Una banda organizzata dà l'assalto a una sartoria e ruba tre milioni

Una banda organizzata dà l'assalto a una sartoria e ruba tre milioni €ora un piano ahilmcnte predisposto e attuato con astuzia Una banda organizzata dà l'assalto a una sartoria e ruba tre milioni il "colpo,, in un negozio di via Principe Amedeo - Altro episodio: una mereiaio sorprende un ladro che forza la porta del suo alloggio - Inseguito e catturato.da due carabinieri Il negozio di un sarto è stato svaligiato dalla « banda del buco ». Vittima del furto è Italo Tovo di 52 anni, che ha il negozio di vendita con annesso laboratorio in via Principe Amedeo 53 e l'abitazione In via Domodossola 26. L'altra sera aveva chiuso la sar- o o e 6. - a o di a a ue isi oa e a la, ma 11 eedi rn » an a torlo olle 20 dopo che se ne erano andoti il sarto tagliatore e le tre lavoranti. Avevo lasciato i locali tutti in ordine e gli scaffali pieni di pezze di stoffa. Ieri mattina allo 8, quando andava a riaprire, aveva davanti agli occhi tutt'altio spettacolo : gli scaffali semivuoti e ogni coso sossopra. Il Tovo sul momento non poteva rendersi conto di come i lodrl fossero potuti entrare: la porta del negozio era, infatti, regolarmente chiusa. Dopo avere dato una rapida occhiata all'intorno, il sarto entrava nel laboratorio accanto, convinto di trovare aperta, la porticina che dà sul cortile. Ma anche questa appariva chiusa. Si guardava intorno sbigottito: i suoi occhi notavano, nella generale confusióne, che la macchina da cucirò che solitamente stava davanti a una finestra il cui davanzale è alto appena 30 centimetri dal pavimento, era spostata. Si accostava a questo punto e scorgeva, nel davanzale, un foro di circa 50 centimetri per 60. Era l'apertura attraverso la quale i ladri erano penetrati salendo dalla cantina sottostante. Il Tovo usciva nel cortile, chiamava la portinaia e altri vicini. Fra gli altri accorreva anche 11 signor Giuseppe Bagetto, proprietario di una salumeria attigua al negozio del Tovo. Insieme con lui il sarto scendeva le scale che portavano agli scantinati e qui trovavano un'altra sorpresa: una sbarra di ferro era slata posta tra i due muri parallelamente ai gradini, a venti centimetri di altezza, con l'evidente scopo di faro inciampare coloro che fossero scesi mentre era in corso il colpo. I ladri, che stavano lavorando nella cantina, avvertiti dal rumore, si sarebbero chiusi dentro o avrebbero cercato scampo in altro modo. La porto della contino del Bagetto appariva scassinala. A terra, ai piedi della finestrella che dà sulla strada e che è situata sotto il davanzale della finestra del laboratorio, erano i calcinacci precipitati in seguito all'apertjira del foro. Ma i ladri erano stati anche qui previdenti: sul pavimento della contino avevano steso un vecchio materasso per attutire i rumori dei frammenti che precipitavano. Per forzare il tratto di soffitto che doveva aprire loro la strada alla sartoria, 1 malviventi avevano usato un c cric » posto alla sommità di una scala che era stata portata sul posto e poi abbandonata. Al cortile i ladri erano acceduti attraverso il portone di via Po 50 che rimane aperto tutta la notte. Il Tovo telefonava alla Celere c al Commissariato Castello. Poco dopo sul posto giungevano, per le prime indagini, funzionari ed agenti del commissariato e della squadra scientifica. Il sarto ha subito il furto di 145 tagli d'abito e di una pezza intera di stoffa per un valore complessivo di circa tre milioni di lire. — La signora Iride Capello abi¬ llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll inni) tante in via Martorelli 74 usciva, alle 17 di ieri, dal proprio alloggio per scendere nel negozio di mercerie di sua proprietà posto nello stesso stabile. Con sua sorpresa notava che un giovane sul 24-25 anni, dall'aspetto molto distinto, stava armeggiando alla porta di fronte, che dà nella stessa abitazione dei Capello. La signora, sorpresa, chiedeva allo sconosciuto che cosa cercasse ed egli rispondeva che doveva trovare un certo Antonio. Ma In quei momento si rendeva ,conto Che lo signora avevo scorto un grimaldello che egli, avevo infilato nella toppa dello porta. Vistosi scoperto, lo sconosciuto dava uno spintone alla donna e scendeva a precipizio le scale, inseguito dalla Capello che invocava aiuto a gran voce. In strada il ladro si metteva a correre alla disperata. In quel momento stavano transitando due carabinieri della stazione di Barriera di Milano che erano in servizio di perlustrazione. Attratti dalle grida della Capello, rincorrevano il fuggitivo che veniva raggiunto e agguantato. Ma quando i due militi gli contestavano il tentativo di furto, egli affermava che era fug¬ gpdvSgvdrnnpdsdsvtEpsgcnlIMlllllllllllllllllllllll1Illlllllltll>llMilllllllllllt gito perché impaurito dallo scompiglio creato dalle grida della donna. Trasportato In caserma, il giovanotto venivo identificato per Silvio Bonoro, di 25 onnl, pregiudicato, abitante a Savona in vio Paganini 6/5. Ha dichiarato di trovarsi a Torino da tre giornL Il sarto Italo Tovo i : ; < 11 i : i : 111111 i < 11 n ; 1111111111 n. , t i n : 11

Luoghi citati: Milano, Savona, Torino