Altre 35 scosse di terremoto in Grecia sotto una pioggia torrenziale

Altre 35 scosse di terremoto in Grecia sotto una pioggia torrenziale Altre 35 scosse di terremoto in Grecia sotto una pioggia torrenziale Crollo di migliaia di case incrinate dai movimenti tellurici di venerdì scorso - Lo sfollamento era già in alto e ciò ha scongiurato una strage • Tumulti nelle tendopoli improvvisale: la gente non vuole rimanervi e fugge verso il mare (Nostro servigio particolare) Atene, 9 marzo. Nuove scosse di terremoto, sensibilmente più deboli di quelle che ieri pomeriggio devastarono le regioni della Grecia centrale, hanno fatto tremare oggi la Tessaglia e le zone vicine. Trcntaclnque sobbalzi in poco meno di 24 ore. In queste vibrazioni di assestamento non si sono avute altre vittime, ma i danni sono ingenti, nelle località, ormai abbandonate da ieri sera, sono crollati 1 muri pericolanti e si sono allargate In misura allarmante le brecce e le lesioni prodotte dal terremoto di ieri. Secondo le ultime segnalazioni, sono più di quattromila le costruzioni smantellate, ed ammontano a circa ventimila i senza tetto. Ma a centinaia di migliaia si calcolano le persone che, in preda al panico, hanno abbandonato la terra dì Tessaglia per andar a cercare riparo in genere verso le zone del nord. Risultano affollate anche le coste, dove la popolazione si tiene pronta a'lanciarsi verso il mare aperto, con le imbarcazioni rastrellate dopo tumulti, appena dovessero registrarsi altre vibrazioni telluriche. I»a gendarmeria ha comunicato al ministero degli Interni che la gente non vuole saperne di fermarsi nelle tendopoli che il governo ha fatto tempestivamente rizzare nelle campagne della Tessaglia. Ci sono stati incidenti, afferma uno del più recenti rapporti della gendarmeria, perché < la folla vuole allontanarsi il più possibile ». Il numero delle vittime resta fissato, stasera, in due morti e in oltre cento feriti gravi. Più di trecento invece le persone che hanno sofferto ferite di minor entità. A scongiurare una ecatombe è stato il fatto che le scosse che smantellarono e fecero franare costruzioni grandi e piccole furono provvidenzialmente precedute, con uno scarto di quasi cinque minuti, da vibrazioni ondulatorie di scarsa energia. Quando si determinarono i sobbalzi di piena devastazione, la gente era già in fuga verso la campagna. Piogge torrenziali si abbattono ancora stasera sulle regioni terremotate. Le popolazioni che già la notte scorsa si erano accampate all'addiaccio, si preparano a trascorrere un'altra nottata in quelle stesse drammatiche condizioni. A causa dell'incalzare delle scosse di terremoto, anche la gendarmeria ha dovuto abbandonare le località devastate e si è attestata ai margini dell'abitato. Nella regione di Valestino, che è l'epicentro di questo sommovimento tellurico, le case distrutte (e nella maggior parte rase al suolo) sono- più di duemila. Nella zona di Volos, circa novecento costruzioni sono crollate o sono sul punto di franare; in quella di Pharsala sono una cinquantina le case smantellate dal terremoto e poco meno di seicento quelle fortemente danneggiate; ottocento circa le costruzioni distrutte e duramente devastate nel settore di Larissa. I villaggi praticamente smantellati sono una cinquantina. Hanno sofferto danni rilevanti persino costruzioni estremamente robuste, e fra di esse quattro stabilimenti alla periferia di Volos. La veloce operazione di soccorso e di assistenza lanciata dal governo ellenico non può peraltro fronteggiare in misura sufficiente la drammatica situazione che si è determinata. Una gran parte delle migliaia di tende che il genio mi¬ litare è andato a sistemare nelle campagne della Tessaglia e delle regioni vicine sono disertate dalle popolazioni in fuga. Oggi i sovrani di Grecia, recatisi nelle regioni devastate dal terremoto, hanno trovato quasi il vuoto ad attenderli. Anche le località ohe meno hanno sofferto sono state abbandonate «Un'atmosfera di esasperato ilenzio domina su molte zone », dice un rapporto della gendarmeria. « Solo di tanto in tanto il silenzio è rotto dal crollo di pareti. La pioggia va aiiiiiiimiiiiiiiiiiiimmiiiiiiii iiiiii a gonfiare le crepe e le spalanca. La popolazione ha lasciato quasi tutte le sue masserizie nelle case abbandonate con rapida fuga ». - Ad Atene il Consiglio dei ministri ha tenuto una riunione pressocché Ininterrotta per seguire, attraverso le segnalazioni della gendarmeria e del genio militare, gli sviluppi della situazione. Si calcola che occorreranno diversi giorni per poter giungere ad un bilàncio definitivo delle vittime e del danni. „ _ a. p. mimmimiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiii Fuggiaschi dalle case crollanti si riscaldano, nella notte, ad un fuoco (Radiofoto)

Persone citate: Larissa, Volos

Luoghi citati: Atene, Grecia