In Assise l'operaio licenziato che uccise il suo ex-principale
In Assise l'operaio licenziato che uccise il suo ex-principale In Assise l'operaio licenziato che uccise il suo ex-principale Ferì anche gravemente la segretaria - Il datore di lavoro si era rifiatato di porre due marchette sol libretto della Previdenza Como, 29 marzo. Per due marche assicurative mancanti sul libretto della previdenza sociale, un operaio licenziato, il cinquantenne Ernesto Negri, uccideva a colpi di pistola il 20 marzo 1954 a Olgiate Molgora, il suo ex-prin cipale Carlo Rovera e feriva gravemente la sua segretaria IMaria Corti. Il Negri, comparso oggi in Corte d'Assise, ha ricostruito il grave fatto di sangue: egli ha detto che, essendo stato licenziato per difficoltà finanziarie della ditta, il giorno del delitto si recò nell'ufficio del Rovera per chiedere il saldo di lire 13.724, di cui era creditore, e per farsi applicare sul libretto di lavoro due marche previdenziali, senza le quali non avrebbe potuto percepire l'indennità di licenziamento. Il Rovera si oppose alla seconda richiesta, mentre sì disse disposto a pagare la modesta somma della quale era debitore. Ne nacque una discussione, e ad un tratto il Negri, in un momento di esasperazione, impugnò una pistola che avevi con sé, sparando due colpi contro l'ex-principale, poi rivolse l'arma verso la Corti, la segretaria, sparando altri due colpi; accortoci infine di non aver ucciso il principale, gli scaricò nuovamente addosso irarma freddandolo. La Corti I riportò lesioni giudicate gua | ribili in cinque mesi. a All'udienza di oggi sono stati sentiti la giovane vedova del Rovera, la signorina Corti, che porta ancora un proiettile in una spalla, e numerosi testimoni. Hanno quindi preso la parola 1 tre patroni di P. C, aw. Calvettl, Polcaro e Panzeri, che hanno chiesto affermarsi la piena responsabilità del Negri al quale, data la gravità dèi reato, non possono essere concesse attenuanti di nessun genere. Domani si avranno la requisitoria del P. G., dr. De Simone, e le arringhe dei difensori, aw. Martini e Orsenigo. e In serata dovrebbe essere emessa la sentenza.
Luoghi citati: Como, Olgiate Molgora
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