Rinviata dopo lunga discussione una proposta di ridurre le imposte

Rinviata dopo lunga discussione una proposta di ridurre le imposte JLA SEDUTA J>Eli COMSIGLIO COMUNALE Rinviata dopo lunga discussione una proposta di ridurre le imposte II provvedimento sarà esaminato dopo il dibattito sol bilancio del Cornane Il Consiglio Comunale si è riunito ieri sera in seduta straordinaria per discutere una proposta dei socialcomunisti tendente ad ottenere sgravi fiscali per determinate categorie e una riduzione generale delle imposte di consumo. L'ordine del giorno presentato dai consiglieri del p.c.i. e del p.s.i. si compone di due punti: 1) passaggio dal terzo al secondo limite nell'applicazione delle sovrimposte sui terreni e fabbricati; 2) agevolazioni, nell'applicazione dell'imposta di famiglia, a favore di contribuenti inseriti in categoria C. 1 ai fini dell'imposta di ricchezza mobile. Il primo punto viene illustrato dal prof. Garbagnatl (p.c.i.). Passando dal terzo al secondo limite nelle sovrimposte su terreni e fabbricati, in base alla legge il Comune avrà la facoltà di determinare le aliquote di gran parte delle altre imposte, cioè di ridurle. Rimanendo al « terzo limite » la legge obbliga invece l'Amministrazione Civica ad applicare su tutti i tributi le aliquote massime. In pratica — spiega l'oratore — solo le imposte di consumo su carne, vino, alcoolici, materiali di costruzione rimarrebbero inalterate. Su tutte le altre voci vi potrebbero essere delle riduzioni. Vantaggi a favore dei contribuenti si otterrebbero anche nell'applicazione dell'imposta di famiglia ecc. Gli sgravi, se approvati, dovrebbero entrare in vigore dal 1° gennaio 1958 e Torino sarebbe la rrinia grande città italiana ad applicarli. Il secondo punto viene illustrato dal prof. Li_mberto (p.s.i.). Si tratta sostanzialmente di applicare ad artigiani e ambulanti le facilitazioni concesse agli operai ai Ani dell'applicazione dell'imposta di famiglia. L'aw. Graverò (p.l.i.) avanza una pregiudiziale. Prima di discutere questi sgravi (su cui si dichiara d'accordo) chiede che si itn^ilisca se il bilancio comunale può sopportarli anche in riferì men'.o ai bilanci dell'Azienda tranviaria e dell'Azienda elettrica. In altre parole l'aw. Cravero domanda se l'Amministrazione Civica può, contemporaneamente, ridurre le imposte e sanare i deficit dell'A.T.M. e dell'A.E.M. per non aumentare le tariffe. L'aw. Cravero valuta a 700-800 milioni il minor introito del Comune 6e sarà accettata la proposta dei socialcoraunisti. Il Sindaco pone in discussione la pregiudiziale formulandola in questi termini; « Si desidera sapere se il bilancio comunale può sopportare il sacrificio richiesto e conoscere il peso che avranno i bilanci dell'A.T.M. e dell'A.E.M. Prima di approvare la proposta si chiede cioè di discutere il bilancio del Comune e quelli delle aziende municipalizzate ». La pregiudiziale viene approvata con 37 voti favorevoli e i» contrari: la proposta social-comunista sarà discussa dopo l'esame dei bilanci. A conclusione della seduta il iiiiimiiniiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii da riro Cirifier w. ni 6e one in auò e i M. ta bile e37 la dii. il Sindaco risponde infine ad una seconda interrogazione dei socialcomunisti sulle cor izioni economiche, industriali e assistenziali della città: dal 1954 e\ '56 il costo della vita è aumentato del1'8.]0 per cento ed i salari (nel settore metalmeccanico) del 14 per cento; non vi sono licenziamenti in massa e le assunzioni superano il numero dei licenziamenti individuali; i consumi « pro-capite > sono stati, nel 1956, uguali a quelli del '54; i disoccupati al 31 dicembre '56 erano 20.048, di cui una parte si presume sia occupata senza libretti. Nel 20 mila sono compresi 2500 pensionati e casal bugile. Proseguendo nella sua esposizione l'aw. Peyron annuncia che nel 'SS vi sono stati circa 46 mila immigrati e 14 mila emigrati; per effetto di questi spostamenti la popolazione della città è cioè aumentata di circa 32 pula unità senza che sia peggiorata la disoccupazione. iiiiiiiiiiiimiimiimiiiiiiii iiiiiimmiimi

Persone citate: Cravero, Peyron

Luoghi citati: Torino