Domani

Domani I programmi della tv Domani Negli Stati Uniti vi sono quaranta milioni di televisori in funzione ed un terzo di essi riceve i programmi a colori. L'ultimo cpparecchio uscito di fabbrica e lanciato sul mercato è un modello in miniatura di cinquanta centimetri per cinquanta, portatile, che contiene radio, televisione, gira dischi e può essere innestato alla corrente elettrica, alla batteria dell'automobile e anche ad una pila. Le grandi società hanno perfezionato la tv in rilievo: I futuri ricevitori saranno completamente piatti, potranno essere appesi al muro come un quadro e comandati a distanza da un apparecchio grande come un pacchetto di sigarette. Anche lo schermo è destinato a scomparire e l'immagine verrà proiettata sulle pareti intonacate con una tinta al fosforo. Con il rilievo, il colore e la riproduzione del suono gli spettatori potranno assistere ad un concerto, ad un lavoro di teatro, ad un match sportivo come se fossero in una poltrona di platea o nello stadio. Questo è l'avvenire della televisione. Lunedì è stata trasmessa la cerimonia in Campidoglio per la firma del trattato dell'Euratom e del Mercato Comune. Milioni di spettatori di otto paesi, Svizzera, Francia, Germania occidentale, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Austria, Italia, hanno assistito ad uno degli avvenimenti più importanti del dopoguerra. Era compito della tv contribuire alla popolarità di questo trattato da cui può dipendere l'avvenire del nostro continente. Non vi è nulla di più europeo della televisione. Fra le trasmissioni dei prossimi giorni segnaliamo: giovedì 28, ore 21: «Lascia o raddoppia»; ore 22,30: «La macchina per vivere»; venerdì 29, ore 21: «Viaggio verso l'ignoto» di Sutton Vane; sabato 30, ore 21: «Jane Eyre» di Charlotte Bronte; domenica 31, ore 21: «Telematch»; martedì 2 aprile, ore 21: « Ortensia se ne infischia» di Feydeau. m. a.

Persone citate: Charlotte Bronte, Feydeau, Jane Eyre, Sutton Vane

Luoghi citati: Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Stati Uniti, Svizzera