Un articolo del ministro Andreotti contro i film deleteri ed immorali

Un articolo del ministro Andreotti contro i film deleteri ed immorali Un articolo del ministro Andreotti contro i film deleteri ed immorali "Esprimo il mio stupore per la superficialità della censura cinematografica,, l produttori di film invitano i loro aderenti ad un rigido autocontrollo Roma, 18 marzo. Il ministro Giulio Andreotti, richiesto, nella sua qualità di direttore di Concretezza, di rispondere alla lettera indirizzatagli da un sacerdote romano che, riferendosi al recente discorso del Papa ai quaresimaUsti, gli domandava come mai la censura concedesse il nulla osta a film come Biflfi e Miss spogliarello ha cosi risposto sul numero del suo periodico uscito oggi: < Conosco per esperienza quanto sia difficile esprimere un giudizio in sede di censura cinematografica e so anche che esiste un « collegio > entro il quale l'opinione dominante può formarsi a maggioranza, mettendo nel nulla la volontà del prappresentante della presidenza del Consiglio >. « Detto questo — continua la nota dell'on. Andreotti — non posso non esprimere il mio stupore per l'uBClta di Bififi ed anche del recente film francese sullo spogliarello. SI tratta di due film che possono esercitare, in campi diversi, una funzione deleteria e che quindi non andavano ammessi — anche se, come pare, tagliati — In circolazione. Tan- to più che alla sostanza del film si associa la volgarità plateale dei manifesti, non di rado più a sensazione dc.'la stessa pellicola pubblicizzata >. « Dove andremo a finire? Molto probabilmente questa ripresa pornografica, conclude 11 Ministro provocherà reazioni violente è torneremo allora indietro di molti anni. Qui non c'entra l'esser democristiani o anche semplicemente cristiani. Tanto è vero cho abbiamo visto giornali di opposizione associarsi alia denuncia della gravità del fenomeno. Dove non arriva l'autodisciplina arriverà la coaziono. Nessuno avrà però il diritto di lamentarsi >. L'accenno dell'on. Andreotti alla denuncia della gravità del fenomeno da parte di giornali di opposizione si riferisce ad una pubblicazione di un giornale serale paracomunlsta di Roma che, fin dal 20 dicembre, censurava aspramente 11 manifesto del film Poveri ma belli. E' proprio a questo manifesto che alludeva il Pontefice nel suo discorso, In seguito a note apparse su altri quotidiani che riprendevano la questione aumentandone la portata. E' curioso però rilevare che, sullo stesso numero odierno di .Concretezza, In uno studio sul diminuito afflusso del pubblico nel cinematografi,' a seguito della concorrenza televisiva, 11 direttore della società autori spingendo l'Indagine fino al primo periodo di quest'anno, annota: < nei primi due mesi la tendenza alla contrazione degli incassi di ciascuna sala non si è fermata. Tuttavia, 1 successi ottenuti da qualche grande film, come Guerra e pace o come Oklaoma, oppure da qualche altro di minore Impegno, come Poveri ma belli sono senza precedenti. Consentono essi di concludere che la battaglia sulla televisione può essere vinta? Certo no, ma è indubbio che 11 pubblico Italiano non ha perduto l'abitudine di andare al cinema. Probabilmente è diventato più esigente ed 11 suo gusto si affina sempre di più, per cui non è da sperare di attirarlo con mediocri film o con vecchi film. Evidentemente 11 livello culturale sia pure lentamente, migliora >. . Davanti al profilarsi di una maggiore severità della censura e a criteri maggiormente restrittivi in materia di pubblicità murale, l'Anica (Associazione fra i produttori di film) ha rivolto al suol aderenti l'invito di applicare un più rigido autocontrollo, allo sco- iiiiiiiiiiiiii po di non valicare 1 limiti dell'attuale regime di liberta, provocando appunto una temuta coazione. Si tratta, dicono 1 dirigenti dell'associazione, dell'applicazione di criteri generali e uniformi da osservarsi da parte di tutti con maggiore scrupolo e attenzione. a. n. furgoncino su autotelaio 600/M portata utile Kg 400 DIMOSTRAZIONI E PRENOTAZIONI PRESSO: FONTANELLA & C. TORINO - CORSO VITTORIO EM

Persone citate: Andreotti, Giulio Andreotti

Luoghi citati: Roma, Torino