Richiesta all'Autostrada del Sole

Richiesta all'Autostrada del Sole Richiesta all'Autostrada del Sole Il tracciato umbro-sabino anticiVenezia Tarvisio e farebbe rispar E' stata iniziata la prima fase dei lavori per la costruzione dell'< Autostrada del Sole > Milano - Bologna - Firenze - Roma -Napoli. Mentre non esistono apprezzabili controsti sul tracciato della nuova arteria da Milano a Firenze e da Roma a Napoli, il percorso studiato per il tratto Firenze-Roma ha suscitato molte riserve ed alcune proposte di varianti. Il progetto ufficiale curato dalla SIS1 (Sviluppo Iniziative Stradali Italiane) segue la linea più breve: Firenze-Monte S. SavinoOrvicto-Orte-Roma. Gli enti locali delle province di Siena e Viterbo hanno suggerito di spostare il tracciato dell'autostrada più a occidente, facendogli attraversare il Chianti ed avvicinandolo ai laghi di Bolsena e Bracciano. Una società organizzata a Perugia da privati cittadini, a scopo di studio e senza finalità di lucro, la SAIC (Società Autostrada Italia Centralej, ha presentato un terzo progetto definito « umbro-sabino »; il percorso dell'autostrada verrebbe spostato ad oriente, all'incirca sulla linea FirenzeMonte S. Savino-Lago Trasimeno-Marsciano-Terni-Roma. Gli obiettivi ed i vantaggi di questo progetto vengono illustrati da Bruno Buitoni, presidente della S.A.I.C., nella seguente lettera: « Signor Direttore, il problema del tracciato della < Autostrada del Solo > nel tratto Firenze-Roma è talmente entrato nel piano nazionale — poco per merito mio e della Società che ho l'onore di presiedere, moltissimo per suo merito intrinseco — che anche il suo corrispondente da Roma Enrico Altavilla si è fatto eco degli addebiti che in Alta Italia, e specialmente a Milano per voce di un quotidiano economico locale ripreso da diverse altre pubblicazioni, si sono fatti alla tesi da noi sostenuta. Spero perciò che lei "il voglia concedere un poco di spazio per respingere pIi addebiti stessi e per chiarire ai suol lettori che il nostro problema è ofgi puramente e ir"--i\cemw*o un importante problema nazio naie. «CI viene rimproverato ohe la nostra azione ritarda la sollecita realizzazione dell'Autostrada, ma non è giusto e necessario che la più grande e la più costosa opera pubblica dell'Italia di oggi, che durerà nei secoli, debba essere stu¬ perebbe in parte la futura Roma miare al Paese decine di miliardi diata in ogni suo più piccolo dettaglio? « Ci viene anche addebitato che il tracciato "umbro-sabino" da noi propugnato e sostenuto per il tratto Plrenze-Roma, allunga il percorso di una decina di chilometri e costa .6-7 miliardi in più del tracciato sostenuto dai funzionari della Società concessionaria. Noi non neghiamo tutto questo ma, di contro, sosteniamo che nel campo economico si trascura volutamente il maggior reddito che il nostro tracciato apporterebbe all'Autostrada, concetto questo che sarebbe basilare per un imprenditore privato e che invece non ha nessun peso o quasi per una impresa statalizzata. « Ma soprattutto non si vuol dare nessuna importanza al nostro fondamentale argomento, per il quale appunto la nostra tesi entra di pieno diritto nel quadro nazionale, che cioè il tracciato "umbro-sabino" oltre ad essere il collettore di tutto il traffico delle province marchigiane verso Roma, diventa nel suo primo tratto, Roma-M arsciaìio di 120 lem. circa, la sede comune di quella fatale, necessaria futura Autostrada Roma-Venezia-Tarvisio, che l'Italia dovrà costruire in un secondo tempo, e per allacciarsi alla Vienna-Tarvisio che l'Austria costruirà prestissimo, e per attenersi al piano della viabilità europea che l'OECE ha progettato. «Altro che campanilismo e provincialismo! Si tratta di risparmiare al Paese decine di miliardi domani con pochissima spesa oggi, si tratta di facilitare l'accesso della maggiore corrente di turismo (circa il 30-35%) che entra in Italia dai passi alpini orientali, si tratta di facilitare le nostre relazioni ed i nostri traffici con tutto il Nord-Est europeo; e — ultimo ma non ultimo — di estromettere o immettere per 1 secoli a venire una nobile, bella ma diseredata regione quale l'Umbria nella maggiore corrente nazionale del traffico. « E trascuro molti altri argomenti, come quello dell'errore che si commetterebbe realizzando l'Autostrada parallela a poche centinaia o decine di metri dalla principale ferrovia dorsale del Paese nel tratto Arezzo-Roma, facilitando così la distruzione di ambedue nel caso deprecato di nuove calamità future. Bruno Buitoni >.

Persone citate: Bruno Buitoni, Enrico Altavilla, Saic