settembre del '53 la situazione si è ulteriormente aggravata « anche perchè importanti contratti conclusi in alcuni mercati esteri non hanno potuto esser perfeziona ti per l'impossibilità di ottenere dai Governi locali i permessi d'importazione. Pertanto il carico di ordini si è talmente ridotto da bastare appena ad un programma di lavoro di due mesi contro quello normale di otto-dieci >. Per tutte queste ragioni — conclude la lettera — s'impone il ridimensionamento dell'azienda In proporzioni vicine a quelle dell'ante-guerra: e ciò soprattutto perchè < si è di fronte ad un fenomeno di larga estensione e di lunga du¬ rata >. Tale ultima affermazione è evidentemente la più preoccupante. A Cressa oggi c'era un vero e proprio senso di desolazione: la chiusura — ripetevano tutti — di uno stabilimento che occupa 349 persone significa la fine di un paese che ha solo 1346 abitanti. A Novara, gli operai dello stabilimento han sospeso sta mane il lavoro, più per chiarirsi le idee tra di loro che per decidere qualcosa. La Camera del Lavoro si è messa in con tatto con la C.I.S.L., e l'una e l'altra sembran decise ad una energica azione comune. Per ora si son limitate a convoca re i propri organismi direttivi e a preannunciare una riunlo re dei dirigenti dei tre sìnda cciti Altre manifestazioni di protesta sono per ora da esclu dere in quanto con la comuni cazione dell'Associazione Industriali ha praticamente avuto Inizio la procedura prevista dall' accordo interconfederale del 21 aprile 1950: quindici giorni cioè di discussioni tra le organizzazioni dei datori di lavoro e del lavoratori per cercare di raggiungere una qualche Intesa. Non si corre alcun ri schio nel prevedere come del tutto problematico un risultato del genere: la netta formu lazione del provvedimento del l'azienda e l'esplicita Intenzio ne dei sindacati di opporvisi con ogni mezzo (occupazione degli stabilimenti compresa) inducono piuttosto a credere che si sia all'inizio di un perle do di accese agitazioni. Z- g-

Persone citate: Officina Meccanica

Luoghi citati: Cressa, Novara