Colville, portavoce della regina si limita a dire: "no comment"

Colville, portavoce della regina si limita a dire: "no comment" LE NOTIZIE SULLA VITA CONIUGALE DI ELISABETTA Colville, portavoce della regina si limita a dire: "no comment" A 10 anni dal matrimonio si parla della diversità di carattere dei coniugi - Le troppe assenze di Edimburgo irritano la curiosità - Pilota, avendo a disposizione lo squadrone aereo della regina, il duca non fa 4 ore dì volo per raggiungere la famiglia - "E come si spiega ai bambini questa faccenda?,, - Per smentire, dice un giornale, «portate Filippo a casa» (Dal nostro corrispondente) Londra, 11 febbraio. Tre giornali britannici hanno stamane rotto il silenzio sulle voci di una crisi matrimoniale fra la Regina Elisabetta e il Duca di Edimburgo: anzi, con la pubblicazione da parte di alcuni giornali europei ed americani delle voci, secondo cui il viaggio del duca di Edimburgo — durato oltre tre mesi 1— nonché la sua sorprendente sosta a Gibilterra per dieci giorni in attesa della visita di stato in Portogallo, sono dovuti più a difficoltà di famiglia che non al senso del dovere verso il calendario di Corte, si può dire che qui sia entrato in funzione in pieno il cerimoniale tradizionale con cui la stampa inglese segue le crisi della sua famiglia reale. La cosa ha invariabilmente inizio con la ripubblicazione di notizie che sono state prima pubblicate all'estero: queste informazioni vengono ricopiate accuratamente e additate all'indignazione del pubblico, il quale però le legge con enorme interesse; poi si passa alla fase degli articoli di fondo, in cui viene condannata la irrespon¬ lllllllllllillllllllllllllMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIII sabilità di coloro che hanno avuto l'indelicatezza di riferire quanto hanno appreso, quasi sempre, dalle voci che circolano a Londra; Infine — e questo non si sa se si verificherà anche nell'attuale occasione, ma certo si è verificato in passato sia per l'affare Windsor che per l'affare Townsend — si passa alla vera e propria' cronaca locale. Per ora la stampa britannica reagisce alle voci che corrono sulla sua famiglia reale esattamente come la stampa olandese reagiva qualche mese fa in un caso analogo: allora era la stampa olandese rche si lamentava di quella britannica, ora è quella britannica che si lamenta di quella americana ed europea. La scintilla è scoccata venerdì quando un corrispondente americano ha riferito al suo giornale l'esistenza di una crisi nei rapporti fra la Regina e suo marito: 11 giornalista basava la sua < notizia », oltreché sulle voci correnti, anche sull'osservazione fatta dal resto della stampa britannica che le assenze del Duca da casa sono state negli ultimi anni sempre più prolungate, sul fatto che IIIIIIIIIIIIIIIIlllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllII nell'ultima fase del suo lungo viaggio in Australia e verso il Continente antartico, anziché affrettare il ritorno a Londra, il Duca di Edimburgo avrebbe deciso di fermarsi ad osservare da Gibilterra alcune manovre navali di non eccezionale importanza e di compiere una visita privata alla celebre rocca. A questo si potrebbe aggiungere che da tempo corrono a Londra molte voci sul fatto che già da quasi un anno il Duca aveva l'abitudine di assentarsi da palazzo per trancorrere il suo tempo libero in l'orma privata — particolarmente con due amici, il segretario Parker e 11 fotografo Baron, nello studio di quest'ultimo —, anziché restare a Bucklngham Palace a godersi I piaceri della famiglia. Vi è chi parla della caratteristica indipendenza di carattere dei membri della famiglia dei Mountbatten e la paragona alla pacatezza dei Windsor: vi è chi fa osservare che questo è il decimo anno del matrimonio, e che in questi dieci anni non è affatto impossibile che i caratteri della Regina e del Duca si siano sviluppati In direzione oppostavi è chi dà la colpa alla vita di corte che per la Regina è ambiente naturale di vita mentre può essere per Filippo una prigione. Vi è chi dà la colpa al Duca e ricorda che 10 anni fa era un tenentlno che viveva solo del suo magro stipendio mentre ora c uno degli uomini più ammirati, più ricchi e più influenti del Paese nonché giovane a prestante. Vi è infine chi borbotta contro il mito della monarchia, mito che esige da chi lo rappresenta una perfezione umanamente irraggiungibile. A queste considerazioni di ordina generale che sono del resto lo spunto della maggior parte delle conversazioni e si sentono in giro per Londra, andrebbero aggiunte le centinaia e centinaia di pettegolezzi che la gente assicura di aver appreso direttamente da qual cimo che conosce qualche altro che è molto vicino agli ambienti di casa reale. E viene usato il classico proverbio inglese che assicura che dove c'è fumo ci deve essere anche un po' di fuoco. Stamane dunque tre giornali inglesi hanno riferito non solo che 1 giornali americani parlano di difficoltà matrimoniali ma anche — cosa sorprendente — che un portavoce di Bucklngham Palnce ha sentito di alcune difficoltà ma le ha smentite ad uso esclusivo della stampa americana. Al giornalisti inglesi, che hanno pregato il comandante Colville ' — capo dell'ufficio stampa della Regina — di ripetere la affermazione, egli si è limitato a dire: « No comment ». La storia continua da venerdì scorso. Ieri mattina il giornale domenicale Sunday Pictorial ha dedicato la sua piccola prima pagina ad un editoriale con tanto di punto Interrogaitlvo: < E come si spiega ai bambini questa faccenda? >. I bamhini sono il principe Carlo e la principessa Anna. La faccenda strana — indubbiamente strana — è che il duca pilota e appassionato di volo, con a disposizione un intero squadrone aereo, Io squadrone della Regina, si trova a quattro ore di distanza da casa nonostante non veda la moglie e I bambini da oltre tre mesi. Resterà a Gibilterra ad aspettare la moglie fino a sabato prossimo 16 febbraio. Sabato 9 febbraio, né la regina né il duca avevano nulla di importante da fare. La regina è andata alle corse in Inghilterra, il duca è andato al football a Gibilterra. La spiegazione ufficiale è che ambedue, la regina e il duca, debbono attenersi al calendario stabilito. E poiché la convenzione vuole che le critiche non siano mai formulate al reali ma ai loro consiglieri, « la corte > viene accusatr. ài non avere tenuto conto del desiderio dei duo spesi di riabbracciarsi dop<> 115 giorni di assenza. Pare tuttavia che questo calendario sia stato fissato dal duca di Edimburgo non sei mesi fa, ma nell'ultima fase del suo lungo viaggio ossia appena una settimana fa; e un portavoce di Bucklngham Palace assicura che < l'idea è sua >. Stamane il confratello del Suivday Pictorial per 1 giorni lavorativi, ossia il Dalli/ Mirror ha lanciato addirittura una sfida alla Corte: per smentire le voci < ridicole > ohe corrono in America e in Europa — scrive il giornale — non resta che una cosa da fare < portare a casa Filippo >. I giornali di questa sera non riprendono l'argomento e può darsi che fino a che non giunga qui di riflesso un'altra folata di informazioni pubblicate all'estero 'a stampa britannica taccia sull'argomento. Un giornale londinese della sera tuttavia pubblica un minuscolo articolo di fondo che è soprattutto interessante per la cieca fede che esso riflette. L'articolo dice: <Per alcune sfere della stampa americana non vi è voce riguardante la famiglia reale britannica che sia troppo fantastica. La storia delle difficoltà matrimoniali fra la Regina e il duca di Edimburgo è la più ridicola che si sia mai sentita. Il pubblico britannico nutre affetto oltre che lealtà per la corona perché vede nella regina e in suo marito e nei loro due splendidi bambini l'ideale della vita familiare come viene intesa in questo paese. Non vogliamo più sentire queste voci che non 'hanno senso >. r. a. ■ ! 111 ì L1111E11111U ! 1111M L1 1M M11 ] E11M J11 i ! 11M M1

Persone citate: Carlo, Colville, Elisabetta, Elisabetta Colville, Mountbatten, Townsend, Windsor