Compiuta la "prima invernale,, della parete nord del Gran Paradiso

Compiuta la "prima invernale,, della parete nord del Gran Paradiso Jkrtlita i«aj>i*esa di due giovani aostani Compiuta la "prima invernale,, della parete nord del Gran Paradiso Sono due operai elettricisti ■ La vetta raggiunta in nove ore di scalata sulla roccia ghiacciata ■ Uno di essi in ospedale per congelamento (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 21 gennaio. I due giovani alpinisti Franco Garda, di 26 anni, e Sergio Giometto, di 27, sono rientrati alla base, dopo aver bril- 1lantemente portato a termine; la loro impresa scalando, ciò che nessuno ancora aveva fat- ! to in periodo invernale, la pa-irete nord del Gran Paradiso (4061 metri). | Sulla1 sorte dei due si nutrì-! va ieri un po' di apprensione! ma già stamane ogni timore ! si è andato diradando fino a scomparire del tutto Il telefono da Valsavaranche tranquillizzava parenti e amici ad Aosta, dove i due giungevano poi nel pomeriggio, alle 16,30. L'ascensione, conclusasi felicemente, richiedeva però il ricovero all'ospedale del Giometto per congelamen- a i a . l . . to alla palma della mano sini stra e alle dita del piede destro, specialmente l'alluce. Tutto il Gran Paradiso è esploratissimo, anche per escursioni della massima bravu ra, compresa la parete nord, considerata tra < le più impegnative >. Essa fu vinta nel Ffnivapc1930 dalla cordata valdostana!di Amilcare Cretier, dell'acca demico Renato Chabod e della guida Bron. In seguito fu superata altre due volte, una delle quali proprio da Garda e Giometto. Ciò però d'estate. In periodo invernale nessuno o ' aveva tentato ancora una im-lpresa simile, e faceva gola. I Garda e Giometto, entram-:bi operai elettricisti, covavanojin petto quest'audacia da pa-irecchio tempo. I loro cuori « i loro muscoli erano più che preparati. Infatti tra le loro imprese più recenti essi contano la seconda assoluta della parete nord-est della Grivola, la seconda est del Dente del Gigante, la - prima invernale|del Grand Combin, cresta sud, 4313 metri, eseguita alla che-jtichella, proprio, si potrebbejn a a |djre per uri 'cosciente" lavoro!: di allenamento e per piacerei r, j Ml ,- Andiam'0 „ trovare 11 Gio-<V. | airedale Stanza nTi.[^^^U^^ più sorridente. Ci dice che'J,* andata benissimo» salutando- ci con la mano fasciata da!i. - l, | grandi bende. Essi partirono j e. da Aosta sabato, alle 5 del'r- mattino, in automobile Ano a' ei. o er Valsavaranche. LI accompa-jgnavano i giovanissimi Mario : Bressan e Mario Parini. Tutti i e quattro, alle 13, raggiunge- ! vano in sci il rifugio Vittorio !Emanuele dove pernottavano. Alle ore 4 dell'indomani,| . -, ., partenza con meta il crepac-|/-> l r\ t/irivi mn a fini T ,,.. i ,, ^ -, ■> cio terminale del Levionazj , (circa 3400 metri): alle 8 il ! 3ipunto vero e pr°pri° aeinnirzio dell'impresa è raggiunto. Ija, o o a a, aa n giovanissimi tornano indietro. Il tempo è bello, ma fa freddo. La parete coperta di ghiaccio è alta intorno ai 600 metri. La prima metà è difficile, ma non tanto da frenare l'entusiasmo dei due scalatori. I guai cominciano nella seconda metà. Dove si presupponeva roccia nuda o quasi, sen¬ lllllllllllllllll IIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII contra un velo traditore di verglas. < Abbiamo dovuto scannare da matti », dice il Giomttto, cioè scavare scalini nel ghiaccio. Il termometro segna 130 gradi sotto zero. I due gio- ; vani cercano di vincere latem peratura polare alimentandosi ! con un po' di zucchero e guaiiche prugna, Ad un tratto una piccozza | parte e precipita. Bisognaan- ! dare a raccoglierla trenta o ! quaranta metri più in basso, ! Bisogna togliersi anche 1 guan ti per. aggrapparsi a una pa- rete che ad una temperatura simile, invece di gelare, scotta, ed è appiccicaticcia come la colla. E' lì che Giometto avrà offesa la mano destra. Ma lì per lì non se ne accorge. Non si accorge nemmeno ch"e il piede sinistro soffra. Il punto più cattivo è raggiunto alle ore 15; alle 17 1 due sono in vetta. Il resto è piccola cronaca. Alle ore 21 il rifugio Vittorio Emanuele 11 accoglie per via ordinaria, diciamo cioè dalla parte opposta della cresta. Frizioni, bel fuooo, appetito ottimo. Alle ore 10,30 dell'indomani, cioè oggi, il Giometto riesce a infilare tutti e due gli scarponi e alle 14 si può raggiungere (llllllllttllMIIMIfllllllMl Illlllllllllllllll a Valsavaranche l'automobile che li aspetta. Gli alpinisti più provetti classificano <bella» l'impresa di Garda e Giometto. Essa aprirebbe all'escursionismo le pareti nord finora trascurate. Come diagnosi i medici pur non potendosi pronunciare in termini definitivi, tendono all'ottimismo. Il congelamento della mano è superficiale. Le dita del piede, alluce compreso, hanno reagito in maniera lusinghiera a una puntura dorsale diretta a riportare un principio della circolazione ordinaria nel sangue. a. sl. La guida Franco Garda

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