Il pilota dell'aereo caduto nel Trentino non osservò i «piani di volo » prestabiliti di Delio Mariotti

Il pilota dell'aereo caduto nel Trentino non osservò i «piani di volo » prestabiliti Ternani presenta alla Camera i risultati ufficiali dell'inchiesta Il pilota dell'aereo caduto nel Trentino non osservò i «piani di volo » prestabiliti "Il DC 3 inoltre non fece i rilievi strumentali necessari; è esclusa qualsiasi responsabilità nei servizi di assistenza ai volo,, Sospeso il comandante dei velivolo che atterrò fuori pista in Calabria - Ancora in corso l'inchiesta sulla tragedia di Orly: si nega comunque ogni colpa del pilota- La Lai e l'Alitalia favorevoli alla fusione - Vivo elogio a Torino per il suo aeroporto: "E' il migliore del Nord Italia „ Roma, 23 gennaio.' La catastrofe aèrea del monte Glncr, 11 23 dicembre acorso, e quella di Orly, di alcuni mesi fa, hanno originato oggi alla Camera un Intenso dibattito. Sei erano le, interpellanze e cinque le irttiìrrogazioni e tutte chiedevano chiare indicazioni sul riordinamento dei servizi aerei e stimolavano il governo ad' affrontare risolutamente il problema, sia per la unificazione delle compagnie sia per la creazione di un organismo nazionale con autonomia di bilanci e dovizia di mezzi tecnici. Il ministro della.Difésa on. Tavìani, nella sua risposta, ha abbracciato tutti gli aspetti del complesso problema ed ha dato notizie circa le inchieste eseguite dopo le .sciagure. Ieri il gen. Cigerza ha consegnato al Ministro i risultati dell'inchiesta sulla sciagura del «DC 3-1 LLNC» della Società LAI, schiantatosi in località Pale Perse sul monte Giner, nel Trentino. Le cause dell'incidente e il dirottamento del velivolo sono Imputabili — secondo la commissione d'inchiesta — alla mancata osservanza dei piani di volo e del rilevamenti strumentai necessari. La lunga relazione è a disposizione dei deputati e sarà regolarmente pubblicata, ma intanto eccone 1 dati conclusivi. Alle 17,40 del 23 dicembre 1 radar del Comando difesa aerea territoriale Inquadrarono su una rotta non segnalata il velivolo "che si trovava a 20 chilometri ad ovest di Bologna. La DAT, accertato che 11 velivolo, ,*ate le condizioni atmosferiche, non poteva fare né rilievi fotografici né a vista segui con due radar successivi l'aeroplano per oltre 20 minuti sino ai monti del Trentino Poco dopo avvenne la catastrofe. « Il dato che risulta chiaro ed Inequivocabile daU'inchle sta — ha detto il ministro — è l'esclusione di qualsiasi responsabilità dell'organizzazione di assistenza al volo». DI un altro piccolo incidente occorso pochi giorni dopo a Reggio Calabria ad un altro ve livolo della LAI (fortunoso atterraggio, e guasti al carrello) il ministro Taviani ha rivelato che fu per responsabilità del pilota: « Egli è stato sospeso a tempo indeterminato dall'auto; rizzazione per l'esercizio delle funzioni di comandante di aeromobili». In quanto al tragico incidente di Orly 11 ministro ha annunziato che l'Inchiesta internazionale è tuttora in corso, ma che non risulta fino -a questo momento la responsabilità del pilota. L'on. Taviani ha sostenuto l'efficienza degli aerei DC 8, i cosiddetti Dakota. In tutti i Paesi vi sono circa 1400 Dakota in servizio e gli aerei dello stesso tipo della LAI hanno un attivo di numero di ore inferiore a quelli impiegati dalle soci-età straniere in ogni cielo. L'oratore ha condiviso il parere espresso oggi in aula che occorre distaccare il settore dell'aviazione civile dal Mini stero della Difesa ed ha annunciato che « il governo ha affidato in questi giorni ad .un comitato ristretto (sotto la presidenza dell'on, Saragat e con la partecipazione dei ministri della riforma burocratica e della ' marina mercantile) il compito di in dicare una soluzione che verrà presentata al Consiglio dei Ministri ai primi di febbraio». Nel fornire esatti dati sull'organizzazione dell'assistenza al volo con relative apparecchiature, il ministro ha ricordato che dal I960 ad oggi si sono avuti nel cielo italiano cinque incidenti di aerei civili: tre velivoli italiani caduti rispettivamente a Civitavecchia, in Sardegna e sul monte Giner, un aereo filippino infrantosi alla periferia di Roma, un aereo belga schiantatosi sul Terminillo. «Le Inchieste furono svolte sempre con scrupolo e severità, con la partecipazione in due casi di tecnici stranieri. In nessuno di questi cinque Incidenti è stata mai accertata la minima responsabilità dell'assistenza in volo, fatto notevole se si tiene conto che in 7 anni I servizi italiani hanno assistito 564 mila aerei in sorvolo senza atterraggio nel " nostro territorio ». Circa le somme stanziate dal governo per l'aviazione civile, Il ministro ha osservato che ci si vuol riferire evidentemente a stanziamenti specifici di bilancio: essi sono stati II miliardi fra II 1947 e II 1955. ma da questo < sereizio la cifre è pasnata a 4 miliardi annui. A qu&sti stt. ziamenti occorre aggiungere Ì7 miliardi per l'aeroporto intercontinentale di Fiumicino, più i numerosi miliardi in bilancio per altri aeroporti, più le, altre somme che indirettamente, nell'ambito della Difesa, vanno all'aviazione civile. Fra l'altro l'on. Taviani ha ricordato i 360 milioni stanziati per l'aeroporto di Torino, al quale'devono aggiungersi i due miliardi spesi dal Comune della metropoli piemontese: «Debbo elogiare Torino — ha detto — si è costruita da sé. il miglior aeroporto del Nord Italia ». Nel soffermarsi sull'aeroporto di Napoli (ma per numerosi altri l'oratore ha indicato le somme spese o stanziate), il ministro ha preannunciato che Capri e < Amalfi saranno collegate con un servizio di elicot. teri alla città partenopee.. Infine l'on.'Taviani ha risposto alle insistenti richieste degli oratori circa l'unificazione delle società aeree italiane, pef affermare che l'I.R.I. è orientata in questo senso e che anche le due società sono a-^lo stesso parere: «Tuttavia — ha dptto — mi sembra ingenuo attribuire anche una parziale responsabilità degli incidenti al fatto che ci siano due anziché una società italiana. Basterebbe osservare che una delle due sooietà,' l'Alitalia, pur non essendo unificata, ha avuto in dieci anni un solo Incidente, e pur nel vivace scatenarsi delle polemiche di quest'ultimo mese, non si è mai levata' su di essa una benché minima critica ». Il ministro ha infine offerto le cifre dell'attività aerea italiana (da 110.000 passeggeri nel 1947 si è passati ai 388.000 del 1956; dalle 347.000 tonnellate di merci de'. 1947 si è passati alle quasi 3 milioni di tonnellate del 1956) e poi ha detto: «T disastri di Orly e del monte Giner tanno Inferto un grave colpo alla nostra ala; ma negli anni scorsi due delle più grandi compagnie straniere dovettero affrontare analoghe situazioni e superarono le prove. Onorevoli colleghi, io vi dico che la bufera non riuscirà a infrangere l'ala italiana e la sua ripresa, che parve interrotta nel triste Natale di questo anno, continuerà in uno sforzo comune, in una concorde volontà mercé anche la fede degli aviatori, dei vivi e dei morti », Sono seguite le repliche che hanno ricalcato 1 concetti già esposti per una salda ed organizzata aviazione civile; così i democristiani Larussa, Veronesi e Dominedò, il monarchico De Bella, il socialista Guadalupi, Il socialdemocratico Chlaramello, I comunisti Berlinguer e Plrastu. il repubblicano Macrelll, 11 missino Romualdl. Vivace l'impostazione data dall'on. Chiaramello al suo discorso, basato sull'urgente necessità di provvedere all'unificazione delle due società e allo stanziamento di congrue somme per il risanamento totale dell'aviazione civile. Delio Mariotti All'entrato del palazzo viene affisso 11 bollettino della nascita della principessa (Tel.)