Scadente il gioco degli azzurri anche se numerose sono state le reti
Scadente il gioco degli azzurri anche se numerose sono state le reti Dubbi e perplessità dopo il primo allenamento di ieri a Firenze Scadente il gioco degli azzurri anche se numerose sono state le reti La difesa specialmente non è apparsa abbastanza solida - Più efficiente il quintetto d'attacco in campo nel secondo tempo - La prova ha avuto semplice valore di orientamento - Nuove convocazioni saranno diramate per il raduno della prossima settimana (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 20 marzo. Sette goals a quattro, un gioco a tratti vivace e interessante, a tratti eccessivamente elaborato, manovre rapide e stucchevoli personalismi, atleti in buone condizioni, altri in notevole regresso di forma. Queste, in si?itcsi, le risultanze dell'odierna paftita-allenamcnto, disputata dalla nazionale italiana a Firenze, come prima preparazione alla gara con l'Irlanda, una prova che ha lasciato perplessità di giudizio perché, con tutta sincerità, non si può dire che le cose siano andate male ma neppure si potrebbe parlare di previsioni ot tim'istinhe. Si tratta di un collaudo di selezione e come tale consideriamolo, però non ci si venga a dire che la nazionale italiana è sulla via della ricostruzione secondo la logica migliore. Oggi abbiamo visto diciotto giocatori e due distinte formazioni, nella prossima settimana saranno convocati a Bologna anche gli altri atleti per un ulteriore esame. Non si tratta quindi di allenamenti, ma di prove di selezione, il che può significare buona volontà da parte di chi è preposto alla guida delle squadre azzurre, ma vuole anche dire che per il momento almeno non si hanno idee precise su quanto si intende fare in vista dei campionati del mondo che per noi inizieranno a Roma il 25 aprile prossimo. Non sarebbe meglio impiegare il tempo a disposizione per € lavorare » su una squadra tecnicamente già impostata, piuttosto che cercare giocatori un po' dappertutto? Il D. T. azzurro intende seguire la prima strada. Questa sera egli ha detto chiaramenr te che il suo giro orientativo continuerà, e che lunedi prossimo, nel comunicato di convocazione per il secondo raduno, troveremo anche altri nomi; egli, ad esempio, vorrebbe scoprire due mezze ali capaci di tenere il centro campo e in grado di correre verso il goal al momento opportuno. Una impresa ardua la sua, un lavoro in cui sono impegnati da anni molti dirigenti di società, ma con esiti piuttosto scarsi. Torniamo alla partita vista oggi e alle risultanze indicative emerse dal gioco. Nel primo tempo è scese, in campo la squadra, diciamo così, <N. 1 », quella annunciata alla vigilia: Bugatti; Maldini, Cervatoj Chiappella, Bernasconi, Segato; ~Mucc\nelli, Gratton, Galli, Montuori, Tacchi. La Reggiana si è presentata con: Danti; Sereni, Lamantea; Lucianctti, Zoppolletti, Giagnoni; Boiardi, Malavasi, Mazzucchi, Catalani, Jori. Ha arbitrato Mori di Firenze. Il risultato del primo tempo è stato di SS, e questa è la sequenza dei goals: fugge Jori che passa a Catalani inspiegabilmente libero; Bugatti respinge il tiro dell'interno sinistro granata, riprende Malavasi che mette in rete. La difesa della nazio naie è parsa disorientata; 15' azione dell'attacco azzurro con Tacchi e Mentitori; Muccinclli interviene nella manovra e dà a Gratton; la mezz'ala tira, Galli riprende e mette in re te: 1 a 1; £2': si districa bene Tacchi, Muccinclli tenta il tiro però sbaglia e la palla finisce a Gratton che saetta in goal: 2 a 1; 28': l'ala destra Boiardi supera in velocità Ccrvato, passa al centro e Mazzucchi realizza, 2 a 2; Sh': nuova anione della Reggiana con il mediano Lucia-netti in fase di attaccò; Boiardi è chiamato in causa da un preciso tocco e Bugatti è battuto per la terza volta: 2 a 3; J/l': a tempo scaduto, in quanto la partita doveva durare soltanto ffl, pareggia la- squadra nazionale con un secco tiro di Galli servito da Montuori. Commenti senza entusiasmi al gioco degli azzurri: Maldini nSnatcgcsrsvmRnlBnver non è piaciuto, Bernasconi e Segato hanno dimostrato di non gradire la velocità degli avversari; Bugatti non ha fatto una sola parata che meriti cenno. L'attacco è andato meglio soltanto in parte; Galli ha confermato le sue doti di stoccatore, Gratton è parso in ripresa; Tacchi è stato poco servito da un Montuori in fase veramente negativa. Nella ripresa nuovo schieramento della Nazionale: Lavati; Rota, Ccrvato; Fontana, Pinardi, Segato; Cervellati, Galli, Firmani, Boniperti, Tacchi. Variazioni anche nella Reggiana: Danti; Ramusani, Meggiolaro; Rui, Zoppelletti, Giagnoni; Lamantea, Lucianetti, Mazzucchi, Jori, Nundini. Si è visto qtialcosa di più e il giudizio favorevole esula naturalmente dal risultato (4 a 1) La nuova impostazione dell'attacco ha permesso manovre di più ampio respiro: Boniperti anche se fisicamente non a posto, è stato il regista di questo gioco e, se pure non ha segnato, ha impostato tutte le azioni che hanno portato i goals. Tacchi si è trovato meglio con Boniperti a fianco, e Cervellati ha portato alle manovre una nota di spiccata velocità. La difesa ha avuto poco lavoro, ma 'Rota ha trovato egualmente modo di « regalare » un goal alla Reggiana, confermando come logiche le perplessità dei Tecnici azzurri per il ruolo di terzino destro, dato che la prova di Maldini nel primo tempo era stata giudicata insufficiente. Limitiamo comunque la cronaca agli episodi delle reti: 8': bellissima e veloce manovra Bonipcrti-Galli-Firmani, e tiro prepotente del sampdoriano: 1 a 0; 15': Rota fallisce il rimando e Nundiìii ne approfitta per segnare, sfruttando anche un errore di Lovati: lai; 18': Galli serve Cervellati che avanza e batte Danti: t a 1; l'azione si ripete praticamente eguale al £5': Bonipcrti-Cervato-Cervellati e nuovo goal del bolognese: S a 1; 36': sarà Tacchi a chiudere la marcatura su manovra combinata da Boniperti e da Galli. Il tiro conclusivo del granata suscita gli applausi: 4 a 1. Dopo la premessa e la breve cronaca delle reti, bisognerebbe parlare del gioco, traendone deduzioni per l'avvenire. Ma chi può emettere un giudizio dopo la prova di oggi* Si potrebbe parlare di giornata incolore, di problemi impostati ma non risolti, di incognite preoccupanti. Se questo allenamento lo consideriamo una prova, possiamo soltanto dire che la prova deve essere ripetuta. Lasciamo pertanto Foni al suo lavoro, un lavoro che certamente non gli invidiamo. Giulio Accatìno
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