Cinque morti nelle Alpi svizzere per la caduta di grosse valanghe

Cinque morti nelle Alpi svizzere per la caduta di grosse valanghe L'Europa centro-occidentale sotto la minaccia delle piogge e del disgelo Cinque morti nelle Alpi svizzere per la caduta di grosse valanghe Numerosi feriti - Si teme che il numero delle vittime possa uumentare - Lina spedizione di soccorso travolta dalla massa nevosa nel canone dei Grigioni - lutti i fiumi francesi in piena • Alcuni centri sono già siati evacuati - Sospesa la navigazione sul Reno in Germania ,Cinque morti e numerosi fe-riti sono il tragico e non defi-nitivo bilancio delle disgrazie provocate dalla caduta di valanghe nel massiccio delle Alpi svizzere Si teme che il numero delle vittime sia suscettibile di un ulteriore aumento, poiché per il momento non è stato possibile mettersi in contatto con alcuni villaggi alpestri ohe, secondo informazioni non ancora confermate, sarebbero stati investiti da enormi valanghe di neve bagnata. L'afflusso di aria calda, accompagnato da una \iioggia persistente fino a 8 mila mètri di attitudine, ha causato lo sciogliersi prematuro della néve, che nella scorsa settimana ora caduta abbondanteménte sulla catena delle Alpi svizzere; di conseguenza, si sono staccati dai fianchi delle montagne giganteschi ammassi di neve. Particolarmente grave appare la situazione nelle Alpi della Svizzera centrale, dove valanghe della lunghezza di parecchi chilometri hanno ostruito le più importanti arterie. Anche nel Vallese e nei Grigioni sono precipitate a valle numerose slavine. Nella pianura quasi tutti i corsi d'acqua sono già straripati, allagando i quartieri bassi di diverse cittadine. Nella località di Langenthal, che si trova sui bordi dell'Aure, il più grande fiume della Svizzera dopo il Reno, tutto le strade sono sommerse dai flutti. Altre inondazioni si segnalano nella Svizzera romando. Particolari preoccupazioni si nutrono per la costante crescita del livello del Lago di Neuchdtel, che in meno di dodici ore è aumentato di quaranta centimetri. Nel cantone omonimo la circolazione stradale è praticamente interrotta. La più grave delle sciagure causate dalle valanghe, è. avvenuta nel massiccio del Pizol (Cantone dei Grigioni). Una comitiva di sciatori è stata sorpresa nel tardo pomeriggio di ieri dal precipitare di masse nevose; una turista inglese, Maria Good-Ackermann, è rimasta sepolta, mentre gli altri facevano in tempo a trarsi in salvo con le proprie forze. Da una vicina capanna partivano subito aldine nuidc verso il luogo della disgrazia. Purtroppo, un'altra valanga si staccava dai fianchi dei Pizol, investendo la colonna dei soccorritori. Due di essi, Teo Ghermann e Giacomo Mettler, sono morti soffocati sotto la monta fl"a di neve, Nelle vici" -r,ze di BasseNendez iVallese/ un ammasso di neve bagnata ha travolto ieri sera un intero caseggiato, proiettando a parecchie centinaia di metri i rottami di una baracca di legno. Due operai svizzeri che si trovavano all'intetno sono rimasti schiacciati. Secondo le ultime notizie, diversi villaggi delle Alpi sarebbero isolati dal resto del mondo, essendo stati bloccati dalle valanghe tutti i mezzi di comunicazione, compreso il telefono. I danni "sono ingenti; secondo calcoli,, approssimativi si aggirerebbero'intorno a diversi milioni di franchi svizzeri. Poiché continua a piovere su tutte le Alpi, si prevedono altri disastri. Le autorità hanno intanto predisposto misure di precauzione, corno l'evacuazione di alcuni villaggi. Una valanga ha bloccato nella località di Wasse'n la strada del Gottardo. Parigi, 25 febbraio. La pioggia, caduta in abbondanza nel mese in corso, e lo scioglimento precoce delle nevi hanno provocato la piena di tutu i fiumi di Francia; vaste zone sono rimaste allagate e numerose strade interrotte. A Parigi la situazione non è ancora grave, ciononostante molta gente ieri è andata a passeggio sui Lungosenna per osservare il lento salire dell'acqua torbida verso i piedi del famoso * Zuavo », monumento eretto da Napoleone sul fianco del ponte dell'Alma, che, si pud dire, serve da < termometro », Parigi è inondata quando l'eroico soldato ha l'acqua alla gola, per ora essa gli bagna appena i piedi; ma il livello del fiume continua a salire di un metro al giorno e per mercoledì si prevede che la navigazione dovrà venire so spesa perché i barconi non potranno più passare sotto 1 ponti. E' già grave, invece, la situazione a sud di Parigi, dove la Senna e l'Yonne hanno allagato la campagna, formando un lago largo parecchi chilometri dal quale emergono ciuffi di alberi. Alcune strade sono già allagate nella cittadina di Clame'cy. Parecchie scuole sono state evacuate a Montargis, piccolo centro attraversato da numerose ramificazioni del Loing; sono ugualmente sommerse le vie lungo la Dordogna, nelle città di Périgueux e Montiynac. ed il fiume-minaccia ora Bergerac. Beynac e altri paesetti. Le autorità sono pronte ad evacuare la cittadina di La Réole se si dovesse aggravare lo straripamento della Garonna; a Limoges, gli abitanti hanno già sgomberato molti piani terreni e la popolazione del paesetto di Montmorillon, attraversata dalla Vienne, si è rifugiata ormai ai primi piani delle case; ugualmente minacciati sono i quartieri bassi di Nevers e Cognac; sono già inondati i quartieri della riva sinistra del Rodano a Lione, dove il ponte della Guillotière è stato chiuso. , Non è migliore la situazione nell'Est della Francia, dove la Mosella ha già raggiunto il segnale di pericolo a Bpinal; i rivieraschi del Boubs abbandonano le case a Bésancon. Finora si lamenta una sola vittima: un bambino di 11 anni è scivolato in un torrente vicino a Mulhouse ed è stato travolto dalla corrente impetuosa. Bonn, 25 febbraio. La navigazione sul Reno superiore è stata sospesa stamane a causa dell'improvvisa piena dei fiume: piena dovuta particolarmente al favonio, vento caldo che ha rapidissimamente sciolto le nevi in alta mzmumtItveSsdsdstiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiu montagna, e alle piogge torrenziali sulle Prealpi bavaresi e nella Foresta Nera. A Breisach il Renò da ieri mattina a ieri sera è salito da un metro e cinquantotto centimetri a quattro metri e settanta, per raggiungere i quattro metri e novantasctte stamane. Il volume delle acque è aumentato da 1000 metri cubi al secondo a 3200 metri cubi. A Friburgo il Reno sale di 1,0 centimetri all'ora. Data la rapidità delle acque, sono stati sospesi i traghetti. Tutti gli affluenti del Reno provenienti dalla Selva Nera sono in piena, — «-^

Persone citate: Breisach, Garonna, Giacomo Mettler, Maria Good-ackermann, Mosella, Senna, Teo Ghermann, Vallese, Vienne