Oggi l'avventuroso presidente viene interrogato in carcere
Oggi l'avventuroso presidente viene interrogato in carcere Il dissesto alla Cantina sociale di Calosso Oggi l'avventuroso presidente viene interrogato in carcere Intende scrivere un memoriale sai modo come dissipò milioni (Nostro servizio particolare) Asti, 26 marzo, (n.) Remo Forno, l'avventuroso ed elegante presidente detta « Cantina sociale > di Colosso arrestato ieri mentre scendeva dalla sua amo-giardinetta, ha trascorso oggi la sua prima giornata di carcere. Verso mezzogiorno gli è stato notificato U mandato di cattura, nel quale per ora si elencano tre accuse: falso in cambiali, sottrazione di beni pignorati ed evasione fiscale. Egli ha chiesto ad una guardia di custodia penna e carta, perché sarebbe sua intenzione scrivere un memoriale che spieghi attraverso quali vicende sia stato possibile dissipare tanti milioni di lire. Domani comunque sarà interrogato dal Procuratore della Repubblica dott. Turi ed e facile prevedere che numerosi altri interrogatori si renderanno necessari nei giorni prossimi per dipanare la matassa molto intricata,. La caisa del Forno intanto continua ad essere assediata dai creditori. Non pochi di costoro hanno perso somme notevoli, uno o più milioni di lire; ma nessuno pronuncia parole cattive nei confronti deU'expresidente che fino a pochi mesi fa godeva della massima fiducia. Lo chiamavano « dottore >, anche se egli onestamente ricordava, non senza una punta di civetteria, di possedere soltanto la licenza elementare e d'essere quindi un autodidatta-. Ora dicovo che il «fattore » non era cattivo, ma un irresponsabile, un « pasticcione >. jB dell'attuale situazione danno gran parte di colpa alla suo, inettitudine, ma un poco anche al mercato del vino che ristagna. Oggi molte cantine dell'Astigiano e del Monferrato sono ancora piene: i contadini non possono vendere perché ritengono i prezzi non economici. Il Forno non si è preoccupato molto dell'andamento del mercato: acquistò uva a prezzi relativamente alti (ma non pagò interamente i fornitori), vendette il vino ad un prezzo troppo basso ed infine ottenne da banche ed istituti orediti per ampliare e potenziare la « Cantina sociale >. Tale meccanismo poteva condurre soltanto alla rovina. Il Forno spiega adesso in una lettera di aver confidato in mercati più, attivi e soprattutto nell'esportazione verso l'estero. Mentre Remo Forno si cullava in queste speranze e curava molto il suo abbigliamento tvsspdvaper cc-lpire la fantasia dei con tadini che lo chiamavano « dottore >, i suoi libri contabili rivelavano vuoti paurosi e presentavano contraddizioni inspiegabili. E' stato proprio dopo una verifica di questi libri da parte della Finanza che è venuto il tracollo: sono state aocertate evasioni fiscali per dodici milioni e debiti per almeno il doppio. Le denunce di privati contro il Forno sono sino ad oggi soltanto due.
Persone citate: Calosso, Remo Forno
Luoghi citati: Asti
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