Una povera donna investita da un camion ha il cupo orrendamente schiacciato dulie ruote

Una povera donna investita da un camion ha il cupo orrendamente schiacciato dulie ruote Una povera donna investita da un camion ha il cupo orrendamente schiacciato dulie ruote La sciagura è avvenuta alle ore 19 in via Nizza, angolo corso Vittorio - La sventurata si recava alla stazione ad imbucare una caitolina per i familiari che risiedono a Rovereto - Altri due investimenti: uno mortale alla Spa Per circa un'ora ieri sera la circolazione cittadina, dalle 19 alle 20, è rimasta sconvolta a Porta Nuova in seguito ad un drammatico, impressionante incidente: una donna è stata travolta da un camion e orrendamente schiacci) inta. La vittima (come più tardi si è potuto accertare) e la 65ennc Berenice Grillo fu Ruggero, abitante a Rovereto in via Santa Maria 66. Da qualche tempo si trovava a Torino presso alcuni parenti e ieri sera si slava recando alla stazione per imbucare una cartolina postale che avrebbe dovuto annunciare il suo prossimo ritorno in famiglia. Erano le 19,10. Provenendo dai portici di piazza Carlo Felice, la Grillo si apprestava ad attraversare corso Vittorio Emanuele ad una quarantina di metri dal semaforo di via Nizza, in un tratto dove vi è 91 il 1111 e 111111111 i 111111 f 111 ■ 11 li 1111 ■ i immuni il passaggio chiodato per i pedoni e che direttamente immette verso il bagagliaio della stazione. Il traffico, come sempre a quell'ora, era intensissimo. Macchine, tram, camion e biciclette transitavano a sbalzi destreggiandosi nello spazio ristretto, tra l'andirivieni di una folla fitta e frettolosa. La Grillo, attraversato il primo tratto del corso, era arrivata ormai a pochi metri dal cosiddetto salvagente, che è fiancheggiato da una siepe di mortella, quando sopraggiungeva una rossa autocisterna con rimorchio targala AL 18914. Al volante vi era il 37enne Italo Bailerio, residente ad Alessandria. L'automezzo proveniva da corso Re Umberto e doveva svoltare in via Nizza per raggiungere la periferia della città. « lio visto la donna — ha raccontato più tardi l'autista alla polizia — dinanzi a me, a pochi metri di distanza. Era come stordita da quel traffico intenso, incerta se retrocedere o fermarsi in mezzo al corso. Tentai di svoltare verso destra per portarmi sul controviale donde mi sarebbe poi stato più facile raggiungere via Nizza. Non so, non capisco come possa essere capitata la disgrazia. Ad un tratto, quando già avevo superato la donna, sentii un urlo: orribile, agghiacciante ». La Grillo purtroppo era rimasta urtata dal parafango sinistro posteriore della motrice, durante la manovra di deviazione a destra che, inevitabilmente, aveva provocato uno spostamento a sinistra della parte centrale dell'autotreno. La sventurata restava, per cosi dire risucchiata e andava a finire con il capo sotto l'enorme ruota. Dramma fulmineo. Non appena dato l'allarme, i vigili dovevano accorrere per fermare prima e poi smistare il traffico in altre direzioni. Persino i tram dovevano essere deviati su altre linee. Giungeva il medico municipale il quale non poteva far altro che constatare la morte della povera donna avvenuta per a o a a a i i u o a e r o i . schiacciamento della base cranica. Con la polizia compiva pure 11 sopraluogo di rito il sostituto procuratore della repubblica dott. Bifft-Gentili. La. vittima veniva identificata attraverso una carta d'identità trovatale nella borsetta: in mano, pronta ad essere imbucata, essa aveva la cartolina postale diretta ai familiari e intestata all'architetto Virgilio Grillo. « Carissimi — diceva il biglietto — noi stiamo bene. Vi annuncio che arriveremo lunedi 6 alle ore 21. Venite ad aspettarci In stazione. Saluti ed abbracci da Berenice ». Centinaia e centinaia di persone si erano intanto ammassate sul luogo della sciagura. La polizia doveva faticare non poco per trattenere 1 più curiosi e riatti vare la circolazione. Infine la sai ma veniva rimossa e trasportata all'Istituto di medicina legale. Alle 20 per ultima giungeva una macchina del vigili del fuoco. Ne scendevano alcuni uomini i quali dovevano provvedere ad un com pito particolarmente penoso: ripulire il selciato che era rimasto per un lungo tratto sporco di sangue. L'autista del camion e II suo aiutante venivano interrogati dalla polizia e successivamente rila sciati In attesa dei risultati dell'Inchiesta che è ancora in corso, in base alle misurazioni compiute. — Un'altra mortale disgrazia era accaduta nella mattinata nell'interno dello stabilimento SPA Un autocarro In collaudo che percorreva una strada della fabbrica, manovrando in marcia indietro, investiva un operaio. L'infelice — certo Carlo Mesplllo di 43 anni abitante in via Baretti 6 — si era visto piombare addosso il camion, ed aveva tentato di porsi in salvo, mentre urlava disperatamente all'autista di fermare la macchina. Ma il rombo del motore aveva coperto la sua voce: il cassone della vettura lo colpiva violentemente, gettandolo al suolo. Sul suo cor po passavano le pesanti ruote del l'automezzo, ed il Mesplllo mo riva sul colpo. Il cadavere, previo nulla osta dell'Autorità giudiziaria, è stato trasportato all'Istituto di medicina legale. — Una sciagura stradale, que sta fortunatamente senza conse guenze irreparabili, è avvenuta verso le 18 in corso Trapani. Il signor Demotrio Sallustio fu Lo renzo di 55 anni domiciliato in via Gassino 11 scendeva da una vettura tranviaria della dodicesima linea e faceva per raggiunge re 11 marciapiede. Ma veniva In vestito e sbalzato a qualche metro di distanza da un autofur gone che, invece di fermarsi, prò seguiva nella sua corsa, incurante delle grida e del richiami del passameli signor Sallustio, prontamente soccorso, veniva traspor tato all'ospedale Maria Vittoria dove i medici Io giudicavano guaribile, causa ferite e lesioni varie, in non meno di venticinque giorni. Il commissariato di P. S. San Paolo sta Indagando sull'accaduto e ricerca il camioncino investitore: pare che un passante abbia rilevato il numero della targa. — Giuseppe Bellonl di 72 anni Ieri, poco dopo mezzogiorno, transitava a piedi in via Santa Teresa angolo via Arsenale, quando veniva Investito da una macchina guidata dal 23enne Giovanni Tio- neriricoteS.BdrtdqacIcazzbAiaclMtAInmmriiAnsSacpubpsvtgapaalnAdmsmndsdfldhdodnascaiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiMiiiiMMiiiiniiiiiiMiiiiiii ne, abitante a Rivoli in corso Torino 1. Nell'incidente il vecchio riportava la frattura d'una clavicola ed alfe lesioni che sono state giudicate al vecchio ospedale S. Giovanni, guaribili in 30 giorni. Berenice Grillo

Persone citate: Carlo Mesplllo, Demotrio Sallustio, Giovanni Tio, Giuseppe Bellonl, Italo Bailerio

Luoghi citati: Alessandria, Torino