Cambiò sepoltura ad un morto credendo d'aver sbagliato fossa

Cambiò sepoltura ad un morto credendo d'aver sbagliato fossa Oggi il processo od un necroforo del Monferrato Cambiò sepoltura ad un morto credendo d'aver sbagliato fossa Alessandria, 11 febbraio. Domani martedì sarà discus sa dinanzi al nostro Tribunale una causa piuttosto insolita. Imputato Giovanni Torti di 44 anni residente a S. Salvatore Monferrato, che svolge nel Comune le mansioni di necroforo e deve rispondere del delitto previsto dall'articolo 407 del codice penale: violazione di sepolcro. La pena contemplata per tale reato varia da un anno a cinque anni di reclusione. Insolito il reato e insolita la vicenda che ha condotto il Torti sul banco degli accusati. Nel cimitero di San Salvatore era sepolta la salma di Mario Casolati, nella fossa contrassegnata col n. 293. Nell'ottobre del '55 il Torti dovette seppellire Un. nuovo defunto, il sig. Luigi Gota: pertanto ne collocò la salma nella fossa accanto a quella del Casolati, la n. 294. Senonché, alcuni mesi dopo, la signora Salvina Casolati, figlia del povero Mario, recandosi in visita al cimitero s'avvedeva della nuova inumazione; siccome già da tempo ella aveva comunicato al Mu nicipio la sua intenzione di ac quistare la fossa vicina a quella del padre, riteneva il suo presunto diritto leso e protestava vibratamente con il Torti, minacciando di rivolgersi ai funzionari del Comune per le lamentele del caso. Il Torti, temendo di aver sbagliato e nell'intento di ri mediare a quello che riteneva un err->-e, senza consigliarsi con i superiori provvedeva di sua iniziativa a togliere la bara del Gota dalla fossa 293 traslandola in altro sito; non pensava naturalmente neanche a provvedersi del prescritto nulla-osta dell'autorità sanitaria. I familiari del Gota, succes sivamente, recatisi al cimitero, avevano la sorpresa di non trovare più il congiunto defunto. Ne nasceva un pandemonio che non si placava neppure alle giustificazioni addotte dal Torti. I parenti del defunto Luigi Gota sostenevano di ave-1 re diritto alla fossa che ave- ; vano scelto il giorno prima della sepoltura: infatti a San Salvatore, la vendita dei loculi avviene unicamente al momento della sepoltura. Il fatto veniva a conoscenza dell'autorità giudiziaria di Alessandria la quale procedeva nei confronti del Torti e di Salvina Casolati per concorso in violazione di sepolcro. In istruttoria la donna veniva prosciolta con formula ampia in quanto ritenuta non responsabile materialmente dell'abusiva traslazione. Era invece rinviato a giudizio il necroforo. Il Torti si difende asserendo di aver agito in buona fede e comunque perché spinto dai rimpreveri della Casolati. L'imputa'o sarà difeso dall'aw. Pagliano di Alessandria mentre il Tribunale sarà presieduto dal dott. Baudoin. Sosterrà la Pubblica Accusa il Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Aragnetti.

Luoghi citati: Alessandria, San Salvatore