II fantasma di Gianna la rossa ha un tenebroso compagno di Gigi Ghirotti

II fantasma di Gianna la rossa ha un tenebroso compagno II fantasma di Gianna la rossa ha un tenebroso compagno Don Tonino Onnis ha lasciato intendere che la lettera insolente inviata l'anno scorso al vescovo di Parma non sarebbe opera di "Gianna m rossa,, ma di unadoHe persone che vivono nell'ambito della Curia e che tramerebbe oscuramente ai suoi danni -1 testimoni convocati per i prossimi giorni Le ipotesi avanzate alla vigilia, dagli avvocati e dalla stessa Questura di Parma, rimangono tutte valide e in più se ne debbono aggiungere alcune altre. Don Tonino, infatti, ha lasciato intendere che deve esserci persona che ama giocargli perfidi scherzi: < Una signora che vuol tirarmi nei pwsttootj per farmi del male, per intromettersi nei rapporti tra me ed il mio vescovo ». Il fantasma di < Gianna la rossa» si sdoppia: una, quella autentica, sarebbe la donna che visitò don Tonino il 16 maggio 1953, rilasciandogli il tremendo « testamento » che sappiamo. L'altra sarebbe un'intruso che tre afini dopo — il 6 -ottobre 1958 — spedi al vescovo di Parma, Mons. Evasio Colli, una lettera in cui il prelato era insolenfemente invitato *a non più infastidire don Onnis». Anche questa lettera recava la firma € Gianna la rossa ». Dal punto di vista cronologico.rla.. spiegazione .di, ,dpn, Onnis non fa una grinza: nel 1956 l'episodio della, misteriosa t Gianna » era universalmente noto, e chiunque poteva impadronirsi di quel pseudonimo. Rimane inspiegabile come questa persona si sia presa la briga di scrivere con quel tono al Vescovo di Parma, e proprio all'indomani d'un suo < paterno richiamo * rivolto al giovane sacerdote. Don Tonino rivelò il contenuto del colloquio a tu per tut <No assolutamente », risponde il sacerdote. < E come spiega allora quella lettera, giunta al Vescovo di Parmat ». Una risposta precisa, da don Tonino non s'è udita. Ma il giovane sacerdote ha lasciato intendere che non basta il silenzio d'uno solo per garantire il segreto d'un colloquio a due, e che < molte persone » possono averlo visto salire le scale della Curia e entrare ti cospetto del suo superi- e queste persone potrebvt.ro anche avere immaginato l'argomento del delicato colloquio, quando lo videro discendere, accigliato, le scale della Curia, dopo l'incontro ad audiendum verbum. In tal modo, don Tonino ha tenacemente difeso il segreto dell'autentica c Gianna » e regalato, per converso, un simpatico sospetto a carico di € persone » che vivono nell'ambito della Curia, accanto al Vescovo. Un intrigo oscuro, tramato ai suoi danni, in conclusione, avrebbe prodotto la inaspettata reviviscenza del fantasma di « Gianna», in edizione 1956. < Fino a che punto questa storia possa interessare il processo M ontosi, ognuno può, con i suoi propri occhi, giudicare. Al presidente Tiberi, che ha ascoltato con gelida attenzione lo strano racconto di don Tonino, il sacerdote ha opposto una bronzea impassibilità. Al P. M., che lo guardava con aperta diffidenza, il reverendo rispondeva con sorrisetti a fior di labbra. I giudici Alberghetti e Villacara tamburellavano inquieti le dita sul tavolo. I patroni erano sulle furie: dopo avere demolito con tanta tenacia una così vasta parte delle deposizioni di accusa, essi si vedevano sgusciare disinvoltamente, dalla stretta il più- nebbioso ed equivoco testimone a carico*- di Piccioni' e. di Montagna, 'quella « Gianna la rossa» cui. la vesto di don Tonino continua fare da schermo. * La nona settimana del processo Montasi si apre sui ruderi, di alcuni episodi ancora malcerti. Il tentativo di corruzione di cui parlò la Caglio sarà rievocato venerdì; ricomparirà alla pedana il parrucchiere Bruno Pescatore Sull'episodio del- -'.testamento* di Anna Maria Caglio saranno ascoltati, sabato prossimo, la < figlia del secolo », la sua affittacamere romana Adelmina Mam e la figlia di questa Elena Marri in Procopio. Per fare luce definitivamente sui colloquio tra Pecioni. Montagna e il capo della polizia, dott. Pavone, saranno, chiamati, nella stessa giornata, il dott. Salvatore Zingale, segre tario dell'on. Piccioni, il dott Rainesi Dola, della segreteria del Viminale, e padre Dall'Olio. Infine, anche'il segretario del defunto Alcide De Gasperi, dott. Mino angolani, sarà ascoltato per precisare in che cosa consistette — se vi fu — l'interessamento dello sti Usta alle trivelazioni» della Caglio. E rivedremo ancora, nella settimana che s'aprej Ù colonnello Zinza, per nuovi chiarimenti e nuovi confronti. Mercoledì, anche il più impopolare tra gli imputati, Ugo Montagna, avrà il conforto di udire in aula alcune testimonianze in suo favore. Sono infatti citati, a sua discolpa, un generale dei carabinièri/il'gen. Armando Calabro, presidente del Tribunafe militare di Itapoli, e il sen. àvv. Ettore Cipolla, primo presidente onorario della Corte di Cassazione. Venezia, lunedi mattina. Il parroco di Barinone di Traversetolo, don Tonino _Onnis, si è riportato intatto; nella sua irrequieta canonica, il fantasma di « Gianna ' la rossa >. Tutti s'attendevano che l'udienza di sabato avrebbe squarciato il mistero; ma don Toni'nO) con\ sguscianti sillogismi, vertiginosa loquela,, sorrisetti d'interno compiacimento, ha 'tenuto 'testa ai vatroni c ai Pubblico Accusatore per due ore e mezzo Alla fine, della sua oscura visitatrice ne sapevamo ancor menò di prima. Gigi Ghirotti

Luoghi citati: Pavone, Traversetolo, Venezia