Una folla commossa da Modena a Lodi saluta il passaggio della salma di Castelletti

Una folla commossa da Modena a Lodi saluta il passaggio della salma di Castelletti La madre attendeva sulla soglia di casa come quando tornava da una corsa vittoriosa Una folla commossa da Modena a Lodi saluta il passaggio della salma di Castelletti Un corteo di centinaia di macchine - La bara trasportata dai meccanici della Ferrari - Campioni del volante id ammiratori nella camera ardente allestita nell'abitazione dello scomparso - Delia Scala era assente - I funerali oggi pomeriggio (Dal nostro inviato speciale) Lodi, 16 marzo. Alle 11À0, quasi nella stessa ora in cui il giorno precedente la monoposto di Castellotti balzava come un proiettile fuori della pista per fracassarsi contro una tribuna, la salma dello sfortunato corridóre è entrata nel cortile di via mancai di 5, a. Lodi. La casa di Castelletti, è una vecchia costruzione ; il pilota la stavo, rimodernizzando. Proprio in questi giorni avrebbero dovuto iniziarsi i lavori per trasformare t tetti di tegole rosse In terrazze e il prato in una piscina, he scuderie padronali da tempo erano già diventate dei garages. In questi locali, e a nessuno è parsa irriverenza, è stata allestìta la camera ardente. Per entrarvi occorre passare davanti a un'enorme vetrina in cui sono allineate SI coppe: vi i quella piccolina della prima gara vinta, vi sono trofei alti quasi un metro della Correrà messicana e della < Mille Miglia >. Arammo Angela affranta dal dolore ha atteso suo figlio sulla soglia della camera ar dente; si sarebbe detto che la signora stesse per ricevere Eugenio mentre rientrava vivo da una delle sue corse vittoriose. Invece è sceso da un furgone, sulle spalle dei meccanici della Ferrari. Fangio, Gigi Vittoresi, Sergio Mantovani, Nitio Farina, Bracco, Umberto Masetti, tutti piloti abituati alle grandi velocità, erano pallidi, le labbra contratte per la commozione. Tra la folla, che aveva travolto l'antico cancello di ferro battuto, tra le autorità di Lodi, tra gli amici e i parenti, mamma Castellottl vide la persona che più di ogni altro poteva capirla. Si gettò tra le braccia della signora Elda Faritia: « Tu sai come noi soffriamo sempre quando loro corrono. Nino ti è rimasto, io non ho più nulla al mondo. Tu mi puoi capire». Le due donne sono salite in casa. Intanto infoiava una sfilata continua davanti al feretro; i telegrammi sonò giunti a centinaia. Parecchi di essi non sono neppure ancora stati aperti, dato il numero sempre crescente. Cosi Castcllotti è tornato alla sua Lodi in un viaggio che ha commosso quanti vi hanno partecipato. La mattina a Modena la salma era ancora stata visitata eia molti amici e sportivi. Behra, che aveva portato al sua Maseratt sulla pista vicino all'autodromo, e Buffa, che pure doveva provare una « duemila », hanno fermato le vetture perché l'urlo del motori non disturbasse chi pregava o piangeva accanto ad Eugenio Castellotti. La signora Ferrari si era fermata a lungo recitando il rosario. Il papà di Sighinolfi, il collaudatore della casa di Maranello perito recentemente, era pure accorso a rendere omaggio a quel corpo inanimato che gli ricordava in modo cocente il dolore provato per la perdita del figlio. Delia Scala non s'è vista; la fidanzata di Castellotti aveva voluto piangere da sola. Alle li l'arcivescovo di Modena ha benedetto la salma e quindi si è formato un corteo di un centinaio di macchine, Altre duecento circa sono venute da Lodi e Milano incontro ad esso. Castellotti è passato a moderata velocità sulle strade che aveva divorato a tutto gas in un giorno di pioggia nella Mille Miglia da lui vinta. In ogni paese, anche nel più piccolo, ai due lati della via, gente con fiori. A un chilometro dalla città di Eugenio un bimbo aveva piazzato una rossa automobilina a pedali sagomata proprio come una monoposto da corsa. Sopra era sistemato un mazzo di garofani una grande fotografia de campione. I ragazzi della scuole quasi in ogni centro avevano avuto vacanza. I negozi erano chiusi. Stasera a Lodi il pellegrinaggio degli sportivi è continuo. I funerali si svolgeranno domani alle 15 a spese del Comune di Lodi; in mattinata alle dieci vi sarà la messa solenne nella parrocchia di Maria Ausilia trice. Continuano gli interrogativi sulle cause della sciagura. Ne hanno parlato oggi l'ex-cam¬ pione del mondo Nino Farina I pe l'attuale campione Manuel]gFangio, che conoscono assai t bene la pista di Modena. Essi ritengono che se il muretto che delimita la < esse » fatale fosse stato più basso e convesso, Castellotti avrebbe avuto qualche probabilità di cavarsela. La pista dell'aerautodromo è poi in uno stato di manutenzione approssimativo. L'abbiamo percorsa stamane constatando una rugosità notevole e parecchie buche di cui alcune profonde sette-otto centimetri. E' una pista di collaudi e di prove, ma è pericolosa ugualmente. Proprio domani Castellotti avrebbe dovuto ricevere la medaglia d'oro e la nomina ufficiale di campione d'Italia nel ècorso d'i una"cerimonia 'presso ] la sede dell'Automobil Cluli sede dell'Automobil di Milano. Paolo Bertoldi La bara con la salma del pilota portata a spalla dai meccanici della Casa modenese (Tel.) La signora Castellottl attende la bara del Aglio (Telefoto)