Le melodie semplici ed orecchiabili conquistano ancora il pubblico italiano

Le melodie semplici ed orecchiabili conquistano ancora il pubblico italiano Si è conclusa a Sanremo la prima parte del Festival Le melodie semplici ed orecchiabili conquistano ancora il pubblico italiano Le giurie hanno riconfermato il loro favore per gli autori più popolari - Le tre canzoni vincitrici: «Corde della mia chitarra», «Usignolo» e "Scusami» Stasera di scena i compositori "liberi„ (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 9 febbraio- Sulla linea di partenza per il traguardo finale del festival erano allineati stasera, insieme con qualche nome nuovo, dei veri campioni. E' gente che vanta al suo attivo grossi successi dei tempi in cui i festivals non esistevano e altresì vittorie riportate nelle precedenti rassegne di Sanremo. Tra i cinque pezzi, selezio¬ nati giovedì vi era Usignolo di Concina, il compositóre ohe vinse nel 19S2 con Vola colomba; Cancello fra le roae su parole di Bcrtini, arrivato primo nel '54 con Tutte le mamme; il ritmato pezzo Casetta im Canada di Mascheroni, finalista nel '5£ con Papaveri e papere e l'anno scorso con Amami se vuoi. /( quintetto di canzoni scelte ieri sera portava alla ribalta Corde della mie chitarra di Ruccione, veterano del, festival che' vinse nel 'SS con Buongiorno tristezza; Un filo di speranza di Seracini, vittorioso alla primo edizione sanremese con Grazie dei fiori; Per una volta, ancora di D'Anzi che fu primo nel '53 con Viale d'autunno. Una bella schiera di « assi >. Il pubblico dice: € Sempre gli stessi ». Ma è logico che sia cosi. In queste manifestazioni viene fuori chi ha più consumato mestiere, esperienza di pubblico, capacità di creare non già la bella canzone in sé e per sé (come si faceva ai beati tempi dell'artigianato) ma il pezzo da festival. Occorre una musica di pronto « arrivo » sul pubblico, suscettibile di essere « arrangiata » a dovere con una partitura abbastanza densa c ben tornita, su parole facili, scorrevoli, di sicuro effetto. Non si tratta di conquistare il gran pubblico, ma di persuadere il più rapidamente possibile le giurie sparse e gli ascoltatori in sala. Le giurie del festival vengono scelte sera per sera nelle quattordici sedi della RAI. Anche i settanta giudici spettatori mutano ogni volta. Ieri sera, ad esempio, si temeva che il « Gala della Rosa » dello vicino Montecarlo sottraesse al Giardino d'Inverno sanremese un certo uditorio più scelto: i giudici in sala, invece, hanno mostrato gusto assai raffinato in confronto ai loro colleghi della sera precedente. Compositori e parolieri si domandano: bisogna produrre canzoni in stile da night club pezzi da ballo moderni e sofisticati, oppure abbandonarsi alla facile vena melodica e tirar giù motivetti più correnti e semplici T I Giovani vorrebbero il primo genere, tutti gli altri (e sono la grande massa) il secondo. Cantanti, orchestre, arrangiatori sono generalmente per la musica più ricercata e un po' astrusa, molto ritmico secondo ti gusto moderno americano. Ma t giudici presso le stazioni radio, titoìari degli abbonamenti alla RAI, sono in genere gente anziana. Non parliamo poi del pubblico presente a Sanremo: nel Giardino d'Inverno si vede uno spettatore giovane su dieci, forse anche meno. E ne esce fuori un giudizio complessivo su uno standard un po' vecchiotto che però, tutto sommato, sembra accontentare anche la folla dei radioascoltatori. Ogni referendum bandito dalla radio rivela che la musica leggera è la preferita. Ma tutti i giudizi ai quali il pubblico è di volta in volta chiamato, confermano che le astruserie, le complicazibni, i motivi troppo ricercati, i versi troppo preziosi non sono prediletti dalla massa. Nella vendita dei dischi, quest'anno, i primati sono detenuti da Arrivederci Roma, Guaglione e Chella là. Le voci c commerciali > sono quelle di Claudio Villa, Luciano Tajoll; Natalino Otto, Nilla Pizzi, Togliani, Latilla e Carla Boni Contro cento dischi di quest: cantanti, se ne vendono una ventino di americani, uno decina dt francesi. E all'estero trasecolano per le canzoni all'italiana, a riprova ohe, per quanto da noi qualcuno ne parli male, la nostra produzione, magari arrangiata da un sapiente orchestratore francese o da un geniale manipolatore americano, è moneta corrente in tutto il inondo. Stasera molto pubblico che richiedeva biglietti è rimasto fuori della sala. Tutto esaurito fin da ieri (e ogni posto costava oltre diecimila lire). Sono state vendute persino le poltrone riservate ai dirigenti delle tv straniere, poiché, come sì sa, la serata era trasmessa tn Eurovisione per Austria, Belgio, Danimarca. Francia, Germania Occidentale, Lussemburgo, O landa, Principato di Monaco e Svizzera. Fra il pubblico era assente Nilla Pizzi, partita sta mane per una serata di canzoni in Lombardia. .Rimanevano A chllle Togliani e Teddy Reno, giunto ieri con la giovane e graziosa sposina. Salve di applausi ad ogni pezzo, A parte gli inevitabili interessati Ceditori e ornici, cojnpositori e familiari, cantanti e ammiratori), anche il pubblico normalt sì è appassionato alla lotta fra motivo e motivo per la aggiudicazione della vittoria finale. I cantanti hanno dato il meglio di se stessi, le orchestre hanno compiute, I. sforzo mag- ploro. Ma le fatiche di questi volonterosi esecutori non finiscono qui Rimane la serata di domani con i pezzi dei compositori < liberi >, non legati cioè alla presentazione di un editore. Ascolteremo una serie di motivi per nulla inferiori a quella delle serie precedenti. Meno direttamente legata all'industria, questa produzione libera sembra conservare un'aura di poesia che ci riporta al passato, E non è improbabile che venga fuori proprio da questo gruppo di canzoni un vero successo. n cantante Teddy Beno, con la giovane moglie, nella sala del Casinò mentre assiste al Festival della Canzone Gloria Christian e Natalino Otto al microfono del Festival