Dopo aver visitato la moglie moribonda si uccide con una tucilata al petto

Dopo aver visitato la moglie moribonda si uccide con una tucilata al petto Dopo aver visitato la moglie moribonda si uccide con una tucilata al petto L'impressionante episo Pinerolo, 26 febbraio. Dopo aver visitato la moglie gravemente ammalata nell'ospedale Cottolengo di Pinerolo, dove sabato era stata operata d; urgenza, l'ex-autista di piazza Serafino Alettore di anni 55 si è ucciso sparandosi al cuore con un fucile da caccia caricato a panettoni. Il tragico fatto è avvenuto alle 18,15 di oggi dietro la cripta del Camposanto, a poca distanza dall'ospedale. Qui, in stato di incoscienza, — come si è detto — giace la moglie dell'Alettore, certa Federici Luigina di anni 57. I due coniugi, senza figli, convivevano con la madre della sposa — Federici Maddalena di anni 78 — in una delle case dello squallido quartiere di via Principi d'Acaja. L'Alettore, che in gioventù faceva l'idraulico, diventò più tardi autista di piazza, ma da tempo aveva cessato anche questo mestiere, dedicandosi, per vivere, alla pesca ed alla caccia in cui era abilissimo. Ultimamente la grave malattia della moglie gli aveva annebbiato un po' la mente. Nel pomeriggio di oggi, vestito l'abito della festa, si è recato ancora una volta a visitare la moglie, della quale si disperà la guarigione. Subito dopo è corso a casa, ha imbracciato il fucile da caccia a due canne e quindi si è recato dietro il Camposanto. Appoggiate le canne del fucile al petto alla altezza del cuore, . iia fatto j scattare entrambi i grilletti ed è quindi caduto esanime al suolo. A dare l'allarme è stato il custode del cimitero, Giuseppe De Petris che, accorso allo i dio è avvenuto presso i sparò e resosi subito conto di quanto era successo, ha chiamato telefonicamente i carabinieri, per gli accertamenti del caso. La salma è stata composta nell'obitorio dello stesso cimitero. La Giunta Comunale di Aosta è tutta formata di comunisti Mancata protesta contro la Rai Aosta, 26 febbraio. Il consiglio comunale ha risolto questa sera la travagliata Situazione in cui si dibatteva fin dalle elezioni la giunta municipale, accettando le dimissioni dei due assessori del PSI e dei due dell'Union Valdòtaine sostituendoli con altrettanti comunisti. Doveva essere una seduta imperniata su questo importante argomento e quindi con un'atmosfera parecchio tesa: è venuta fuori invece in apertura di seduta una sorprendente mozione dell'assessore dimissionario signor Bosso del PSI che ha portato in aula una ventata di buonumore. La mozione presentata dall'assessore Bosso voleva essere una protesta contro la Rai per < espressioni poco riguardose verso la città di Aosta >, usate nella nota trasmissione umoristica t Bóndì Cerea > di domenica 17 febbraio scorso. In quella speciale rubrica era stato registrato uno sketch che prendeva spunto dal noto scandalo scoperto ultimamente ad Aosta per gli esoneri militari e dalle battute umoristiche, l'assessore Bosso si è ritenuto offeso tanto da chiedere ai il cimitero dì Pinerolo suoi colleghi, facendo appello al < senso di dovere» un voto unanime di protesta da trasmettere alia direzione- della RaiLa discussione che ne è seguita ha dimostrato però chiaramente che il consiglio non intendeva seguire la proposta ed offrire sia alla Rai che ai giornali il motivo e la materia per ulteriori battute umoristiche a carico degli aostani. Nessuno però è riuscito a smuovere l'assessore Bosso dalla sua posizione, per cui, rimasto solo, il proponente ha dichiarato che avrebbe protestato ugualmente, a titolo personale, presso la Rai per < la grave scorrettezza che ha offeso Aosta e i suoi cittadini ». Va rilevato, come ha detto l'aw. De Vita, consigliere unionista, che il fatto non poteva costituire un'offesa, dato che nella realtà erano effettivamente accaduti questi illeciti da parte dell'Ufficio Leva e che pertanto nessuno, se non i protagonisti dello scandalo, poteva considerarsi toccato dalle battute pronunciate in quello sketch. Il consiglio ha poi accettato le dimissioni dei quattro assessori, socialisti e unionisti, sostituendoli con comunisti. Nuova eruzione dell'Etna e timori fra la popolazione Catania, 26 febbraio. L'Etna ha cominciato a lanciare verso il cielo nuvole di fumo miste a fiamme. Gruppi di abitanti dei villaggi intorno al vulcano si preparano a sfollare, in quanto gli esperti hanno dichiarato che il fenomeno prelude ad una nuova eruzione.

Persone citate: Bosso, De Vita, Federici Luigina, Federici Maddalena, Giuseppe De Petris