Ucciso dal freddo sotto un ponte Il corpo rosicchiato da grossi topi

Ucciso dal freddo sotto un ponte Il corpo rosicchiato da grossi topi Màcabra scoperta alle «basse» della Dora nei pressi di corso Napoli Ucciso dal freddo sotto un ponte Il corpo rosicchiato da grossi topi L'iofetic3 aveva cercato rifugio per la notte sotto le arcate-Il cadavere appariva già mutilato alle mani e al collo - Altri drammatici episodi: una donna con la gola squarciata, ferite ai polsi, al petto e alle gambe -Un giovane di 16 anni si avvelena con un topicida Sulla Dora quasi parallelo al ponte Mosca di corso Giulio Cesare corre il ponte della ferrovia Ciriè Lanzo : a distanza di pochi metri da questo c'è un terzo ponte stretto e basso che unisce corso Agrigento a corso Napoli. Ubo dei] pilastri ha una nicchia, poco prò-' fonda, che l'acqua lambisce quando appena si alza di livello. In questa nicchia hanno dormito l'intero inverno due uomini ed uno di essi è morto, forse per il freddo, Ieri notte. E, spettacolo macabro; 11 cadavere è stato rosicchiato dai grossi topi di chiavica. . •> Il suo nome era Brizló Nervegni. Aveva 61 anno, era nativo di Cossogno di Novara e faceva lo scaricatore al mercato di Porta Palazzo. L'amico, che dormiva con lui sotto il ponte, si chiama Fiore Cavallazzi, ha 44 anni, pure lui è scaricatore. I due non avevano fissa dimora. Lavoravano quando potevano, di giorno si scaldavano in qualche osteria, alla notte anda vano sotto il ponte. Però il posto era troppo piccolo per capitare due uomini ed essi, che non avevano neppure un po di paglia ed adoperavano il cappotto per coprirsi, si sdraiavano sulla lastra di pietra, alla base del pilastro, con il capo riparato nella nicchia, ed 1 piedi penzoloni sul l'acqua. Ieri pomeriggio il Nervegni aveva detto di non star bene : « Sarà l'influenza, me la sento venire, ho 1 brividi », Il Cavallazzi gli aveva proposto di andare a bere un bic chiere di quello buono : « TI farà meglio di un'aspirina ». Il Nerve gni non aveva accettato. « Preferisco riposarmi. Va tu solo. Ci rivedremo più tardi ». Il Cavallazzi 10 lasciò verso le dui-, dei pomeriggio. Tornò alle 22. Scese giù dal pendio della riva ed a tentoni cercò il suo posto. Toccò il corpo dell'amico e senti fuggire i topacci. Ma non al spaventò, perché erano I loro compagni di tutte le notti. Pensava che il Nervegni dor» misse, stette un momento incerto se svegliarlo o lasciarlo tranquillo. Lo scosse. Non rispose. G-ll prese una mano e rabbrividì al contatto : gli parve che fosse rosicchiata. Balzò a sedere. Accese un pezzo di carta. L'amico era freddo, morto, e '.otto le orecchie 1 topi già avevano aperto grossi- buchi. E' inutile descrivere lo scempio che In poche ore avevano fatto gli Immondi roditori. Il Cavallazzi corse ad- avvertire la polizia. Sul posto si recarono 11 brigadiere Nicolò, il quale scivolando sulla neve ghiacciata si feri al 'capo, ed un agente. Il cadavere è stato portato all'Istituto di medicina legale. Il Cavallazzi ha atteso che i curiosi se ne andassero, poi è tornato sotto 11 ponte. « I topi non vengono se si è vivi. Hanno paura » ha spiegato. E si è sdraiato nella nicchia occupandola per intero. — Nel suo alloggio al quinto plano di via Rossini 14 Ieri mattina è stata trovata una donna di 61 anno, Margherita Badellino, con la gola aperta da uno sqtiairolo; 1 polsi solcati da prò- gli occhi ha spalancato la bocca per far vedere che aveva la lingua mozza. Allora la Moriondo, più non resistendo, è corsa fuori ad invocare soccorso. Sono intervenuti altri coinquilini che hanno fatto trasportare la Bardeilmo al San Giovanni, dove è stata ricoverata in condizioni disperate. Nel pomeriggio è stato accertato che la donna ha cercato di darsi volontariamente la morte. Sopra il tavolino, accanto al rasoio che era servito a procurare le spaventose ferite c'era un biglietto Indirizzato alla Moriondo. Diceva: «Non vog.'Io più vivere, sono depressa. Perdonami. La colpa è di nessuno. Porta 1 miei mobili al Cottolengo », Con altra matita e calligrafia più tremolante un'altra frase: «Non date noia alla mia amica. Lei non ne può nulla». Nel pomeriggio la BadeWno el è ripresa a sufficienza per chiedere di scrivere. Le sue parole sono state : « Confermo che mi sono ferita da sola perché troppo stanca ». La Moriondo ha poi riferito al dott. Locatto della Mobile che custodiva lei i beni della sua amica: 4 libretti della Cassa di Risparmio con una somma non indifferente ed oggetti di oro come catenelle, braccialetti, orecchini. Pare che la Badelltao, nubile e pensionata della Previdenza, abbia voluto uccidersi perché non le riusciva di rimettersi da una caduta che l'aveva costretta all'ospedale con la frattura di un ginocchio. — In piazza Chironl, ieri pomeriggio verso le quattro, una donna veniva colta da svenimento e s'accasciava sul marciapiede. Soccorsa e trasportata al Maria Vittoria, 1 medici accertavano che la crisi era dovuta a intossicazione da chinino. Individuata per l'operala Maria Pittatore di 44 anni, abitante in via La Salle 10, e più tardi interrogata da un sottufficiale del commissariato San Donato, la donna confermava di aver ingerito una forte dose di chinino, ma non voleva rivelare i motivi de! suo gesto. E' stata ricoverata con riserva di prognosi. — Un giovane di sedici anni, Mario Montaleone dimorante con 1 genitori in via Cibrario 26, si è avvelenato ieri pomeriggio ingerendo della polvere topicida a base di a-cciilco. Recatosi alla partita allo Stadio Comunale ne tornò taciturno e tr:ste. Cenò in silenzio e usci nuovamente di casa per incontrarsi con alcuni amici. Ad un tratto annunciava ai compagni la sua tragica decisione. Prima che qualcuno potesse impedirglielo, il Montaleone traeva di tasca un tubetto e ne inghiottiva il contenuto; pochi secondi dopo veniva colto da violentissimi dolori. E' stato trasportato al Maria Vittoria, dove i sanitari lo hanno trattenuto con prognosi riservata. Si ignorano 1 motivi che hanno spinto il giovane a compiere il folle gesto. Brizlo Nervegni, fondi tagli ed ancora una ferita al petto ed alla gamba destra. Una vicina di casa, Camilla Moriondo di 71 anno, verso le 8 aprendo l'uscio, che era socchiuso, si è visto quello spettacolo macabro. La donna giaceva sul letto e rantolava. Dopo aver vinto il primo attimo di spavento la Moriondo ha provato a scoterla per chiederle che cosa era successo ma l'infelice roteando ponte sulla Dora: sotto l'ansata 11 cadavere straziato

Luoghi citati: Cossogno, Mosca, Novara