Per telefono apprende di essere padre di quattro bambine che non sono sue
Per telefono apprende di essere padre di quattro bambine che non sono sue Sorprese allo Stato Civile per un impiegato separato dalla moglie Per telefono apprende di essere padre di quattro bambine che non sono sue La moglie è scomparsa e di anno in anno gli regala una figlia - L'ultima l'ha abbandonata al Maria Vittoria - Sposati giovanissimi : mentre lui era soldato cominciarono le infedeltà Tra la direzione dell'Istituto provinciale dell'Infanzia e l'impiegato Carlo T. di 28 anni c'è stata una breve comunicazione telefonica. — Abbiamo il dovere di avverarla che lei è padre di una bimba chiamata Giorgina. — Maledizione. Di nuovo? Breve silenzio dall'altra parte e poi: — Scusi, sa. Ma... Come ha detto? — Ho detto che è la quarta volta che vengo a sapere di essere padre di una bambina non mia. Già ho fatto tre cause di disconoscimento. Ora ne mlzierò una quarta. Quando finirà'' — Noi veramente le abbiamo telefonato per chiederle la data di nascita di Giorgina, ma forse non lo sa. — Esat:o non lo so. Cercate mia moglie, lei forse lo sa. La moglie Angela Maria D., anch'essa di 28 anni, è ora ricercata dal carabinieri su richiesta del Procuratore aggiunto della Repubblica dott. Sanzo. Nei suoi confronti esiste un esposto dell'ufficiale di Stato civile di Torino. Carlo ed Angela Maria si orano conosciuti nel 1949 e si erano sposati contro la volontà dei genitori del giovane. Angela Maria già era stata al Buon Pastore, ma Carlo si era messo in testa di riuscire e portarla sulla buona strada e farne una buona moglie. Poco dopo il matrimonio il marito era andato di leva a fare il soldato al Car di Casale e là si trovava allorché nacque una prima bambina. Egli attendeva con ansia il termine del servizio militare per far ritorno a casa, quando un amico gli scrisse che la moglie teneva una condotta poco consona ai suoi doveri di fedeltà. Non ci volle molto perché il marito avesse le prove di quanto gli avevano detto. Ottenne una licenza, venne a Torino, iniziò causa di separazione. Il Presidente del Tribunale autorizzò 1 due coniugi a vivere separati, come sempre avviene, in attesa della sentenza. La donna fece cambiare la serratura dell'alloggio e credette che oramai le fosse lecito fare quel elio meglio le piaceva. Il marito chiese l'intervento della polizia per una sorpresa. Bussarono all'uscio un brigadiere e due agenti e, dopo alcuni minuti, arrivò la donna ad aprire. « Sono sola — disse — che cosa volete?». Agli occhi esperti degli agenti non sfuggi che, oltre alla donna, doveva esserci qualcuno. Ma per quanto guardassero sotto i mobili, negli armadi non si vedeva nessuno. Poi dal balcone giunse uno sternuto (si era alla fine di ottobre 1951) : dietro alla persiana un giovane si nascondeva tremante per 11 freddo e per la paura. Non aveva fatto in tempo a mettersi le scarpe, che teneva in mano, ed al contatto con il cemento aveva sternutito. Il Pretore condannò la donna ad 8 mesi per adulterio ed il Tribunale nella sentenza di separazione dette a lei la colpa, privandola del dirit'o di portare il cognome del marito. La bambina fu affidata al padre. Nel 1953 Carlo T. scoperse che la moglie gli aveva dato una seconda bambina, denunciata allo Stato civile con il suo nome. Tramite il Tribunale ottenne di poterla disconoscere. Nel 1954 ci fu chi lo avverti che un'altra bambina figurava denun ciata al suo nome. Seconda causa di disconoscimento. Nel 1955 an cora una bambina e terza causa di disconoscimento. Il bello è che mai gli riusciva di sapere dove vivesse sua moglie. Le prime due bambine, non sue, non si sa do ve siano. La terza è stavi adottata con decreto della Corte di appel lo da giovani coniugi, felici di poter rimediare in tal modo alla mancanza di figli. La nascita della quarta bimba adulterina è stata assai più movimentata. Forse per evitare la noia al marito di una quarta causa di disconoscimento, la prolifica madre non denunciò la sua Giorgina (questo è il nome della piccola) allo Stato Civile. La battezzò nella parrocchia di San Massimo dicendo che eia nata il 21 settembre 1956. Poco dopo la fece ricoverare al Maria Vittoria perché ammalata. La piccola guari, ma la madre non andò a prenderla e l'ospedale dovette affidarla all'istituto per l'infanzia di corso Lanza. La piccola aveva il certificato di battesimo con il nome della ma¬ dre e del presunto padre, però allo Stato civile non risultava segnata. Di qui l'esposto del Municipio alla Procura. Fu cercata la madre, non fu trovata. Al presunto padre giunse la telefonata di cui si è detto. Il Presidente del Tribunale dott. Carron Ceva l'ho ammesso al gratuito patrocinio ed ha nominato l'avv. Gabri curatore della piccola Giorgina per la causa di disconoscimento. Però non si può disconoscere una bambina che non esiste ufficialmente ed i carabinieri ora stanno cercando la madre per convincerla a fare una denuncia tardiva. Intanto il padre si è rivolto all'avv. prof. Del Vecchio. Come le altre tre anche Giorgina sarà trasenta come figlia di ignoti perché cosi vuole la legge.
Persone citate: Angela Maria, Angela Maria D., Carlo T., Carron, Del Vecchio, Gabri, Sanzo
Luoghi citati: Casale, San Massimo, Torino
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