Una cometa passerà vicino al sole punterà velocissima sulla terra di Paolo Monelli

Una cometa passerà vicino al sole punterà velocissima sulla terra CERCATELA, TRA QUALCHE SETTIMANA, NEL CIELO NOTTURNO Una cometa passerà vicino al sole punterà velocissima sulla terra Gli astronomi non sanno ancora a quale distanza; ma assicurano che non vi saranno.guai - Ha una criniera lunga milioni di chilometri,- Potremmo entrarci dentro; e come escludere ch'essa contenga gas venefici? - 6lf astri sono sacri e misteriosi ■ Le pulci capitate 25 anni ta nello strascico di una cometa, furono quasi totalmente distrutte - E se la cometa che si avvicina ci liberasse dai bacilli di Koch? o magari da certi vizi irritanti: gelosia, invidia, ambizione? (Nostro servizio particolare) [tonai, 19 gennaio. Qualche tempo fa Marte si avvicinò di tanto alla Terra che t cittadini furono costretti a levare al cielo, una volta tanto, i miopi occhi sciupati dalle assidue visioni del cinema e della televisione, fantasmi in bianco e nero, o colorati come etichette di scatole di salmone, contemplarono di nuovo vi cielo, ma non per una psiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiiiiiiitiHiiiiiuiiiiii pura rapita meraviglia della bellezza immutabile e matematica delle costellazioni, divina scintillante ferma assemblea fra cui vanno sconsolati e senza meta, ebrei erranti dell'universo, i pianeti; ma per curiosità e timore, per ti solito nostro antropomorfismo, se davvero profittando della ' eccezionale vicinanza gli abitanti quel satellite avrebbero tentata l'Invasione iiiiiiiitiiiiiiiitiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin e la conquista del nostro globo, magari la distruzione di questa nostra razza umana. Perché noi non sappiamo immaginare esseri che vivono intelligentemente m altri mondi se non feroci come noi, bellicosi come noi, con dietro a sé, come noi dall'alba della nostra comparsa sul pianeta clic ci ospita, una sene ininterrotta di lotte sanguinose fra individui, fra schiatte, fra Stati, fra Continenti. Homo homini lupus. Antichissime pitture rupestri in Scandinavia rappresentano gente del tardo periodo glaciale che passa i mari con le barche e conquista nuove terre in aspre battaglie. L'uomo del Circello, seicento secoli fa, ebbe il cranio sfondato da una terribile randellata alla tempia destra, si capisce che è stato decapitato e mutilato con i sistemi in uso ancora oggi tra i selvaggi cacciatori di teste; i quarantacinque crani, con poche ossa, di esemplari del sinanthropus trovati in una caverna delle Montagne del dragone in Cina sembra certo che siamo trofei di avversari che avevano ucciso e decapitato i loro nemici: quattromila secoli fa. E' veramente arduo per la nostra mente che si è autobattezzata divina (e ne trova conferma nel fatto di cui vi ho già variato, che l'universo come lo. percepiscono i nostri sensi si intende e si descrive con formule algebriche uscite senza alcuno stimolo esterno dal ' nostro intelletto), — è veramente arduo per noi immaginare viventi a cui la guerra sia ignota come la pace ai nostri antichi, alle tribù primitive della Selva Amazonia, a noi stessi; e il versar sangue altrui tanto abominevole come a noi versare il nostro; e che invece di correre come noi verso il termine della morte abbiano come meta vitale una sempre più sicura immortale giovinezza. (Forse è per questo che gli uomini hanno sempre fatto la guerra; per disperazione della loro certa miseranda fine, sia che capiti improvvisa per violenza di natura o di pros- iiiiiiiiiiiiiiiiiiimiini iiiiiiiiiiiiiinimiililiil o i , , a, e , e Simo o giunga lenta per il disfacimento della vecchiaia). Di nuovo quest'anno siamo invitati dagli astronomi a cercare nel cielo notturno fra qualche settimana (fra l'aprile e li maggio, saremo nel più bello del processo Montesi) la nuova cometa, parabolica, che traversa una volta per sempre questo nostro sistema solare, chissà da quale profondità degli spazi viene, chissà dove si dirige, ce la vedremo passare davanti come m quel disegno di Novello il capostazione del piccolo borgo investito dal vento della corsa del rapido che non fa sosta. Va con una velocità che crescerà sempre fino a raggiungere i 75 chilometri al minuto secondo, ha una chioma che già ora si calcola di milioni di chilometri: passerà accanto al Sole l'S aprile, poi punterà sulla Terra, gli astronomi non sono ancora d'accordo se a molta o a poca distanza; ci assicurano ad ogni modo che anche dovessimo capitare dentro alla criniera non ne avremo alcun danno, i gas che la compongono sono estremamente rarefatti, non potranno alterare menomamente l'atmosfera. Ma che sanno essi di questa cometa che non hanno mai veduta prima, come possono escludere che vi siano gas venefici nella sontuosa coda, o eventuali reazioni dal mescolarsi di quei gas, magari innocui presi a -se', con un nuovo elemento che non è mai stato cosi abbondante come ora nella nostra atmosfera, le particelle radioattive, la *spazzatura atomica » di cui ha parlato a Washington un perito di genetica dell'Accademia nazionale delle scienze, il professor Warren Weaver t (Il professor Weaver ha preannunciato che continuando gli esperimenti nucleari con il ritmo attuale, nasceranno con l'attuale generazione seimila bambini tarati dalla radioattività, dei menomati nella capacità genetica). Lo scorso giugno, <ivendo raccolto da buon giornaAsta, profano della scienza, ma attento ai fenomeni e alle voci del tempo, un grido d'allarme degli scienziati inglesi su un progressivo fatale avvelenamento dell'atmosfera per l'eccessiva produzione di particelle atomiche, gente mi scrisse rimproverandomi di oscurantismo. Su questo stesso giornale Vittorio Gorresio affermò che ero reo' • di oscura avversione per le novità; mi accusò il lettore Cesare Rossetti di imperdonabile leggerezza, il lettore Giandomenico Bardarìzellu canzonò i miei vani tentativi di arrestare il progresso. E io risposi che non volevo arrestare alcun progresso, mi limitavo a raccogliere sospetti e previsioni; se il rischio non c'è tanto meglio, ma a che giova fare come lo struzzo e chiudere le orecchie alle cassandre e ai geremia? Perché, insomma, se i troiani avessero ascoltato Cassandra non avrebbero introdotto il cavallo di legno entro le loro mura, e tu o Troia esisteresti ancora, e tu Alta Rocca di Priamo, lo dice Virgilio, « Troiaque nunc stares, Priamlque Arx Alta maneres»; Ben Gurion iiiiii'i|iiiiiit ■iiiiitiiiiniiiTiiiiii!;;>*iiiiiiitca non sarebbe oggi dilaniato dall'onta e dall'angoscia di dover restituire il Sinai e le rive del Golfo di Akaba e la striscia di Gaza all'Egitto se avesse dato ascolto a Geremia là dove dice: « Ed ora che cosa ti impicci sulla viar dell'Egitto per bere la torbida acqua del Nilo f >. Dopo quel primo allarme dei medici inglesi altri ne sono venuti, non da gente chiappanuvole o incolta, come mi giudicano i lettori Rossetti e Bardanzellu, ma da altri studiosi; decidete voi lettori se convenga un po' di saggia apprensione, o giovi meglio una spensierata esaltazione tipo ballo Excelsìor. Nemmeno io so decidermi, mi tenzonano in capo a contrasto Orazio e l'Ecclesiaste, « carpe dlem > e « vanitas vanitatum >, stamane mi sarei cosparso il capo di cenere, stasera berrò doppio all'osteria, « Magnammo, amice miele, e po' vevimmo - nzi c'arde lo loclgno alla cannéla... », Dunque vediamo, Z gennaio. Una corrispondenza da Londra rivela che certe radiazioni atomiche in un campo sperimentale del Berkshire hanno avuto risultati degenerativi riportando i tulipani allo stato selvaggio di tremila anni addietro. (Scrivevo lo scorso anno che se le apprensioni dei medici inglesi saranno confermata dai fatti probabilmente nel giro di poche generazioni l'umanità ritornerà all'età della pietra). Stesso giorno. Altra corrispondenza da Londra, che un bombardamento nucleare su certe vigne ha prodotto un nuovo tipo di uva senza semi (ossia, mutatis mutandis, come nasceranno quei seimila bambini preconizzati dal professor Weaver). 5 gennaio. Lo scienziato atomico inglese Rotblat afferma che gli esperimenti con la bomba H rappresentano un grave pericolo per l'umanità; ha potuto constatare su se stesso un impressionante aumento della radioattività nel suo organismo; una pericolosa formazione di < radio cesio > che attribuisce all'aver bevuto latte di mucche nutrite con erba contaminata dalle precipitazioni radioattive. Se questo sia vero, dovremo tenerci lontani da quei meravigliosi legumi di Chicago bombardati con raggi gamma, n gennaio. L'ex-pugilatore Max Schmeling, che si era dato all'allevamento dei visoni dopo la guerra, si duole che i caccia a reazione di un vicino aeroporto con i loro ululati terrorizza¬ no le sue bestiole, che restano stecchite sul colpo o perdono la capacità di riprodursi. (Sempre lo stesso pericolo;. Tornando alla nuova cometa, alla serena tranquillità degli astronomi sarà forse più saggio contrapporre l'antica reverenza degli anttchi davanti a questi misteriosi astri. Già avevano divinato il rischio celato nella chioma; e Claudiano la chiamava ferale, e Virgilio sanguigna e lugubre. Dicevo che bisogna tenere presente l'eventualità che la Terra si trovi a danzare nella sia pur rarefattissima coda della nuova cometa con effetti, se non catastrofici, ma da tenerne conto. Qualcosa di simile è accaduto alle pulci; che capitate venticinque anm fa con la Terra nello strascico di un'invisibile cometa, furono rapidamente distrutte da una sconosciuta sostanza di cui le pulci per loro natura erano insofferenti. Qualche coppia, è vero, sfuggi all'influsso malefico, crebbero e si moltiplicarono e ricrearono la specie; ma il contagio è stato più forte della coraggiosa reazione, oggi le pulci stanno di nuovo scomparendo o sono scomparse del tutto; un tormento di meno, una piaga di meno, una piccola consolazione di fronte ai nuovi grandi mali che vediamo o temiamo. Sarebbe bello se t gas della cometa, non facendo alcun male alla nostra specie, facessero piazza pulita, per esempio, dei bacilli di Koch (ma li stanno già sterminando umili intrepidi scienziati nei loro laboratori). O infettasse di un morbo mortale le termiti, che dopo cento milioni di anni di dominio sulla Terra sarebbe ora che se ne andassero e magari lasciassero il posto a noi (cominciano soltanto adesso ad accorgersi della nostra intrusione, e saggiamente si sono messe a farci guerra là dove sta la nostra originalità, libri e opere d'arte). O avessero, quei misteriosi gas caudali, un effetto morale, ci liberassero i cervelli da alcuni dei più tristi difetti che avvelenano i nostri raipporti con gli altri viventi, gelosia, invidia, ambizione, (Non che chi sia affetto da questi vizi debba morire, che ecatombe sarebbe fra i politici, gli intellettuali, gli scrittori, gli artisti, le belle donne; basterebbe che ne guarissero tutti). Qui siamo naturalmente nel campo dei più pazzi sogni. Ma che bel mondo sarebbe allora il nostro. E quanto noioso. Paolo Monelli

Luoghi citati: Chicago, Cina, Egitto, Londra, Novello, Washington