Due settimane felici per il teatro di prosa
Due settimane felici per il teatro di prosa Due settimane felici per il teatro di prosa Le ultime due settimane hanno registrato a Torino un'affluenza eccezionale di spettatori alla prosa. Al teatro Carlgnano la « Compagnia dei giovani » formata da Giorgio De Lullo, Rossella Falk, Annamaria Guarnieri e Romolo Vaili ha attirato ogni sera gran pubblico dapprima con « Il successo » di Testoni, una vecchia commedia deliziosamente recitata, pai con ima novità italiana d'impegno polemico *... E vissero contenti e felici» di Biagi e Fusco; infine, ripresentando < La bugiarda » di Fabbri. All'Alfieri è andato in scena « Otello » interpretato da Vittorio Gaseman e Salvo Rondone: «esauriti» continui, code alle agenzie di prenotazione e tempeste di telefonate, e alla sera piotea e loggione stipati con gente in piedi lungo i muri. Gli incassi sono stati altissimi, viva e appassionata la partecipazione degli spettatori. Anche all'ingresso della sala mi tiiiiui ini hi lini iiiiiiiil 1111 n ! 111 : i n : 1111111 n " ! i : Gobetti, sede del Piccolo Teatro, è stato esposto il cartello con la classica dicitura « Tutto esaurito »: come la critica dei quotidiani lia sottolineato, questa edizione di « Llolà » di Pirandello è forse la migliore realizzazione del complesso stabile torinese: quindi applausi, quattrini e consolante mancanza di poltrone vuote. Domenica né al càrignano, né all'Alfieri né al Gobetti per ohi non avesse tatto prenotazione con almeno vcntiqSatitr'ore d'anticipo, non c'era posto. E il giorno dopo, lunedi. Gassman con « I tromboni » di, Zardi (ultima e unicarecita) sognava un altro strepitóso esaurito. La ragione di un bilancio cosi lusinghiero? Molto semplice: al pubblico torinese sono etati offerti,, contemporaneamente, alcuni ottimi spettacoli che, per un verso o per l'altro, costituivano altrettanti motivi di richiamo e di reale interesse. Il pubblico torinese non è apatico o svogliato: sa giudicare e scegliere, e volta irrimediabilmente le spalle a commedie mal recitate o stona te. Prova olombroea il « fiasco » finanziarlo di un truculento dramma americano che gtra per l'Italia preceduto da echi di clamoroso successo e che a Torino, come si dice in gergo teatrale, « non ha fatto una lira».' miitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiii
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