Leggero infortunio n Voltolino - Un montante colpito da Caroli - Reti di Tetris, Olivieri e Brighenti

Leggero infortunio n Voltolino - Un montante colpito da Caroli - Reti di Tetris, Olivieri e Brighenti Leggero infortunio n Voltolino - Un montante colpito da Caroli - Reti di Tetris, Olivieri e Brighenti DAL NOSTRO INVIATO Trieste, lunedi mattina. Alla fine del primo tempo le. Juventus aveva potuto trarre la convinzione che sarebbe riuscita a chiudere la partita con un ri- ' sultato di parità. La freschezze del gioco svolto, l'impegno pieno di fervore di tutti ali atleti, la solidità della manovra a centro campo, costituivano un pegno rassicurante per un ugual comportamento anche nella ripreso. Chi avesse cercato però di vedere più a fondo nel gioco dei bianconeri avrebbe rilevato che tutta quella vivacità e quei calóre di vita nascondevano una insufficienza di costruzione, una fragilità di manovra, una sommarietà di idee che indubbiamente limitavano le speranze della squadra la quale poteva bens\ resistere e salvare il pareggio, ma difficilmente sarebbe riuscita ad imporsi all'avversario. Il secondo tempo doveva purtroppo dar ragione a questi timori. Subito dopo il primo goal, al 18', la squadra ha dimostrato di non avere pi* la potenza per reagire. Dopo sei minuti è venuto il secondo ed a cinque minuti dalla fine il terzo. Tre reti di contropiede, ottenute forando una difesa non più chiusa e guardinga, ma come stordita dall'andamento avverso della partita. Il dominio di centro campo è passato alla squadra triestina la quale accentuando il ritmo del suo galoppo ha assaltato con vigore suscitando l'impressione che avrebbe potuto fare anche più rotondo il risultato. E' difficile spiegare questo tracollo della Juventus. Il primo goal deve averle fatto l'impressione di un abisso aperto sulla sua strada. Certamente capi che non sarebbe più riuscita a ricuperare guanto aveva perduto perché il suo gioco spesso brillante massaggiate, Henirando leggermentezoppicante: non tanto ;<ts".: essere nullo ma abbastanza per non riuscire più a dare alla squadra un apporto efficace. Si avvicinavano i.minuti fatali. Al IT una mezza rovesciata di Caroli mandava la palla a rimbalzare sullo spigolo superiore della traversa: quattro dita più sotto e forse il goal c'era. La palla usciva dal fondo, ma la rimessa in gioco dava lo spunto al primo goal. Petris fuggiva all'estrema sinistra, presto affiancato da Corradi, piegava al centro sempre con l'avversario al fianco, e da una dozzina di metri sferrava un tiro rasoterra fortissimo ohe, sfiorando il montante, mandava la palla al fondo della rete. Passavano sei minuti e la Juventus otteneva Una punì-ione a tre metri dal limite, che richiedeva una laboriosa preparazione, ma che non dava alcun risultato positivo e preparava invece il contrattacco da cui doveva maturare il secondo goal. Un tentativo di intervento di Aggradi falliva, Mazzaro metteva di testa la palla sui piedi di Olivieri e questi piegava libero al centro, correndo in diagonale verso la rete: giunto in 'area, faceva partire il tiro e la palla andava ad incastrarsi fra il ferro di sostegno e la rete restandone attanagliata. Con due goal al passivo e dato il gioco ohe la squadra bian- Un attacco della Juventus contro la rete della Triestina, (Telefoto a « Stampa Sera >) diamo abbia già assorbito granparte della cronaca della partita e particolarmente tutta Quella del primo tempo. La Juventus ha cominciato subendo Quattro colei d'angolo in meno di un quarto d'ora. Poiché giocava contro sole al fatto non si può attribuire particolare valore. Piuttosto essa apparve in difficoltà nei primi minuti ad adattarsi al ritmo di gioco imposto dai triestini, poi gradatamente assimilò quella cadenza accelerata della manovra, arginò bene le offensive avversarie, ebbe i suoi periodi' di predominio e tranquillizzò pienamente i suoi accompagnatori con un comportamento franco e deciso che ora non meriterebbe che approvazioni e lodi se purtroppo nella ripresa non fosse cambiato tutto. Poche però le astoni veramente pericolose, alcune belle parate di Vavassori sicuro nella presa e nelle uscite, le altre meno numerose e meno difficili di Bandini, un gioco più appariscente che sostanzioso, piacevole sotto l'aspetto spettacolare, ma scarsamente incisivo. Nella ripresa la Juventus aveva il sole alle spalle, ma si vede ohe non è servito. Al V un tiro di Conti dal limite finiva a lato dei pali, ma un minuto dopo Vavassori doveva gettarsi sui piedi di Cazeaniga lanciato da un passaggio di Olivieri. Al 4', su centro di Stivanello, la palla ricadeva nella zona di Voltolina e si ebbe l'impressione che maturasse un'occasione buona. Voltolino non /eoe in tempo a toccare la palla al volo, e quando essa rimbalzò a terra se la trovi) troppo addosso e non potè ohe tentare un colpo di testa del tutto ineffloace. Poco dopo, al 12', Vavassori era ancora costretto a tuffarsi sui piedi questa volta di Brighenti, e intanto Voltolino era uscito a farsi Incoiare le azioni offrendo una imbeccata ora a Stivanello ora a Caroli, ma il limite dell'area di rigore e stato generalmente anche il limite delle sue avanzate e quando ha t\rato lo ha latto da lontano, mai da distanza ravvicinata; Stivando era dUioente e grigio, di scarsa aggressività, pronto alle chiamate ma di mediocre apporto personale. I lettori avranno insomma capito che l'attacco è fallito, sono mancati gli uomini sui quali si nutrivano speranze e l'insufficienza del loro gioco si è ripercossa sut resto, anche sulla difesa che dopo il primo goal non ha più avuto la sicurezza di interventi di cui prima aveva fatto sfoggio, e anche sui laterali che non sapevano più se dover appoggiare una controffensiva per tentare il ricupero o essere prudenti per salvare la squadra da guai più grossi. Sarebbe il caso di allarmarsi se non si sapesse che la Juventus mancava ieri di ben cinque elementi e che dispone degli uom'ni che sono necessari per tamponare le falle riscontrate nella squadra, ma l'insuccesso di un esperimento che . >.nte speranze aveva suscitato deve aver amareggiato non poco i dirigenti. Sull'operato di Vavassori non si possono fare critiche severe. Le tre reti è la squadra che le ha subite, non il solo portiere. Vavassori si è sbrogliato talvolta da situazioni intricate buttandosi coraggiosamente, quando è stato necessario, sui piedi degli avversari avanzanti. Robotti ha disputato un bel primo'tempo ma nella ripresa è apparso un po' disorientato; comunque due delle tre reti, la prima e l'ultima, sono venute dalla parte opposta alla sua. Aggradi è calato solo nella seconda parte della ripresa: è un giocatore energico e combattivo, ma non ha ancora né la autorità dell'atleta che si fa rispettare dagli avversari né un efficace gioco di testa che è essenziale nel suo ruolo. Non è un centro mediano ma semplicemente un buono e promettente atleta al posto di centro mediano. La Triestina quando si è aperta la via del goal, vi ha dato dentro come se la partita cominciasse allora. Per un'ora il suo attacco non ha collezionato che disapprovazioni, ma, senza ingranare meglio, è riuscito a dare alla sua azione quella potenza d'urto, quell'aggressività, quel mordente contro cui la Juventus non ha più trovato una difesa efficace. La decisione e la grande mobilità sono i pregi di tutti i giocatori, i quali hanno disputato una partita di alto livello agonistico meritandosi pienamente ti successo. Su tutti è emerso Ferrarlo che ha pressoché immobilizzato il pio debole e il meno esperto Caroli il quale non ha capito che contro tale ostacolo i ripetuti tentativi di palleggio erano inutili e un passaggio avrebbe servito meglio. L'unica cosa lieta per noi è stata la bella o ridente giornata di sole con appena una bava di vento e una temperatura per noi da riviera. Quanto abbiamo detto, cre¬ e piacevole mancava di nervatura e di chiarezza tattica. VottoUna, attivo e coraggioso nel primo tempo, si era contuso nella ripresa e aveva ridotto di molto la sua attività limitandosi a svolgere azioni più di disturbo che effettivamente costruttive; Conti, rimasto senza appoggio sulla destra, e non potendo fare grande affidamento su Caroli che non trovava il tempo di scatto contro Ferrari) facendosi precedere nove volte su dieci da quest'ultimo, accentuava il suo palleggio che entro certi limiti è un pregio ed oltre diventa un difetto; Boniperti, a mezza strada fra gli avanti e i laterali, severamente marcato da Pelagna che era stato appositamente spostato dalla sua parte, aveva il suo da fare nel cercare di rial- Formazioni a Trieste TRIESTE : Bandini; Belloni Bruna*»! ; Vet agn a. Ferrarlo, Toltasi; Olivieri, Cananiga, Briirjtenti, Mazzero, J'otrio. JUVENTUS: Vavassori; Corradi, Bobottl; Emoli, Aggradi, Montico ; Voltolini, Bontpertl, Caroli, Coati, Stivanello. Arbitro sic. Kelner (Austria). Ite* i : secondo tempo al 18' Fétris; al 24' Olivieri; al 40' Brighenti. Spettatori: diecimila circa.

Luoghi citati: Austria, Trieste