La malattia diventa visibile e il cameriere si uccide col gas

La malattia diventa visibile e il cameriere si uccide col gas La malattia diventa visibile e il cameriere si uccide col gas Pietoso dramma in una soffcorpo, ora si era esteso al co l a o i a o o e l l i e e e o ¬ Una signora che abita all'ultimo piano di via Nizza 15, lori verso le 18 $ccee in portineria per confidare le sue preoccupazioni: fin dal mattino lungo le scalo si sentiva un forte odore di gas. Le esalazioni erano più intense vicino alla porta di ima soffitta: quella tei cui virveva, da solo, il cameriere Fermo Orlandini, df 43 anni, Pochi minuti dopo la custode e rinquitllna scoprivamo una tragedia particolarmente dolorosa per i motivi che l'hanno provocata. I.'Orlandin; era cadavere nella soffitta, seduto a cavalcioni sull'unica sedia e con la testa reclinata sulle braccia adagiaite sulla spalliera. Nella stanzetta non c'erano forati H a gas né bocchettoni: per darsi la morte, Il cameriere aveva aperto la chiavetta della tubazione infissa nel muro. Il medico municipale, accorso sul posto insieme ad un sottufficiale ha accertato che il pover'uomo era deceduto da molte ore. L'Orlandini non aveva lasciato lIllllllf IIM1IIIIIM1IIIIIIIIIIIIIIII1IIIIIIIII1IIII1I11IIB STATO CIVILE 14 marzo 1957. Bertola Domenico, a. 68. v. Galuppi 12; Curti Allberto, m. 6, v Feletto 60; Avallo Giacomo, a. 84 c. Matteotti 45; Tomiato Roberto, a. 1. v. E. Giachlno 69; Bazzo Sante, a. 83, v. S. Paolo 34; Sicurella Pietro, a. 84, v. Cremona 4; Cigna Giovanni, a. 75, v. Donizzetti 2; Veiluva Maria m. Actis Alesina, a. 68, c. Lecce 3; Cagnola Enrico, a. 84. Deceduti in ospedale: Fabris Antonia v. Zamarato, a. 78; Alessio Giuseppe, a. 78; Scaravelli Marino, a. 76; Bapetto Giov. Battista, a. 74; Mannero Antonio, a, 34; Pleragnolo Luciano, m. 2; Careninì Isabella, a. 2. Morti 16 - Nati 27 - Matrimoni 20. Associazione artiglieri — E' stato eletto il nuovo consiglio direttivo della sezione di Torino, presieduto dal col. Edoardo Broslo. itta - L'eczema, limitato al llo: non poteva più lavorare alcun biglietto che spiegasse il tragico gesto; ma un suo compagno di lavoro chiari il mistero. Il cameriere aveva lavorato fino a domenica sera In un. caffè del centro. Da parecchie settiimane appariva preoccupato, depresso. Al suo collega, aveva confidato di essere effetto da un grave ed esteso eczema, che a poco a poco gli aveva piagato tutto il torace. Il medico gli aiveva prescritto delle cure, ma 41 tormentoso male non accennava a scomparire. .Sarebbe stato necessario un lungo periodo di ricovero all' ospedale, ma l'Orlandlni non. voleva f/iperne. T>.-.eva di perdere il $ sto di lavoro. Mercoledì il cameriere ei accorse, terrorizzato, che l'eczema aveva raggiunto il collo, stava per intaccare il viso. Non sarebbe più stato possibile nascondere la infermità, in quelle condizioni li proprietario del bar non gli avrebbe consentito di servire i clienti. La disperazione si impadronì dell'Oriandtai, che ave va una famiglia ma ne viveva da tempo lontano. Si chiuse nella soffitta, apri il gas e attese la fine. Pier Francesco di Bergolo visitato in clinica dal padre Pier Francesco Calvi di Bergo 10 che il 3 marzo scorso fu protagonista della grave sciagura automobilistica sulla strada di Valenza, 6 stato visitano ieri alle Molinette dal padre. Il conte Carlo Calvi si è recato alle 15,30 nel la clinica neurologica del prof. Bolsi, dove è ricoverato il figlio. Giunto espressamente dall'Egitto 11 conte Calvi era accompagnato dal fratello. Per lui l'aiw. Balestrerò aveva ottenuto dal Procuratore della Repubblica di Alessandria il necessario permesso di colloquio. Mentre il fratello si allontanava dalla clinica dopo pochi minuti, il Conte rimamtva presso il letto del figlio fino alile 18,40.

Luoghi citati: Alessandria, Bergolo, Egitto, Feletto, Lecce, Torino