Psicologia dell'incidente stradale di Enrico Altavilla

Psicologia dell'incidente stradale V) 1 BRUTTI SCHERZI DELLA "VOLONTÀ' DI POTENZA Psicologia dell'incidente stradale 1 timidi, gli umiliati, i traditi dalla sorte, i deboli in famiglia si prendono spesso un'illusoria rivincita correndo in macchina come pazzi -1 vanitosi, i maleducati e gli impazienti affetti da infantilismo - Sono quelli che strepitano e fanno risonare il clackson ad ogni minimo ingorgo (Nostro servizio particolare) Roma, gennaio. Qualche anno fa andai a visitare i « criminali del volante » nella strana prigione di Bogesund, nascosta fra le betulle che assediano Stoccolma. Erano commercianti avvocati medici giornalisti ingegneri colpevoli di essersi seduti al volante dopo avere bevuto un bicchierino più del lecito; e, pur non avendo provocato incidenti d'automobile, erano stati condannati a un mese di lavori forzati: sbucciavano patate, abbattevano alberi, coltivavano i campi. Insieme con essi si trovavano due o tre persone mandate In prigione a espiare le troppe eontravvenzioni subite; e il giudice che mi accompagnava spiegò che in Svezia le pene per le eon- travvenzioni stradali aumen-1tano progressivamente: da po-iche corone si arriva al ritiro!della patente e anche al car-lcere. «I delinquenti del traffl-1co — disse il giudice vanno!rieercati in perticolar modo fra i cittadini ai quali viene inflitto il maggior numero di contravvenzioni: sono individui asociali, destinati a causare incidenti. Mandandoli a trascorrere un mesetto a Bogesund. noi speriamo che il monito possa servire da cura ». Trovo oggi confermata la regola nella Psychologie de l'automobiliste. Negli Stati Uniti i chronic violators, i conducenti che provocano sciagure a ripetizione, ricevono in media cinque volte più contravvenzioni degli altri automobilisti. Ed avendo accertato le statistiche che il 37 ' '< degli incidenti è causato dal 4 dei guidatori, e cioè proprio dai <;7n-oiiti' violators, lo psicologo consiglia ai legislatori dei Paesi europei l'adozione del sistema escogitato nel Connecticut per prevenire le sciagure stradali: assegnare agli automobilisti indisciplinati un certo numero di «punti» per ogni contravvenzione (uno per il parcheggio abusivo, tre per il po¬ co rispetto ai semafori, dieci per la troppa velocità) e ritirare le loro patenti quando accumulano venticinque * punti ». Il sistema è adottato anche da altri Stati, ma con una aggravante: l'automobilista ribelle viene rinchiuso in una clinica dove i medici esaminano la sua pericolosità. « Lo Slato - scrive a. commento lo psicologo — ha il diritto e il dovere di difendersi. O dovremmo forse dimenticare che durante la guerra gli incidenti del traffico fecero in Gran Bretagna più vittime del- le bombe di Hitler, che ini Francia le automobili uccidono più persone del tifo, della difterite e delle polmoniti, che in Germania mille cittadini restano ogni giorno uccisi o storpiati per strada? ». I rimedi drastici non posso. 1 no essere applicati ad altri inidividui che sembrano destinati ! a provocare incidenti. E fra lessi lo psicologo enumera. I ti1 midi, i sofferenti di complesso ! d'inferiorità, i mariti angaria- ¬ uno stato di frustra-!perché vogliono indi-1ti dalle mogli, gli impiegati ti ranneggiati dal principale e tutti coloro che nell'ebbrezza della velocità cercano uno sfogo, che rinfrancano l'umiliato istinto di potenza sorpassando pericolosamente le altre automobili, che rischiano d'investire il pedone innocente solo perché sentono il bisogno di reagire /.ione o rettamente vendicarsi del tra dimento della moglie o dei rimproveri del capo-ufficio. Sono tutti portati a una aggressive Ut ti tilde in the truffio; e non è facile curarli, anche perché alcuni di essi — cosi i timidi — vanno inconsciamente a cercare nella momentanea esaltazione dell'istinto di potenza, cosi facilmenteconcessa dalla macchina, il co-raggio per prendere le decisio-ni di cui altrimenti sarebbero incapaci. E con un sorriso lo psicologo cor.-ig-'a ai timidi una corsa in automobile prima di chiedere l'aumento dello stipendio o la mano della fan- ciulla amata, ma a patto di non esagerare con la velocità. Del resto Aldous Huxley aveva già immaginato un personaggio d'una timidezza cronica (Lord Hovenden, se ben ricor¬ che)con le vetturette utilitarie vogliono dare battaglia alle macchine di grossa cilindrata, i E anche gli Impazienti; e anche i maleducati. In queste e altre persone l'esaltazione del dcfdido) che soltanto in automobile I btrovava l'ardire di fare la cor-!ste alle belle donne e di negare Igprestiti agli amici. cDifficilmente rieducabili sono ti vanitosi, spinti dalla presun-.vzione a non cedere mal il passo, .e gli sportivi da strapazzo lo spirito di potenza crea 'ino squilibrio affetti,i, molto favorevole agli I improvvisi abbattimenti di spirito o alle .re inconsulte. Volete osservare una reazione tipica dello spirito di potenza frustrato? Ascoltate allora l'Inutile coro dei clacksons degli automobili sti prigionieri di un ingorgo stradale o da troppo tempo fermi dinanzi a un passigli' a livello; sul clackson essi sc> ricano la mortificazione subii"quando sono stati costretti a ! fermarsi E' un gesto irrazionale, infantile; e lo psicologo dice infatti che l'automobile ci riporta spesso alle reazioni dell'infanzia. Altra categoria difficilmente !curabile: 1 pessimisti convinti 1 che l'incidente alla lunga non potrà essere evitato, è decisione del destino contro di cui ogni ustuzia è vana. All'automobilista che attende la sciagura verrà sollievo soltanto dallo scontro che confermerà le sue previsioni catastrofiche; auguriamogli di cavarsela con l'ammaccatura dì un parafango. A tutti gli altri ricordiamo che, quando bì seggono al vodevono compiere uno sforzo morale per non essere travolti dall'istinto di potenza. Hanno bisogno, direbbe Bergson, d'un < supplemento d'anima . Soltanto con il ricorso al senso della responsabilità, al rispetto per le leggi e per 1 — e, -ilante, -l o o i a - dtcmd diritti altrui si potrà evitare che l'automobile, macchina affascinante, trasformi ciascuno di noi da cortese dottor Jekyll ih aggressivo ?nisf«r Hyde. L'« arte del traffico » dovreb- I be esserci insegnata dai mae !stri. Già le scuole francesi in Iglesi belghe americane hanno corsi regolari di disciplina del traffico; e in altra occasione .vi ho parlato dei poliziotti te- o ! e i n i o à ; n o o e a. o à, 1 deschi che hanno appreso la tecnica del burattinaio per recitare commediole in cui le marionette personificano I pedoni distratti e gli automobilisti impazienti- « Il bambino è il padre dell'uomo », ricorda lo psicologo; e consiglia ai genitori di approfittare d'ogni gita o passeggiata domenicale per impartire ai figlioli qualche lezioncina di buona condotta stradale. La Psychologu de l'automobilisti; si conclude con l'elenco di quindici piccole distrazioni che possono causare grandi sciagure: mangiare o bere guidando; fregarsi gli occhi; accen'i'-is una sigaretta; cacciare la - isca che s'è intrufolata nel.•ettura; ascoltare la radio; . .ucare con un cane o con un bambino; fantasticare; tenere ii volante per la punta delle dita; rimirarsi nello specchietto retrovisivo (monito riservato alle signore); assorbirsi nella lettura degli strumenti sul cruscotto (monito inutile per le signore) ; guardare con troppa attenzione i pedoni dell'altro sesso; girarsi per guardare il paesaggio; piegare il capo per sbirciare una carta topografica; chiacchierare con i passeggeri dei sedili posteriori; e, infine,*mostrare troppo interesse per i passeggeri dell'altro sesso. Se qualche lettore volesse saperne di più sull'ultimo argomento, lo rimanderò al volume d'uno psichiatra svizzero, ir dottor Repond,' intitolato L'euphorie érotlquer et les accidents de la circulation. Non ci sono limiti, evidentemente, alle specializzazioni psicologiche. Enrico Altavilla

Persone citate: Aldous Huxley, Bergson, Hitler, Hyde, Jekyll

Luoghi citati: Connecticut, Francia, Germania, Gran Bretagna, Potenza, Roma, Stati Uniti, Stoccolma, Svezia