Sono i superstiti di cinque matrimoni avvenuti il 7 febbraio del 1907

Sono i superstiti di cinque matrimoni avvenuti il 7 febbraio del 1907 Sono i superstiti di cinque matrimoni avvenuti il 7 febbraio del 1907 Nozze d'oro di Ire coppie die sposorono lo stesso giorno Le tre coppie di sposi. Da sini ina pnhhlicitar nistra a destra: 1 coniugi Franzo ia dopo mesi di p zo si, Colombo e Tempore!!! preparazione Complessivamente hanno 452 anni - La lesiona cerimonia nella chiesa di Gallico (Dal nostro inviato speciale) Guttlco, 6 febbraio. Il 7 febbraio del 1907, nella chiesa parrocchiale di Gattico, piccolo paese a pochi chilometri da Borgomanero (Novara) si sposavano, in una stessa mattinata, con una stessa funzione religiosa, cinque giovani coppie. Oggi ultimo giorno del primo mezzo secolo di matrimonio, le coppie superstiti si sono trovate insieme nella stessa chiesa per ringraziare Iddio. Erano rimaste in tre. Il parroco le ha benedette, con una messa propiziatoria per la prima coppia che s'era messa in lista. Le altre due seguiranno a loro turno. Dopo la benedizione, ogni coppia è tornata a casa per festeggiare l'avvenimento in sede privata. Seguiamole un po' da curiosi. Tre coppie, tré destini. Il migliore, almeno nell'apparenza esterna di una bella casa e di una vita agiata, è catello di Natale Franzosl (76 an^i) e di Giuseppina Oioli (70). Lei ne dimostra molti meno. Forse dipende dal tratti energici del volto. Tanto energici che ci permettiamo di domandarle chi se la sbriga meglio in famiglia, anche indipendentemente dalla sua, se l'uomo ò la donna. Lei ha parole molto benigne per l'uomo ma allargando le braccia nel gesto di scostare le acque, dice che « la-donna sa nuotare meglio ». Il matrimonio avvenne dopo tre o quattro mesi di fidanzamento. Contenta? « Non posso lamentarmi » risponde lei, ma per sola modestia, non già come si dice per barzelletta nei regimi totalitari. Coltivatore diretto, il Franzosl, quantunque attualmente possegga soltanto un paio di pertiche di terra, ha saputo «nuotare » accortamente anche lui. Difatti, uno dei suoi figli, possiede un calzificio e un altro un negozio di maglierie a Genova. Una bella casetta, ma niente altro, possiede la co—ila Andrea Temporelli (75 anni) e Giuseppina Rollini (72). Egli ha sempre lavorato come orologiaio (non in proprio) a Borgomanero. Adesso, la vista si è indebolita, le mani tremano un po', riposo. Un riposo un po' triste. Due figlie sposate, ma lontane, un figlio, sposato pure lui, morto nel siluramento dell'ultimo convoglio spedito da Mus solini in Tunisia. Non c'è per vivere che la pensione del figlio morto: 8 mila lire al mese, < Finché va va, egli dice, poi mangeremo la casa». Gli domandiamo qual è il più bel ricordo della sua vita, ed egli indicando se stesso e la moglie risponde: «La nostra compagnia ». Ciò non significa che essi di tanto in tanto non liti gasserò ma, dicono, « dopo mezz'ora tornavamo noi». Essi han festeggiato il giorno a spese di un coniglio sfortunato, che in verità avrebbe ancora potuto vivere qualche settimana, e da soli, con il gatto « Miclna », il quale, una volta tanto, oggi non ha avuto bisogno di arrangiarsi con furterelli. «Faremo un'allegriata con i parenti in estate », dicono i Temporelli. Ci sono 6 nipotini, tra 1 altro. Poverissima è la coppia Giovanni Colombo (81 anni) e Serafina Fontana (78 anni). Essi posseggono, è vero un'abitazione a due piani ma con una sola stanza per ogni plano. Appena, In più, un campo di terra e 2500 lire di pensione in due. Nessun figlio. Essi non «amorosarono » a lungo prima di sposarsi, appena pochi giorni, un vero e proprio « colpo di fulmine». E' un concetto che li fa ridere di gusto. Lo ripetono, lo assaporano: «Un colpo di fulmine >: Baruffe? Risponde lei: « Qualche parola la dicevamo ma disseparati, mai». Insomma, dopo mezz'ora anche essi tornavano loro. Dev'essere un'abitudine del paese. Festa del giorno « un po' di risotto, carne, vino buono ». Gli occhi di lui sorridono alla parola «vino». E' il suo peccato veniale e l'unica ragione delle liti con sua moglie. « Perché, dopo, diventa ridicolo» dice lei. Per disgrazia, il Colombo, soprannominato « Fasìn » è assai benvoluto da tutti quanti e. questa benevolenza si esprime per lo più con l'offrirgli da bere.' a. a. ; ,♦■♦« U ;Un concorso a Parigi nel nome di Pablo Casals Parigi, 6 febbraio. Per onorare i'800 anno di Fabio Casals è stato indetto un concorso internazionale nel suo nome a Parigi. Organizzato da personalità di varie Nazioni, sotto l'alto patronato di Eduard Herriot, di Albert Sarraut e di Jean Sarrailh, si svolgerà dall'll ai 14 giugno, e sarà presieduto da Paul Babelaire. Il comitato italiano. è costituito dal conte Guido Chigi Saracini, dal dottor Ghiringhelli, da Filippo Sacchi e da' Franco Passigli, presidente degli «Amici della musica» di Firenze. Ai giovani concorrenti, violoncellisti, s'intende, sono dedicate quattro ricompense: Il primo premio, òi.erto dal Patronato messicano,di 350 mila fianchi, con la promessa di esecuzioni con Società sinfoniche; il secondo, istituito dall'inglese Clarissa Davidson, di 300 mila franchi; il terzo «degli amici di Casale, di Barcellona», di 200 mila franchi; e il quarto, «degli amici di Firenze e di Siena», di 150 mila franchi. Il segretariato è sito al n. 46 di rue Molitor, Parigi. CuChfusricin ticnocsena d