La moglie ascoltava al telefono le conversazioni galanti del marito

La moglie ascoltava al telefono le conversazioni galanti del marito La moglie ascoltava al telefono le conversazioni galanti del marito Processo per separazione legale - Il Tribunale condanna un noto dentista a pagare 180 mila lire il mese alla moglie - Tra le prove d'accusa la cameriera che ud) le telefonate Un noto dentista torinese è stato condannato dal Tribunale a pagare 180 mila lire al mese a titolo di alimenti alla moglie dalla quale vive separato. Marito e moglie avevano concordato una separazione consensuale nel 1952 ed ognuno era andato ad abitare per proprio conto. Alcuni anni dopo la moglie iniziò causa civile chiedendo che i giudici riconoscessero come colpa del marito il fallimento del matrimonio. A prova affermò che egli aveva avuto delle relazioni con altre donne quando ancora conviveva con lei t -he le aveva continuate anche dopo. Addusse alcuni testimoni a confer- ma delle sue affermazioni e disse che lei stessa lo aveva sorpreso In colloqui gentili per telefono. La moglie aveva fatto Installare nel loro alloggio un apparecchio telefonico con due ricevitori collegati: uno nello studio del marito, l'altro in un salotto. Quando 11 marito parlava dallo studio la moglie poteva udire, stando nell'altra stanza, che cosa egli diceva. E fece seguire le conversazioni anche dalla propria cameriera. Costei un giorno senti fissare un appuntamento e corse al luogo indicato. Vide il medico salire in auto con la presunta rivale della sua padrona. In causa furono indicate altre prove delle Infedeltà commesse dopo la separazione. Interessante è la sentenza per quanto dice sulla condotta che marito e moglie debbono tenere anche quando sono divisi consensualmente. < Essi conservano intatti i loro diritti e doveri Inerenti all'obbligo della fedeltà e del mantenimento. E può aggiungersi che, se anche si vuole aderire alla opinione più umana che in regime di separazione consensuale tale obbligo di fedeltà debba essere valutato con minor rigore che non in regime di coabitazione, non è dubbio che tale valutazione non può andare al di là del rispetto dovuto alla dignità ed alla onorabl lità dell'altro coniuge ». La sentenza dice ancora: « Un comportamento di apparente Infedeltà tale da darò all'altro coniuge, agli occhi di terzi, le sembianze del coniuge tradito, conduce necessariamente alla minorazione della dignità personale », Per fissare quanto 11 marito deve passare alla moglie — alla qua le è affidata la figlia di 12 anni il Tribunale ha cercato di precisare i suoi guadagni mensili ed In base a questi ha stabilito la cifra di 180 mila lire 11 mese. Legali delle due parti in lite erano gli avvocati Zaaruolo, Quagliotti • De Vargas. Presidente del Tribunale il dott. Germano. — In Corte di appello sono stati processati Ieri un gruppo di mereiai di Murisengo Monferrato protagonisti di una furiosa lite. Il Tribunale di Casale aveva condannato per lesioni Giovanni Francesco Lavagno a tre mesi di reclusione con 1 benefici di legge ed aveva dichiarato assolti con formula piena Celestina Lavagno ed Evaslo e Celestino Allovio. Nel corso del dibattimento so no risultati poco consistenti le accuse di dispetti e di soprusi che gli Allovio lamentavano ad opera dei Lavagno e che diedero origine alla baruffa. La Corte (Pres. Caprioglio P. G Bianco, cane. Tedesco) ha modificato l'assolutoria di Celestina Lavagno applicandole la formula dubitativa, per il resto ha confermato la sentenza precedente. Difensori gli aw. Avonto, Bona, Girino.

Persone citate: Allovio, Avonto, Caprioglio P., Celestino Allovio, Giovanni Francesco Lavagno, Girino, Quagliotti ? De Vargas, Tedesco

Luoghi citati: Casale, Murisengo