I nuovi orientamenti della politica francese

I nuovi orientamenti della politica francese I nuovi orientamenti della politica francese Intensa attività diplomatica iniziata da Bidault al Quai d'Orsay - Fondamentale la questione della Sarre (Dal nostro corrispondente) Parigi, 12 gennaio. Un periodo di intensa attività diplomatica si è iniziato oggi al Quai d'Orsay, dove Georges Bidault ha conferito con l'ambasciatore a Washington, Bonnet, l'ambasciatore a Londra, Maasigli, e l'alto commissario a Bonn, FrancoisPoncet. Anche gli ambasciatori a Roma e a Mosca sono stati convocati a Parigi. Queste consultazioni hanno 10 scopo di definire il nuovo orientamento della politica estera francese. E' il caso di insistere su questo tcrmin i: € nuovo orientamento » perchè sarebbe del tutto errato parlare di una «nuova politica >: la politica internazionale della Francia rimane, nelle linee fondamentali, quella che è stata finora, ma l'applicazione dei suoi principi direttivi potrà subire una certa evoluzione ed aggiornarsi coi nuovi sviluppi della situazione mondiale. In modo particolare crediamo di poter individuare questa evoluzione nel proposito, comune tanto a René Mayer quanto al suo Ministro degli Esteri, e largamente condiviso dalla maggioranza del Parlamento e dell'opinione pubblica, di stringere legami più intimi col governo britannico e di ottenere più solide garanzie prima di concedere alla Germania la sua piena sovranità L'ambasciatore Massigli, che prima di partire da Londra aveva avuto un colloquio con Anthony Eden, ha riferito a Bidault le reazioni britanniche a questo nuovo orientamento francese. In generale sembra che Londra sia molto favorevole a collaborare più profondamente con la Francia, ed anche con gli altri paesi dell'Europa Occidentale, affinchè la propria presenza possa costituire una garanzia contro l'eventuale risorgere dell'egemonia tedesca. Ma la Gran Bretagna potrà spingere questa collaborazione fino alle sue estreme conseguenze, ossia fino art entrare a far parte della comunità europea di difesa? Il maresciallo Montgomery ha dichiarato che ciò non è soltanto possibile, ma addirittura certo, e molti sintomi sembrerebbero infatti indicare che il momento è ormai venuto in cui la Gran Bretagna sta per avvicinarsi alla vita politica del Continente e per entrar» a farne parte. Ma perchè essa possa associarsi alla comunità europea di difesa, sarebbe necessaria una revisione completa del trattato di Parigi, ciò che, almeno per il momento, non è previsto neppure dal Governo francese. A questo proposito, anzi, Georges Bidault ha dato oggi precise istruzioni all'ambasciatore Bonnet, affinchè egli possa rassicurare nel modo più formale il Governo di Washington, affermando che le inquietudini manifestatesi in questi giorni negli Stati Uniti non hanno ragione di essere. 11 Governo francese non ha infatti nessuna intenzione di ripudiare o di rimettere in discussione il trattato per l'esercito europeo di difesa, che esso considera definitivo nella forma in cui fu firmato a suo tempo a Parigi, e ritiene che i nsvsmcrsmlmzptMsnpttptlfmnmeeaam1pmredrmtpchdOvrqsSsndFGaavassdrtcai ii ii in ■ ii ■ ulti iiiimiiiinimiiniiiiimimiii i protocolli addizionali possano venire negoziati e firmati senza che il trattato stesso venga modificato. Questi protocolli addizionali si potranno preparare in vario modo; e nessuna decisione precisa è ancora stata presa al riguardo dal Quai d'Orsay, ma sembrerebbe logico che il Comitato, al quale è affidata ora la messa a punto delle innumerevoli modalità di applicazione, venisse incaricato di preparare un progetto da sottoporre, poi, a una riunione di Ministri dei sei Paesi. In questo modo non dovrebbe essere necessario perdere troppo tempo nelle discussioni, e il trattato, insieme ai relativi protocolli, potrebbe venire sottoposto alla ratìfica parlamentare all'inizio della primavera. In quanto alle relazioni con la Germania, Bidault ha confermato a Francols-Poncet le migliori disposizioni del Governo francese affinchè tutti i motivi di dissenso fra Parigi e Bnnn vengano finalmente eliminati. Ma ci vuole poco a capire che egli deve anche avergli detto che un atteggiamento elusivo, come quello che 11 cancelliere Adenauer ha sempre tenuto con Robert Schuman, nelle trattative per l'europeizzazione della Sarre, non eiova certo al miglioramento di tali relazioni. L'europeizzazione della Sarre è ormai la condizione preliminare indispensabile per l'integrazione della Germania nel processo di unificazione europea. I tedeschi ne hanno accettato il principio, ma poi hanno cercato in tutti i modi di impedirne il compimento. Ora csbI devono essere informati senza possibilità di equivoci: la Francia non ratificherà nè il trattato di Parigi nè quello di Bonn, se prima non si raggiungerà l'accordo per la Sarre. I tedeschi devono ormai sapere che, facendo l'ostruzionismo contro l'europeizzazione della Sarre, lo fanno anche contro quei due trattati. 8. V.

Persone citate: Adenauer, Anthony Eden, Bonnet, Georges Bidault, Massigli, Poncet, René Mayer, Robert Schuman