Una guerra con armi ato: può significare oggi un s di Gino Tomajuoli

Una guerra con armi ato: può significare oggi un s Una guerra con armi ato: può significare oggi un s Eisenhower crede cheun conflitto - Moderatcietà petrolifere amer (Dal nostro corrispondente) Washington, C febbraio. Il Presidente Eisenhower, cerano ed in buona salute come da tempo non si vedeva, ha risposto oggi, durante la sua conferenza-stampa settimanale, ad una serie di domande riguardanti soprattutto la difesa del mondo libero. Egli"ha dichiarato che l'efficienza militare della NATO non sarà compromessa da eventuali riduzioni di contingenti europei (inglesi). ■ E' questa un'autorevole conferma a quanto ha detto ieri il generale Norstad a Parigi, secondo cui la maggiore potenza di fuoco dnlle unità europee potrà compensare la diminuzione degli effettivi. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, Eisenhower ha assicurato che, grazie alle nuove armi, la potenza americana è tale come non è mai stata in tempo di pace. Il Presidente non ritiene che la Russia pos sa superarla. Comunque — ha continuato Eisenhower — i mezzi moderni di lotta rendono tutti molto più vulnerabili ohe nel passato. Una sola bomba all'idrogeno può fare più danno di tutte le bombe sganciate sulla Germania durante la seconda guerra mondiale. La situazione è giunta a tal punto — ha detto 11 Presidente — che scatenare una guerra con le armi moderne potrebbe equivalere ad un suicidio. Secondo Eisenhower la possibilità di una guerra quindi, diminuisce a misura che i popoli si rendono conto della potenza delle armi nucleari. 4 Moderatamente ottimista si è dichiarato poi il Presidente sulla situazione nel Medio Oriente. Egli ha detto di condividere il punto di vista esposto ieri dal Segretario di Stato Poster Dui ics seaondo cui Israele finirà per ritirare e la terribile potenza dei to ottimismo per la situaricane che non intendono le proprie forze dalla striscia di Gaza e dal golfo di Aqaba, in ottemperanza alle risoluzioni dell'ONU. Eisenhower ha fatto comunque comprendere che gli Stati Uniti appoggeranno eventuali sanzioni del massimo organo mondiale contro Israele nel caso in cui il governo di Tel Avw non receda dal suo attuale atteggiamento d'intransigenza. Molto spera Eisenhower dall'azione che potrà svolgere re Saud. Il Presidente ha dichiarato di ritenere che i suoi attuali colloqui con il sovrano d'Arabia « contribuiranno a mantenere la pace nel Medio Oriente e potranno condurre all'unione di tutti i popoli di quell' area ». Eisenhower ha aggiunto che molti dei malintesi esistenti fra Stati Uniti e Arabia Saudita sono stati dissipati. Quasi nello stesso momento in cui Eisenhower rispondeva ai gigrnolisti, re Saud teneva una sua conferenza stampa. Egli ha detto, soppesando bene le parole, che i suoi negoziati con il Presidente americano procedono in modo < assai soddisfacente » ed ha promesso che al suo ritorno in patria informerà i capi- dei Paesi arabi sulle questioni di < comune interesse ». Invitato ad esprimere il suo parere sul delicato problema dell'espansionismo sovietico nel Medio Oriente, Saud ha detto: « / capi e le popolazioni del mondo arabo sanno bene ciò che è conveniente per il loro interesse ed il loro benessere ». Ad un altro giornalista che desiderava sapere a. l'Arabia Saudita otterrà una maggiore assistenza militare, il Sovrano ha risposto: «A tale riguardo nutriamo buone speranze nel presidente Eisenhower ». Circa il rinnovo della concessione agli Stati Uniti di usufruire della base aerea di Dharhan, il Sovrano ha dichia¬ mezzi moderni terrà lontano il pericolo di zione nel Medio Oriente - Monito alle so aumentare gl'invìi di carburante all'Europa rato che «un accordo sarà raggiunto », Eisenhower al termine del suo incontro con i giornalisti ha trattato anche un altro-problema connesso con la situar zioné del Medio Oriente: quello del deficiente riforniménto all'Europa di petrolio ■ americano. La questione è sotto inchiesta da parte di una commissione del ' Senato ohe « preoccupa però di stabilire perché le compagnie americane che non vogliono aumentare la produzione per supplire alle esigenze europee abbiano contemporaneamente proceduto a chiedere l'aumento del prezzo di vendita della benzina ai cittadini americani. Si è chiesto al Presidente se egli intende far uso dei suoi poteri per obbligare gli Stati produttori e le grandi compagnie petrolifere ad aumentare la produzione ma Eisenhower ha sostenuto che, sebbene egli abbia in realtà alcuni poteri applicabili alla situazione, non ritiene che sta ancora venuto il momento di farlo, per non disturbare U regolare corso delle leggi economiche. D'altra parte egli .ha ammonito prò duttori, proprietari di petrolie rncmsesndntdlmdodnheanpYlnadacfiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiimiiiiii re e autorità addette al razionamento a pensare in tempo e con saggezza agli interessi permanenti dagli Stati Uniti: questi esigono ohe l'Europa stia econemicamente in piedi da sola e per tale semplice ragione egli ritiene che le forniture di petrolio debbono per lo meno raggiungere il livello garantito dalla capacità complessiva-? delle petroliere disponibili. Se le spedizioni non saranno aumentati spontaneamente, quindi, egli si vedrà costretto ad ordinare al governo federale di « far qualcosa ». Quéste dichiarazioni ed altre, nella- stessa vena con le quali ha ammonito datori di lavoro e operai a controllarsi per non aumentare la già sensibile minaccia di inflazione, hanno provocato alla Borsa di New York una sensibile caduta delle quotazioni, ripercussione che, non essendo isolata, ha ancora aumentato il generico disagio di «volti ambienti economici ancora incerti sul modo di valutare le tendenze inflazionistiche palesi da molti anni nella formidabile espansione della economia americana. Gino Tomajuoli iiiiiiiiiiiiHiiii iiiiiiimimiimiiiiiiiiimiii