Margherita Pitre è morta giustiziata nel Canada

Margherita Pitre è morta giustiziata nel Canada EPILOGO DI UNO DEI PIO' FOSCHI DELITTI DEL DOPOGUERRA Margherita Pitre è morta giustiziata nel Canada A veva deposto una bomba su di un aereo istigata da un marito che voleva uccidere la moglie 23 persone morte - La donna ha compiuto il delitto per cancellare un debito di 200 dollari (Nostro servizio speciale) Montreal, 9 gennaio. Alle 6,50 di stamane (ora italiana) un medico del carcere ha constatato il decesso di margherita Pitre, la massaia quarantatreenne che, col viso sconvolto da un'angoscia senza nome, era salita un quarto d'ora prima sul patibolo per scontare uno dei delitti più spaventosi che si siano mai verificati nel Canada. Con questa donna è scomparsa l'ultima delle persone che furono protagoniste della tragica vicenda dell'aereo fatto esplodere in volo il 9 settembre con la conseguente morte di ventitré persone. Margherita Pitre aveva collocato una bomba a bordo di un aereo passeggeri della « Canadian Pacific Airlines >, in partenza dall'aeroporto di Quebec, su ordine di Albert Guay, un gioielliere stanco della propria moglie. La signora Guay si trovava sul velivolo, e peri insieme ad altre ventiduè persone, non'appena il pacco postale posto nel bagagliaio esplose durante il volo. Guay aveva predisposto tutlilllllliililliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiilllilliliiiiiiin to affinchè la bomba esplodesse mentre l'aereo sorvolava il fiume San Lorenzo, in modo da non lasciar tracce e poter cosi riscuotere i venticinquemila dollari del premio della assicurazione stipulato sulla \Hta della moglie. L'ordigno infernale esplose invece mentre l'apparecchio stava sorvolando i pressi di Sault-Au-Cochon, e i resti del velivolo precipitarono, anziché nel fiume, sul terreno, ove gli agenti investigativi scoprirono la causa che aveva determinato il disastro aereo. Margherita Pitre aveva assistito ad una Messa; e subito dopo è stata scortata fino alla forca da due monache. Nonostante il riserbo delle autorità sull'esecuzione, si è appreso che — mentre saliva i gradini del patibolo — la donna è stata colpita dal rumore di un aereo che sorvolava la città. E si é arrestata per un attimo, col volto scavato dal terrore. Tutte le notti, nel sihnzio del carcere, Margherita Pitre sentiva quel velixiolo. uno degli aerei di linea. E ogni volta cacciava la testa sotto il cuscino, oppressa dal rimorso e dal terrore. Le pareva di udire ancora il rombo del velivolo che essa aveva inviato al disastro, col suo carico di innocenti. Il gioielliere Guay e l'orologiaio Generoux Ri-est — qurst'ultimo fabbricò materialmente la bomba — so?io già stati impiccati. Dopo l'arresto di Guay e della Pitre da parte della polizia canadese, è stato rivelato che la donna averta ingerito un forte numero di pillole di sonnifero allo scopo di suicidarsi, poco prima del proprio arresto. La polizia ha sostenuto che il disperato gesto era stato compiuto su istigazione del Guay, che temeva che la polizia potesse essere sulle tracce della sua complice. Le aveva infatti detto che la polizia la stava cercando, e le aveva consigliato di < farla finita ». Non appena la donna fu arrestata, contro il Guay venne spiccato un mandato di cattura per omicidio. Margherita Pitre venne rilasciata, guarita, dall'ospedale, c trattenuta in stato di fermo, quale testimone, senza che contro . di essa fossero mosse accuse, almeno in un primo tempo. Durante il processo, che f)i uno dei più lunghi e sensazionali della storia giudiziaria catiadcsc, la polizia rivelò che la signora Rita Guay, la vittima dei complotto, era stata avvertita, prima di partire per il tragico volo, che suo marito poteva effettuare un tentativo di assassinio contro di lei. Egli aveva infatti, poche settimane prima, stipulato un'altra assicurazione di diecimila dollari sulla vita della moglie. Un amico della signora Guay depose che essa gli aveva mostrato una lettera anonima,da lei ricevuta pochi giorni prima dei disastro! che la invita- va ad essere prudente. La lettera recava il timbro postale di Seven Islands, ove suo marito, che da tempo non conviveva più con sua moglie, abitava < more uxorio » con una cameriera di diciannove anni. Un autista di tassi di Quebec, che aveva portato Margherita Pitre all'aeroporto, insieme ad un grosso pacco che la donna aveva ricevuto da Guay — di cui, tra l'altro, essa era stata l'amante — testimonio in tribunale che la donna gli aveva detto di guidare alla svelta ma senza scosse. <Qncsto pacco non contiene nova> avrebbe detto Margherita all'autista. In una dichiarazione alla polizia, la donna disse di noti sapere che il pacco conteneva un esplosivo. Margherita si lasciò coinvol noèfpLcebrumVvcneqcdere nel complotto perchè do- pvova al Guay duecento dolla- mri canadesi. Per questa som- Mma, ventitré persone persero la vita. Margherita comprò 10 <7ii,j,-„ jiL„~,itZ n„n„ libbre di dinamite per Guay, che sosteneva di voler far saltare alcune rocce vicino alla propria abitazione di campagna. La bomba venne fabbricata dal fratello di Margherita, un orologiaio paralizzato, Generoux Ruest. Nelle prime ore di stamane il dramma ha avuto il suo epilogo. Margherita Pitre, in carcere, odiava gli orologi, che le ricordavano la sveglia mediante la quale la bomba ven¬ flllllltllllfllllllllllltlllllllllllllllllllllllilllllll1ll ne, fatta esplodere, e tremava or passaggio degli aerei. Ora è calata la tela su uno dei più foschi drammi di questo dopoguerra. Dennìs Landry deiru. p. La donna impiccata

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